Capitolo 1~ l'inizio

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Stavo camminando sulla strada principale, quando ad un certo punto mi parve di vedere qualcosa su nel cielo, una specie di lampo. Ma non c'erano nuvole e il cielo era di un stupendo azzurro, come se fosse disegnato con un pennello. Non avevo mai visto, però, un lampo come quello, era di un spettacolare rosa shocking che si spargeva nel cielo come se qualcuno lo avesse lanciato. Chissà chi è stato?
In tutto il tragitto verso scuola mi continuavo a comandare se un fulmine così era naturalmente possibile, forse qualche scienziato lo aveva creato in laboratorio. Forse era stata soltanto una mia immaginazione ma perché avrei dovuto immaginarlo? A volte mi capita di immaginare ore cose ma hanno tutte un senso, almeno per me. La maggior parte delle volte immagino di essere nel libro che sto leggendo oppure nella serie TV che sto seguendo. Spesso mi diverto a unirle tutte insieme, a far interagire i personaggi fra di loro. Ma il lampo non aveva senso, non me lo sarei mai immaginato, non compariva in nessun libro, film o serie TV. Allora mi convinsi che era sicuramente vero. Mentre facevo queste considerazioni non mi accorsi che avevo sbagliato strada e avevo imboccato un piccolo sentiero che portava al mare, non alla solita spiaggia che frequentavo con i miei amici ma un'altra che non avevo mai visto prima. Era circondata da due sciogliere che si ereggevano perpendicolari alla spiaggia. L'unica via d'accesso era il sentierino che era circondato da qualche cespuglio basso. Era un posto intimo e privato in quel momento pensai che quel posto non molti lo conoscevano. Guardai l'ora, era tardi dovevo sbrigarmi ad arrivare a scuola così mi girai e tornai sulla mia strada.
Per fortuna riuscì ad arrivare a scuola con cinque di anticipo. Subito cercai Luke, il mio migliore amico, era proprio lì al nostro angolino che mi aspettava proprio come ogni giorno. Luke era la persona alla quale posso dire tutto. Così anche oggi gli raccontai del lampo e di come avevo sbagliato strada. Luke non ti prende in giro per queste cose, come invece farebbero molte altre persone, lui ti ascolta e ti dà anche un consiglio sincero ed è anche per questo che è il mio migliore amico. Molte persone non pensano che noi siamo "solo amici". Ma io non provo niente di speciale per lui semplicemente è il mio migliore amico. Tra noi c'è un feeling particolare capiamo quando l'altro sta male oppure quando l'altro sta mentendo, per esempio. Noi siamo la prova che l'amicizia tra maschio e femmina possa realmente esistere.
Proprio quando avevo finito di raccontare a Luke la mia storia la campanella suono ed entrammo in classe.
Ci sedemmo ai nostri posti e tirammo fuori dalla zaino i nostri libri. Entrò il professore come ogni mattina ma questa volta era seguito da una ragazza con una borsa a tracolla sulla spalla. La ragazza era alta magra bionda e con gli occhi azzurri, il fisico era proprio quello di una modella. Quando entro ero certa che tutti i ragazzi della classe, anche Luke, la stavano guardando con occhi da pesce lesso. Il prof. parlò e ci presentò la ragazza disse che era una nuova alunna e ci disse che veniva dagli stati uniti e frequentava l'equivalente della nostra classe nella scuola americano. Il professore le cedette la parola e lei parlò «Ciao sono Rose e come ha già detto il professore Livanetti sono una nuova alunna vengo dagli stati uniti, dalla Florida, i mio padre è italiano perciò parlo abbastanza bene l'italiano, ci siamo trasferiti qui perché lui ha un nuovo lavoro... emm... che altro posso dire...» In quel momento il professor Livanetti riprese la parola e disse «bene Rose, ti puoi sedere in quel banco libero la a destra vicino a Stefania ». Poi il prof fece l'appello e inizio la lezione.
Beh era strano, una nuova ragazza si trasferisce qui, proprio qui, in questo piccolo paesino che lavorò potrà mai fare sul padre in questa piccola città? Non sapevo che a marzo si potesse cambiare a scuola... Tutti i ragazzi la stavano guardando, come potevo biasimarli? Aveva un fisico da togliere il fiato era la ragazza nuova, la novità, il loro nuovo giochino, il nuovo gossip.
La lezione terminò e iniziò la ricreazione, come mi aspettavo tutti i ragazzi andarono a parlare con la nuova arrivata e gli dicevano frasi per poter fare colpo tipo:« vuoi che ti faccia fare il giro della scuola» oppure « se ti serve aiuto per i compiti chiedimi pure». Che sdolcinati! Per fortuna il mio Luke era ancora vicino a me, chieccherevamo come tutti i giorni però non posso negare che anche lui gli abbia lanciato certe occhiate...
Mentre parlavamo Alessia, almeno credo che si chiamasse così visto che non le avevo mai rivolto la parola, mi osservava come se volesse dirmi qualcosa. Ma cosa? Non c'eravamo mai parlare dato che andavamo in due sezioni diverse io in "c" e lei in "d". Non riuscivo proprio a pensare cosa mi volesse chiedere.
Drin drin e la campanella che annunciava la fine della lezione suonò.

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