capitolo 8~ fuoco a scuola

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Le settimane passavano tra scuola compiti e "allenamenti". Oramai tutte e tre eravamo diventate abbastanza brave e non facevamo più molti danni, tranne qualche volta che eravamo arrabbiate oppure quando ci facevamo prendere da le emozione. Quando succedeva i nostri poteri erano un po' troppo forti e diventevamo un po' bagnate, piene di terra oppure con i capelli scompigliati dal vento.

Uff... un altro giorno di scuola. Matematica, italiano, scienze e poi la verifica di storia. Non avevo voglia di alzarmi dal letto questa mattina ma poi mi ricordai le ultime novità, ero una fata con dei poteri favolosi, mi sa che oggi non sarà affatto una giornata normale e noiosa. Con rinnovata energia mi preparai per andare a scuola.
Mi arrivò un messaggio da parte di Luke che mi avvertiva che lui oggi non sarebbe venuto a scuola perché era malato. Povero Luke, comunque è stato carino ad avvisarmi.
Quel giorno arrivai in ritardo, visto che anche oggi avevo usato tutto il tempo per usare i miei poteri nel bagno di casa mia (con le tende chiuse ovviamente).
È stato molto divertente. Credo avevo fatto tipo tutte le cose che mi venivano in mente, una decina di palline d'acqua volavano qua e là, sopra la vasca da bagno. Stavo diventando sempre più brava.
A scuola, la prof di matematica mi rimprovero per il ritardo.
Non stavo prestando molta attenzione alla lezione perché stavo pensando agli ultimi pomeriggi... fate... poteri... segreto... però ad un tratto la bottiglietta di un compagno, seduto in primo banco proprio vicino a Rose e davanti a me, iniziò a fluttuare, per fortuna Rose se ne accorse e la prese in mano prima che chiunque se ne potesse accorgere. Per un pelo se no il segreto andava a farsi fott... dopo solo due settimane.
Bisognava stare più attente chissà come se la stava cavando Alessia nella classe accanto.
Le lezioni rimanenti continuarono senza problemi. Però stavamo facendo ginnastica quando sentimmo l'allarme anti-incendio. Inizialmente io e tutti i miei compagni pensammo che era una esercitazione, guardammo tutti la prof perché ci dicesse cosa fare.
La prof disse «nessuno mi aveva detto che c'era un esercitazione anti-incendio... perciò ragazzi tutti in fila indiana e usciamo per la porta in fondo alla palestra. Anche se non avremmo dovuto fare corremmo in spogliatoi a prendere i cellulari e i portafogli e poi attraversammo la palestra, sempre di corsa, fino a quando ci radunammo nel cortile della scuola. Vidi del fumo provenire dall'ala ovest della scuola. Presto tutte le classi si radunarono in cortile. Una classe, più delle altre, sembrava un po' più brucciachiata Era proprio la classe di Alessia.
Io e Rose ci avviciniamo a lei chiedendo cosa era successo.
«una lunga storia ma ora ve la riassumo tutta ve la racconterò pomeriggio»disse Ale, Rose aggiunse«c'entrano per caso i nostri poteri?». L'ultima parola la disse con un sussurro in modo che solo noi tre potessimo sentirla. Alessia annui e poi disse«vedete la ragazza bionda con la maglia blu?». Annuimmo. Poi aggiunse «secondo me è stata lei, è lei la ragazza che cerchiamo, il fuoco». Restai un attimo senza parole, ma poi pensai che Alessia potesse avere ragione.
Nel frattempo arrivarono i pompieri che in qualche decina di minuti spensero l'incendio. I prof chiesero se avevamo un telefono e di chiamare a casa per farci venire a prendere. Quando mia mamma arrivò inizialmente era un po' preoccupata ma poi quando vide che che stavo bene e che anche tutti gli altri non si erano fatti niente si rilasso e buttò la faccenda sul ridere disse frasi tipo "allora domani niente scuola". Vero, la scuola rimaneva chiusa tutta la settimana per riparare ai danni del fuoco.
Pin-pin, il mio cellulare squillo, era un messaggio di whatsapp da parte di Alessia nel gruppo "noi". So che non è un nome molto originale ma non potevamo certo scrivere "le fate più mitiche" o "poteri" se qualcuno avesse visto qualcosa che avrebbe pensato, ci avrebbe scoperto? Nel messaggio c'era scritto: questo pomeriggio ci vediamo? Devo raccontarvi quello che è successo questa mattina, ci vediamo al solito posto alle 16 00, ok?
Risposi con un : ok, certo. Dopo qualche minuto arrivò anche il messaggio di conferma da parte di Rose.

Le quattro arrivarono in un batter d'occhio e altre tanto velocemente arrivai alla spiaggia. Era un soleggiato pomeriggio di maggio, il sole splendeva e mi scaldava le spalle. Quel giorno indossavo una maglietta leggera e un paio di pantaloncini di jeans corti.
Le ragazze non erano ancora arrivate, le aspettai giocando un po' con le onde. Quando arrivarono, né io ne Rose stavamo più nella pelle, sia io che Rose volevamo sapere quello che era successo a scuola. Perciò subito parlammo di quello.
Alessia racconto la sua storia e quando sta mattina ci ha detto che era una lunga storia non scherzava affatto, era una storia assolutamente lunghissima.
Iniziò con il spettegolare un po' di una ragazza di nome Laura. Io l'avevo vista qualche volta per i corridoii della scuola, ma non le avevo mai parlato. Era una bella ragazza alta slanciata con dei bellissimi capelli rosso fuoco che le arrivavano fino a metà schiena. Alessia ci racconto che questa ragazza aveva un ragazzo, di nome Carlo, che l'aveva mollata per un altra ragazza. Tutti e tre i ragazzi andavano nella stessa classe. Così durante una noiosissima lezione di matematica Laura, arrabbiata con l'altra ragazza, (secondo Alessia) fece prendere fuoco al banco della ragazza, che secondo le ultime novità è finita in ospedale nel reparto ustioni ma fortunatamente non erano gravi. Ma se questa era la ragazza che stavamo cercando la quarta di noi, il fuoco, il quarto elemento, l'ultimo componente della nostra squadra dovevamo trovarla, dirle tutto e aiutarla a usare i suoi poteri senza combinare danni. Non potevamo aspettare perché ogni secondo che aspettavamo era un secondo in cui sarebbe potuto succedere qualcosa di pericolosamente infuocato.
Stavamo organizzando un piano per avvicinarla e dirle tutto, così si aprii un discorso sul argomento.
Rose disse: «questa ragazza dove la troviamo, dove abita?»
Alessia rispose«mi sembra abiti un paio di vie più in giù»
Io aggiunse «ma quando la troviamo non possiamo suonarle il campanello e dirle, ciao crediamo che sei una fata del fuoco...se ci va bene ci prenderà per matte e non avrebbe torto...»
Ale e Rose annuirono
Ale disse« bhe in effetti...»
Rose:«però potremmo sempre farla venire qui e spiegarle tutto con calma, però Alessia sei sicura che sia lei la fata del fuoco?»
Ale: «al 99 per cento si»
Io «allora Ale manda le un messaggio e farla venire qui.»
Ale: «ok»
Ale le scrisse un messaggio:
Ciao sono Alessia, un giorno ti va di uscire con me ti devo dire una cosa molto importante, hai impegni per domani mattina? Please è importante.

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