In occasione di San Valentino

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I.

Amare alla follia fa paura. Fa tremare persino le vene.

Lo cantavano i poeti, era un sospiro che li avvolgeva o insediava, erano gli occhi brillanti, le angeliche figure, il fuoco passionale. Era tutto ciò che ha controllo. Ma l'amore non ha controllo su di noi veramente: ci accende e se ne va, consapevole di non poter fare altro. Un po' come cupido che lanciava le sue frecce e si nascondeva.

Amore mio,
sono stanca di te.
Hai sentito bene,
sono esausta dal tuo affetto,
il tuo nome mi perseguita,
la tua mano mi accende un fuoco dentro.

Quale folle brucerebbe vivo volontariamente?
Sei incantevole e sai di miele,
ma il tuo cuore non mi appartiene.
Dovrei rubarlo, ma così finiresti di esistere:
avrei un ricordo di te abbastanza insanguinato,
viscido, inutile come la carne.

Quindi che cosa posso fare?
Niente.
Per questo, amore mio, sono esausta.

- Da Epistolae Amoenae; 2020.

II.

Odo la tua voce calma
come quell'azzurro schiumoso
che circonda la tua terra

e sussurriamo promesse:

le tue così docili e belle,

sospiro in cuor mio,

sperando che si avverino.

Senti quei canti gioiosi,

che accompagnano la giornata

di ogni passante in natura,

di ogni amante romantico?

Ascolta quel respiro lontano,

assapora l'anima che può nuotare

nel tuo oceano di insidie,

di amori delusi,

di vecchie battaglie,

di futuri e soprusi.

L'avvenire è più piacevole

quando credo che saranno dolori

tra noi diffusi e confortati

dal suono della nostra voce.


- "Odo la tua voce calma"

Valzer Recondito: La Mia VoceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora