***Questo capitolo contiene scene esplicite.***Simone fece capolino nella stanza dell'ospedale.
"Ciao papà."
"Simone!" esclamò Dante, non appena lo vide.
"Come stai?" chiese Simone entrando.
"Un po' rincoglionito, ma bene. Mi sa che sono gli antidolorifici. Non sento dolore..."
Un'infermiera, che era entrata in quel momento per controllare la flebo, avendo sentito le parole di Dante, s'intromise dicendo "Non se preoccupi, che, appena passa l'effetto, li sentirà tutti i dolori."
"Ecco, a posto." fece Dante, poi cambiando tono chiese "E tu come stai?"
Simone rise e aspettò che l'infermiera uscisse per parlare.
"Bene. E sono contento che stai bene, papà."
Dante sorrise a labbra strette e i suoi occhi si ravvivarono all'istante.
Simone continuò "È stato terribile..." e abbassò la testa guardandosi le mani.
"Immagino. Mi dispiace tanto."
"A me da una parte no, sai? Quello che è successo mi ha fatto capire molte cose."
Dante strizzò gli occhi per un istante, senza perdere l'espressione dolce che aveva.
E rimase in silenzio.
Poi Simone continuò "Ero... Sono.. stato tanto tempo arrabbiato con te. E ho sprecato tutto quel tempo...Per cosa? Per orgoglio? Avevo un rancore inutile, papà.., che non serviva a niente, se non a farmi stare male. Sì, è vero, non avevo elementi a sufficienza per capirti... Non sapevo di Jacopo, ma nemmeno ci provavo. Nel mentre, il tempo passava, e quel tempo non ce lo restituirà mai nessuno."
"Lo so, e.." disse Dante.
"Aspetta. Fammi finire." il tono di Simone cambiò. "Voglio che non sprechiamo più tempo, papà. Voglio raccontarti di me... Voglio che facciamo un viaggio insieme... e che ce ne andiamo da qualche parte insieme, magari in moto!"
Dante gli prese la mano e gliela strinse.
Era commosso. "Adesso hai capito cosa ho provato la sera del tuo incidente? Ho temuto davvero di perderti..." Chiuse gli occhi per un istante. "Recupereremo un po' di tempo perso, te lo prometto." aggiunse.
"Forse non ti chiederò consigli sentimentali, ma per il resto voglio raccontarti un po' di cose di me." disse Simone, cambiando un po' tono.
"Ah non vuoi consigli di cuore da me?" disse allora Dante con tono finto sorpreso.
"Sei una frana in quel campo papà. Sai fare solo casini."
Risero di gusto.Poi Simone disse secco "Io sono gay, papà."
E aggiunse "Ci ho messo un po' ad accettarlo, ma non ho più dubbi."
"Va bene." il viso di Dante non mostrava sorpresa, solo serenità. "Per me non cambia niente, Simone. Puoi amare chi vuoi. Voglio solo che tu sia felice."
"Ecco per quello mi devo attrezzare.." disse ridendo.
"Perché? L'amore va male?"
"Diciamo che..mi sono innamorato del ragazzo sbagliato. Di uno che probabilmente non potrò mai avere.." disse Simone guardando verso la finestra.
"Di Manuel?"
Simone arrossì lievemente, abbassò lo sguardo e rispose "Eh, di Manuel.." poi guardò nuovamente Dante, chiese "Ma come hai fatto?"
"Sono un buon osservatore." disse l'altro sorridendo. Poi cambiò leggermente tono "Lui lo sa? Ne avete mai parlato?"
"Lo sa, perché ho deciso di dirglielo."
"E come ha reagito? Aspetta, fammi indovinare.. è scappato?" disse Dante in tono scherzoso.
Simone rise imbarazzato e si girò ancora a guardare la finestra per un attimo.
Poi rispose "Mi imbarazza dirtelo.., ma ho deciso di raccontarti le cose che mi succedono e..." Simone ora aveva le guance rosso acceso e aveva ripreso a guardarsi le mani "diciamo che ha avuto una reazione strana."
"Ossia? Ha reagito male? Si è arrabbiato?"
"No, papà, mi ha baciato."
Dante sollevò le sopracciglia.
"Ti ha baciato?? Manuel??" chiese sorpreso. I suoi occhi vagarono nella stanza, in cerca di una spiegazione.
"Beh.. non era la prima volta che succedeva, ecco."Simone avrebbe voluto condividere tutto col padre, ma non sapeva se dirgli di quello che c'era già stato fra lui e Manuel potesse essere troppo.
Dante era visibilmente stupito. Evidentemente qualcosa era sfuggito alla sua attenzione.
"Hai detto che l'amore va male, ma ti ha baciato, non sei contento?"
"Non si capisce niente papà. Non ho capito perché lo ha fatto."
"Ah. E lui non ti ha spiegato perché è successo?"
"La prima volta mi ha detto che i ragazzi non gli piacevano, ma che con me era diverso."
"Mhmm era diverso... quindi tutti gli altri ragazzi non lo attraggono, ma tu sì?"
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Non guardarmi negli occhi
FanfictionIl ritorno alla normalità per Simone e Manuel è difficile, se non impossibile. Quello che è successo fra loro ha mutato le cose. Sono stati distanti e devono trovare un nuovo equilibrio. Fra loro ora c'è un abisso da colmare e nuove sensazioni da g...