"Che fai dopo scuola?"
Simone si era fatto coraggio. A ricreazione si era avvicinato a Manuel rivolgendogli quella domanda, come avrebbe fatto prima.
Prima che tutto cambiasse.
Prima che quell'incidente si ponesse nelle loro vite come una barriera, creando un prima e un dopo.Dal suo ritorno a scuola, aveva avuto chiara la sensazione che Manuel lo evitasse. Gli sembrava che facesse di tutto per non ritrovarsi nelle sue vicinanze o che evitasse addirittura di incrociare i loro sguardi.
Quando, per qualche ragione, si trovava costretto a parlare con lui, guardava ovunque, tranne che nei suoi occhi.
Ma ora che Manuel lo aveva accompagnato sulla tomba di Jacopo e un po' avevano parlato, a Simone sembrò naturale osare avvicinarsi e provare a ritrovare Manuel.
Manuel, dal canto suo, sorpreso da quella domanda, aveva risposto diretto, facendo spallucce e forse eccessivamente secco "Vado a casa", come quasi a dire dove vuoi che vada?
"Sì, certo, voglio dire.. oggi pomeriggio. Che fai oggi pomeriggio? Hai qualche lavoretto? Qualche moto da riparare?"
Manuel era felice e grato a Simone. Gli faceva piacere che gli chiedesse delle sue cose. Ancora una volta stava facendo un passo verso di lui.
"Meglio. Ho una macchinetta." disse accennando un sorrisetto. Il suo sguardo si posava sempre solo fugacemente negli occhi di Simone. Le sue mani, una mattonella sotto i suoi piedi, un'imperfezione nel muro o un compagno di scuola che gli passava accanto all'apparenza sembravano attirare di più la sua attenzione.
"Una macchinetta? Che macchinetta?" chiese Simone aggrottando un po' le sopracciglia.
"Ma sì dai, una di quelle 50 di cilindrata."
"Ah, ho capito!" esclamò Simone, capendo ora che Manuel si riferiva a quelle mini automobili usate per girare in città da adolescenti di solito benestanti.
"Quello che me l'ha data da riparare non ce capisce niente. Gli ho detto che ci vuole almeno una settimana per la riparazione, ma era 'na cazzata. Praticamente l'ho fatta ieri sera co' mezz'ora."
"E perché gli hai detto una settimana?" le sopracciglia di Simone ancora più aggrottate.
"Così me la tengo un po' e me ce faccio un po' de giretti." Di nuovo quel sorrisetto.
E poi Manuel aggiunse "Oggi pomeriggio la devo prova'. Vuoi veni' co' me?"
Ecco, ora anche Manuel aveva fatto un passo verso di lui. Una richiesta che sapeva di ritorno alla normalità.
"Certo." disse Simone, spalancando gli occhi, quasi incredulo davanti a quell'invito. Musica per le sue orecchie~~~
Ciò che stava più a cuore a Simone comunque era ritrovare Manuel, tornare a passare il tempo insieme, a parlare delle loro cose.
Sapeva che non era stato l'incidente a segnare un prima e un dopo. Sapeva che quella sera, quando le loro bocche e i loro corpi si erano incollati, qualcosa si era perso per sempre. Ma qualcosa di nuovo era iniziato.Arrivò da Manuel nel bel mezzo del pomeriggio. Aveva aspettato un bel po' dopo pranzo, per non dargli l'impressione che avesse urgenza di essere con lui. Ma l'aveva.
Manuel lo stava aspettando. Non sapeva cosa sarebbe uscito fuori da quel pomeriggio, ma era felice di passarlo con Simone. Aveva contato i minuti.
Quando lo vide entrare nel box, lo accolse con un sorriso forse esagerato. Non era riuscito a controllarsi. Simone lo notò e sorrise a sua volta.
Gli occhi di Manuel allora si piantarono nuovamente sulla mini auto che stava lucidando con un panno. Era un modello recente, carrozzeria grigio metallizzato, doveva essere piuttosto costosa, pensò Simone.
"Che te ne pare?"
"Carina!" disse Simone sorridendo...
"Carina sì, e pronta! Annamo?"
"Dove?"
"Dove ce pare!"Manuel aprì le porte dell'officina e salì in macchina. La tirò fuori a marcia indietro. Simone si sbrigò a richiudere le porte e saltò su senza esitazione.
"Che figata... ma se ci ferma la Polizia?" chiese Simone, improvvisamente un po' preoccupato.
"Se ci fermano è tutto in regola. Nel cruscotto ce stanno i documenti. Mica è rubata. Je dico che me l'ha prestata un amico."
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Non guardarmi negli occhi
FanfictionIl ritorno alla normalità per Simone e Manuel è difficile, se non impossibile. Quello che è successo fra loro ha mutato le cose. Sono stati distanti e devono trovare un nuovo equilibrio. Fra loro ora c'è un abisso da colmare e nuove sensazioni da g...