locale

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< ei erik, miraccomando> disse stringendo il suo braccio, io lo guardai e tolse la mano.
< io vado anche> aggiunse dylan guardandomi.
< bene ciao> dissi salendo in macchina.
arrivammo in un locale, penso sia una discoteca e ci sedemmo al bancone.
< eila bellezza> disse.
< bob sta con me smettila> disse erik ridendo.
< la tua tipa?> chiese bob.
< beh si, o almeno spero> disse guardandomi.
< piacere victoria > dissi salutando il signore.
< come hai capito sono bob, il proprietario di questo locale > disse ridendo.
< e che locale!> urlò erik.
ero molto imbarazzata, c'erano un sacco di persone e io vado in panico...
soffro da un po' questo genere di cose, non riesco a stare in un posto al chiuso con molte persone...
< andiamo a ballare?> mi chiese.
< oh si certo> dissi.
mi prese per mano e ci buttammo in pista.
nonostante questa "malattia" in discoteca sono una bomba.
ballai con erik per un bel po' fino a quando non vidi dylan con un gruppo di ragazze attorno, girò lo sguardo e ridacchiò.
< che guardi?> disse.
< nessuno> dissi scuotendo la testa.
< quel tipo ti da fastidio?> disse nervoso.
< nono è dyla-> non mi fece finire di parlare che andò da dylan.
MA COME GLI SALTA IN MENTE, PER UNA VOLTA NON STAVA FACENDO UN CAZZO.
< ei dylan! qualche problema?> disse.
lui si alzò e lo guardò attentamente < no coso, perché?>.
< stavi infastidendo la mia tipa?> disse.
MA COSA DICE!
< non è successo niente, dai andiamo?> dissi.
< io? coso...tu non sai con chi stai parlando e non voglio importunare le vostre cose amorose, stavo soltando cercando di scopare con qualcuno > rispose sincero.
erik lo guardò e se ne andò lentamente.
< ma! dove va!> dissi.
ma che gli prende!
< vattene gentilmente, avrei da fare> disse nervoso.
< non mi aiuti neanche ?> dissi.
< perché dovrei?> rispose.
< beh perché sono sola?> dissi sicura, non volevo farmi vedere debole, ho molta paura a stare da sola in mezzo a tanta gente.
< ma chi se ne frega > disse andandosene con altre tipe di sopra.
io rimasi alzata in un angolino, con una folla di gente che mi faceva rabbrividire, dopo un po' sentii che qualcuno mi toccò.
< che succede?> chiese dylan confuso.
< i-io, cioè.. niente> dissi < hai già finito di scopare?>.
< sono fatti tuoi?> chiese.
< no.. hai ragione, però visto che sei arrivato subito> dissi ironica.
< sono venuto solo perché sennò tuo fratello mi uccideva> disse bevendo un sorso di alcool.

a new friend ||dylanobrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora