La giornata scolastica era finita. Salutai Luke. Imbocai la mia solita strada verso casa da sola. Il sole stava spendendo e i nuovi raggi di marzo mi scaldavano le spalle.La solitudine non mi pesava era bello pensare un po'. Pensare alla vita in generale, a Luke e alla manciata di amici che avevo al di fuori di lui. Non eravamo intimi, come lo ero con Luke, ma era divertente passare una serata in pizzeria o al cinema in loro compagnia.
Non ero neanche a metà strada quando qualcuno mi chiamo da dietro. « Chiara, Chiara ciao sono Alessia andiamo a scuola insieme, ti ricordi di me?» «certo, ciao Alessia» risposi con tono gentile. Chissà cosa voleva da me? Aveva un fisico "normale"tipico delle ragazze delle superiori non era grassa ma neanche magra, "giusta"insomma. Aveva capelli neri lunghi che non si vedevano spesso nelle ragazze italiane. Le sue unghie erano laccate rosso scuro con delle righe verticali azzurre un po' come le mie. Si vedeva che era brava nella nail-art. Qualche volta l'avevo vista nel corridoio della scuola ma non c'eravamo mai parlate, non sapevo cosa l'avesse spinta a venirmi a parlare. Abbiamo parlato un po' di scuola, di qualche compagno di scuola che conoscevano entrambe praticamente stavamo parlando solamente di sciocchezze ma poi la nostra conversazione stranamente inaspettata prese una piega ancora più inaspettata. Alessia mi chiese se volevo uscire con lei a prendere un caffè. Io in quel momento pensai "ma perché" me lo sta chiedendo? Ma la mia risposta mi sorprese ancora di più. Dissi «si certo, tanto non ho niente da fare questo pomeriggio » Non era neanche vero avevo un mucchio di cose da studiare ma tutto sommato non avevo molta voglia di stare chiusa in casa a studiare tutto il pomeriggio con quella bella giornata.« bene » mi rispose «a dopo, alle quattro nel bar di via Garibaldi» ci salutammo e poi la sentii dire qualcosa tipo « Ma perché le lo ho chiesto? ». Anch'io mi chiesi perché le avevo risposto di sì. Sinceramente non lo sapevo c'era qualcosa dentro di me che mi spingeva a dirle di si come se ci fosse una forza misteriosa ad attrarci. Sono sicura che anche lei la sentiva, se no cosa altro poteva averla spinta a chiedermelo? Poi la vidi prendere la strada proprio opposta alla mia questo voleva dire che era venuta fin lì proprio per parlarmi. Poi vidi Rose dall'altra parte della strada che forse stava camminando verso casa. Uffa perché doveva proprio abitare vicino ad una che aveva proprio l'aria da stronzetta...
STAI LEGGENDO
le tre collane
FantasíaChiara è una ragazza come tutte le altre. Fino a quando, andando a scuola sbaglia strada e finisce su una spiaggia misteriosa. Poi a scuola arriva una nuova e intrigante studentessa che sembra portare con sé un segreto. In seguito una ragazza che a...