(6) Il mio bambino

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Uscendo dallo studio

Si sente un telefono squillare e vediamo Amy rispondere, quindi ci fermiamo un attimo.

"Ciao amore... Sì... Bene, tu?... Anche tu, ti amo tanto... Sono con Alex e Max... Sì è quella ragazza... Quindi possiamo uscire oggi?... Oh tesoro, che bello... Allora ti chiamo quando ti devi partire, ok?... Ciao amore... Ciao."

"Che ha detto?" Le chiese Alex.

"Se ero libera, perchè oggi mi voleva fare una sorpresa. Di pomeriggio non è veramente occupata."

"E quindi oggi vi divertite?" Le chiese Alex.

"Sì." Rispose ridendo Amy.

"Allora usciremo solo con le altre Max" Le disse la più grande.

Max diede un cenno con la testa.

"Ora andiamo in ospedale, c'mon!" Continuò Alex che poi prese la mano di Max e non la lasciò fin quando non arrivarono in macchina. Mentre Amy andava con la sua.

"E quindi era una tua amica."

"Già. É ovvio che se ti porto da qualche parte ti porto da persone fidate."

"Per fortuna conosci anche la ginecologa e meno male che è femmina."

"Sai, ci sono molti maschi che sono veramente bravi e a cui piace questo lavoro e che nel frattempo non sono pervertiti, ma...

Poi sospira.

...So personalmente che ci si sente sempre più a proprio agio se è una femmina."

Poi per fermare Max che stava per chiederle qualcosa e per farle capire che non ne voleva parlare, le disse solo:

"É una lunga storia, magari poi un giorno te la racconto."

E allora Max capì che era meglio non chiedere niente.

Nella sala d'attesa

Le due vedono già Amy lì seduta che ci aspetta e appena qualcuno chiama "Smith" si accorgono che per poco non ritardavano.

Entra solo Alex con Max perchè può entrare solo una persona oltre alla "paziente."

"Ciao ragazze."

"Ciao." Disse Max mentre la dottoressa la guardava sorridendo.

"Ciao Ariana, ma da quanto tempo non ci vediamo!" Disse scherzando Alex.

"Già, 5 giorni sono troppi."

Poi Ariana guardò la piccola continuando a sorriderle.

"Tu ti chiami Max, giusto?"

"Sì." Le rispose non sapendo che dire con un sorriso tirato, mentre alzava una mano a mo' di saluto.

"Bene, ti puoi stendere su quel lettino, alzarti la maglietta, sbottonarti i pantaloni e abbassarli un po', nel frattempo prendo il gel, ok?"

"Mmmh."

Max nota che Alex non si sposta di un centimetro da dov'è lei e questo la fa sorridere; poi si prendono per mano e la piccola inizia ad osservare intorno notando uno schermo vicino al lettino con degli strumenti attaccati. Poi si guarda la pancia, poggia la sua mano sopra e porta con la sua anche quella di Alex, poi continuando a sorridere poggia la testa sul cuscino.

"Ok, ho preso tutto." Sentono dire da Ariana.

"Appena applicherò il gel sentirai solo un po' di freddo, ma non brucia." Continua lei.

"Va bene." Poi Max strinse ancora più forte la mano di Alex.

Mentre la piccola teneva gli occhi chiusi, Ariana guardò i suoi lividi; poi guardò Alex con un senso di consapevolezza, dopo decise di iniziare a spalmare il gel.

"Scusa, ti sto facendo male?" Chiese alla piccola notando il suo irrigidirsi.

"Solo un po'."

Poi la dottoressa iniziò a passare quell'aggeggio sulla pancia di Max e per distrarla le chiese:

"Allora Max, quanti anni hai?"

"18."

"Wow, sembravi più grande." Le risponde Ariana, mentre Alex sgrana un po' gli occhi dopo la risposta di Max pensando la stessa cosa della dottoressa.

"Già..."

"E hai già deciso cosa fare col bambino?"

"Voglio tenerlo." Le disse sicura di sè.

"Sembri molto felice. E... Per caso vorresti anche vederlo?" Disse la dottoressa dopo aver inquadrato il bambino.

"Sì, sì!"

"Guarda qua. Ha circa 2-3 settimane."

Max si gira e vede un piccolo corpicino dentro una grande bolla; neanche il tempo di rendersi conto che già piange e Alex l'abbraccia e la strinse a sé facendole i grattini. Max l'abbraccia di rimando e poggia la sua testa sul seno della grande.

"É il mio bambino Alex."

"Sono sicura che sarà carino proprio come te, piccola."

Poi Max si allontana da lei e continua a guardare quella forma strana che si distingue dal resto e non può fare altro se non ricominciare a piangere.

"Come sta?" Le chiede.

"Per miracolo sembra che non si sia fatto niente, visto che sei davvero forte lo è anche lui. Ma Max ora cerca di rilassarti; niente forti emozioni mi raccomando, non stare vicina a gatti e poi, te lo dico lo stesso, niente sesso per i primi 3 mesi, anche perché il bambino ha già preso abbastanza colpi da quanto ho visto."

Poi continuò con altre raccomandazioni tipo: non mangiare cibi crudi, attenta alle uova...

In tutto questo Max annuiva senza capire molto su cos'altro stesse dicendo la dottoressa; era rimasta giusto un po' imbambolata quando ha parlato di sesso; ovvio con chi mai lo dovrebbe fare, pensava.

"Questa è la lista completa delle cose da evitare."

Poi gliela passò.

"Vuoi anche delle foto del bambino?"

"Sì, magari."

Poi dopo averle stampate di diverse misure, la dottoressa gliele diede.

"Abbiamo finito per oggi, poi vi faccio sapere per il prossimo appuntamento."

Escono tutte e tre dalla stanza così che Ariana possa salutare Amy.

"Ciao ragazze, ciao Max. Appena possibile ci organizziamo per far fare un giro a lei." Dice poi guardando la piccola.

"Ciao." Dissero in coro le altre tre.

Poi all'uscita dell'ospedale Amy salutò le 2 ragazze e tutte tornarono a casa.

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