san wooyoung15.06.17
la sua prima settimana di scuola superiore non è stata finora dissimile da quanto inizialmente previsto da wooyoung.
choi san si rivela essere sempre più un avverso mistero di confusione paradossale quanto più wooyoung lo conosce: un attimo prima ci prova spudoratamente facendo battute oscene, e quello dopo torna alla fredda, distante, detestabile scusa della decenza umana che gli sta diventando sempre più familiare.
il ragazzo è una specie di tragico mistero, il tipo che le ragazze visionarie sognano di risolvere e scoprire solo per poi finire con il cuore spezzato, il tipo che indubbiamente le renderebbe deboli nelle ginocchia, torbide nella mente ed estatiche nel cuore. il tipo che tutti sperano possa cambiare per loro. e il tipo che probabilmente non lo farà mai.
san è un riferimento letterario per i cattivi ragazzi, e tutto ciò che riguarda il ragazzo purtroppo assegnato al povero giovane cieco lo irrita. chiunque stia dimostrando di essere, il lato nerd di wooyoung conosce il suo tipo, proprio come gli aveva detto lui stesso. ha letto narrativa young adult per adolescenti. finora, san non è molto originale.
quel fatidico giovedì, il giorno prima del compleanno di yeosang, san è in uno stato d'animo poco comunicativo, che wooyoung è perfettamente incline a soddisfare e per nulla obbligato ad obiettare.
ormai è in grado di spostarsi per le parti chiave della scuola, quindi non si preoccupa nel momento in cui san si alza e se ne va non appena la campanella suona, ad indicare il pranzo, mormorando alcune parole sulla falsariga di "qualcosa da fare, un posto in cui andare" come spiegazione e saluto.
mentre wooyoung si alza dalla sedia, raccogliendo le sue cose, sente un commento giudicante da parte di una voce che non riconosce, da qualche parte nell'aula.
"san non dovrebbe aiutare il ragazzo cieco? quello stronzo l'ha praticamente appena abbandonato." le parole sono abbastanza sommesse, quindi wooyoung deduce non fosse destinato a sentirle.
"dovremmo andare ad aiutarlo?" si aggiunge un'altra voce esitante in risposta, e wooyoung rallenta i suoi movimenti, ritardando la sua uscita in modo da potersi divertire ancora un po' con la loro conversazione.
"no!" arriva una terza voce frettolosamente, in tono sommesso. "forse si sente in imbarazzo."
"perché è cieco?" chiede la prima voce. "non è colpa sua se deve fare affidamento sugli altri!"
"e se fosse solo imbarazzato a chiederci aiuto?" azzarda la seconda voce, e wooyoung decide di avvicinarsi al punto da cui pensa provengano i chiacchiericci.
"sta venendo di qui!" li zittisce il terzo, suonando quasi sorpreso. è abbastanza divertente.
"giusto perché lo sappiate, sono cieco," dice wooyoung in modo informativo, con un mezzo sorriso, mentre immagina le loro reazioni comiche. "non sordo".
detto ciò esce dall'aula, andandosene prima che possano scusarsi o conversare con lui. sa che probabilmente hanno buone intenzioni, quindi forse avrebbe potuto gestire la situazione in modo diverso, ma odia le persone che parlano di lui come se fosse una sorta di inabile bisognoso. esce dalla porta da solo, per dimostrare che non ha bisogno del loro aiuto.
quando raggiunge la caffetteria, aspetta goffamente all'ingresso che yeosang lo veda e lo raggiunga come aveva detto che avrebbe fatto nel caso in cui san si fosse rivelato una guida inadeguata. (cosa che è stato, costantemente). wooyoung sa che il suo amico è nervoso per la rivelazione dell'indomani- a dire il vero, nervoso non si avvicina nemmeno al suo stato d'animo. l'attesa della scoperta della propria anima gemella non può essere espressa a parole.
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implausible - woosan (italian translation)
Fanfiction"l'improbabilità della nostra situazione è ridicola." in cui un bellissimo ragazzo cieco teme il suo diciottesimo compleanno perché è destinato a non vedere il nome della sua anima gemella al suo apparire, e un avido non credente nell'amore si innam...