That smile|| Gilbert Blythe

You are just like your mother!

Passarono alcuni giorni e io e Gilbert non ci parlavamo più. Arrivata a casa dopo una noiosa giornata di scuola ricevetti una notizia che non avrei mai voluto ricevere. "Sarah è morto il padre di Gilbert, domani ci sarà il funerale" con che coraggio avrei dovuto fargli le condoglianze? Non sono potuta stargli vicino gli ultimi giorni di suo padre, l'avevo perdonato, non era un bel periodo per lui, sperai saremmo tornati amici perché lo avrei voluto aiutare a stare meglio.
Il giorno del funerale arrivò, sperai di riuscire a parlare con Gilbert anche se pensavo non fosse dell'umore. Passata la cerimonia, lo vidi con gli occhi gonfi, che nottataccia passò. Mi guardò e decisi di andare da lui, subito lo abbracciai. Lui ricambiò l'abbraccio e mi strinse forte, proprio come l'ultima volta. Mi portò lontano dalla gente "Gilbert hai le mie sincere condoglianze, mi spiace per come mi sono comportata in questi giorni, sono stata egoista". "Si volevo parlarti di questo, qui l'egoista sono io. Sono stato meschino e non ho neanche provato a rimediare. Però vorrei provarci ora, se non ti dispiace..." mi guardò negli occhi, poi guardò le mie labbra. Lo baciai, sentii un suo sorriso, aspettavo questo momento da giorni. Mi era mancato, subito dopo mi abbracciò e sfogò le sue lacrime.

16 anni dopo

"Siamo arrivati?" mi chiede Victoria, la mia adorata figlia di 13 anni. "Si, prendi la tua valigia" dice Gilbert. Appena scesi guardo la città in cui sono nata, Bari, mi era mancata.
Arriviamo nella villa che d'ora in poi sarà la nostra casa. Manca un pò di cibo, abbiamo il mercato sotto casa quindi chiedo a Victoria di andare a prendere qualcosa con cui possiamo pranzare. Dopo un quarto d'ora torna con un sorriso stampato sulle labbra. "Mamma, papà, ho conosciuto un ragazzo che ha degli occhi verdi meravigliosi. E ha un sorriso che neanche potete immaginare!".
Dopo questa sua frase io e Gilbert ci guardiamo e scoppiamo a ridere.
"Sei proprio come tua madre!"