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i can see

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i can see

"la pressione sta calando!"
"valori vitali instabili!"
"ossigeno forza!"

si sentivano solo frasi di questo tipo nella sala operatoria.
l'intervento stava andando molto bene, avevano quasi terminato il tutto, quando tutte quelle macchine intorno a medici e infermiere iniziarono a suonare.

suono che indicava che i segni vitali fossero in calo, ecco spiegato il perché di quella corsa per prendere delle bombole d'ossigeno il prima possibile.

ci volle qualche minuto in più, ma riuscirono a risolvere la situazione e il dottor kim potè tirare un sospiro di sollievo, terminando l'operazione in maniera impeccabile.

"siete stati bravissimi, tutti quanti." disse il dottore gentilmente a tutta la sua squadra, mentre portava minho, ancora incosciente sul letto, fuori dalla sala operatoria.

non appena si aprirono le porte, jisung si alzò di scatto, incontrando il sorriso dolce del signor kim.
si avvicinò velocemente al letto di minho, chiedendo informazioni al più grande solo con lo sguardo.
lui sorrise, un sorriso così puro e contento, spontaneo e che sapeva di aver fatto proprio un bel lavoro quel giorno.

annuì con la testa, guardando il moro, prima di far uscire una frase dalla sua bocca.

"l'operazione è andata perfettamente, dobbiamo solo aspettare che si svegli, le bende verrano tolte fra una settimana."

jisung, con gli occhi lucidi, fece un sospiro di sollievo, stringendo poi la mano del corvino.

"manca poco, minmin."

***

una settimana passò velocemente, ma non per il moro il quale l'aveva passata solamente a farsi complessi inutili.

quel giorno avrebbe scoperto se minho avrebbe potuto vederlo oppure no, gli sarebbe piaciuto il suo volto? minho ai suoi occhi era perfetto, era all'altezza di star al suo fianco? pensava di no, ma sperava di esserlo con tutto il cuore.

minho era ormai diventato parte fondamentale della sua vita, sentiva che fra di loro c'era una sorta di legame, quest'ultimo molto forte e che gli faceva davvero bene.

arrivò in ospedale con felix, era davanti la porta della camera del maggiore, ma continuava ad esitare.

"andiamo jisung, non vuoi sapere se ha recuperato la vista?" domandò il biondo, prendendolo da un polso.

"ma certo che voglio saperlo! però..e-ecco non puoi andare prima tu? sono troppo agitato." balbettò goffamente, giocherellando con le dita delle sue mani e dondolandosi sui piedi.

felix sospirò, entrando nella stanza di minho senza di lui.

il maggiore era circondato da sua madre e tutti i loro amici, avevano un enorme sorriso in volto e la donna stava piangendo.

"h-hyung?"

minho sorrise, annuendo e facendogli segno di avvicinarsi.

"non ti chiederò neanche chi sei..ciao felix, posso dirti che amo già le tue lentiggini?" domandò il corvino, mentre il più piccolo si fiondò ad abbracciarlo.

con quella domanda, forse un po' stupida ma dolce, il biondino capì subito che finalmente lui potesse vederlo.

"ci siete tutti ma..jisung?"

all'appello mancava solo il moro, minho a causa di ciò aveva un nodo alla gola e una stretta allo stomaco, sperava tanto di vederlo quel giorno.

i ragazzi si guardarono, sorridendosi e annuendo, capendosi con un solo sguardo.

"andiamo ragazzi, venga anche lei signora." disse jeongin, salutando con la mano il maggiore che, confuso, li vide allontanarsi e uscire da quella stanza d'ospedale.

passarono cinque minuti, quando la porta si aprì nuovamente.
jisung teneva lo sguardo basso, e il sacchetto con il libro stretto fra le mani, chiuse poi la porta e non avanzò di un solo passo.

minho si alzò immediatamente, avvicinandosi al corpo del più piccolo e sussurrando appena.
"jisung.."

piano alzò una mano, sfiorando il viso del più piccolo, così delicatamente che sembrava aver paura di romperlo.
portò poi anche un altra mano sul suo viso, sollevandolo e guardandolo finalmente negli occhi.

lo trovava assolutamente bellissimo, si perse in quegli enormi occhi nocciola e amava già le sue guance piene ed adorabili.

gli accarezzò con i pollici gli zigomi, sorridendo e versando delle lacrime, seguito poi dal più piccolo.
quest'ultimo fece cadere il sacchetto, portando le mani sulla schiena di minho.

"ti ricordi cosa mi dicesti il giorno dopo l'intervento?" chiese in un piccolo sussurro, facendo incollare le loro fronti.

jisung scosse la testa, non ricordandosi.

"ti piacerò ancora quando potrai vedermi?"

passarono alcuni attimi, minho si stava godendo ogni minimo particolare del minore, accarezzandogli il viso, i capelli e la schiena.

"tu, han jisung, sei l'opera d'arte più bella che abbia mai visto."

a quella frase, jisung non riuscì più a contenere le lacrime e scoppiò in un pianto liberatorio.
iniziò a singhiozzare, buttandosi fra le sue braccia e nascondendo il viso sul suo petto.

mentre il più grande, lo rassicurava con parole dolci sussurrate all'orecchio, accarezzandogli la schiena delicatamente e stringendolo a se sempre più forte.

erano lì i due ragazzi, in una piccola stanza d'ospedale, a piangere l'uno fra le braccia dell'altro, mentre i loro cuori si scaldavano e battevano all'unisono.

-spazio me-
capitolo un po' bruttino, ma ora ci vede🤨
come state? love y'all <33

blind boy {minsung}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora