blind boy {minsung}

12

party

una settimana era passata dall'intervento che per sempre cambiò la vita del corvino, una settimana piena di novità e con un nuovo inizio.
non solo jisung e minho si fidanzarono, quest'ultimo ebbe anche il coraggio di denunciare le violenze fisiche e verbali del padre, che venne ovviamente arrestato.

il giovane rimase con sua madre, che accettò immediatamente jisung e lo pregò di prendersi cura e rendere felice suo figlio, con il quale si scusò per aver sempre assecondato suo padre.

lo faceva per paura, per timore che potesse anche con lei alzare le mani o peggio.
quindi, a parer suo, l'unica soluzione era il silenzio e la sopportazione.

" era ora jisung, pensavo non vi sareste più fidanzati." scherzò felix, seduto sul letto dell'amico, quest'ultimo impegnato a scegliere una camicia dal suo armadio.
quella sera a casa di un amico di minho si teneva una festa e lui era davvero emozionato: avrebbe potuto passare una serata di divertimento con il suo nuovo ragazzo e avrebbe potuto mostrare i suoi sentimenti senza vergogna alcuna.

"sta zitto e dimmi quale mi sta meglio..bianca o nera?" chiese il moro nervoso, mostrando entrambe le camicie sulle grucce.

"nera amico e non scordarti di lasciarla un po' aperta per minho." commentò facendo l'occhiolino, mentre le guance di jisung divennero rosso fuoco.

"sta zitto." affermò con un sorriso da idiota sul volto, correndo in bagno a cambiarsi.
oltre alla camicia, sbottonata leggermente secondo consiglio di felix, indossò anche degli skinny jeans neri e un leggero trucco intorno agli occhi.
quando uscì dal bagno, il biondino fischiò e abbassò e alzò le sopracciglia, ricevendo una pacca sulla schiena da parte del più basso; i due scoppiarono a ridere poco dopo.

felix osservò e notò quanto contento il suo amico fosse al solo pensiero di passare una normale serata con la persona che amava, e non potè far a meno di sorridere.

" sono felice che tu abbia trovato minho, meriti qualcuno che sappia amarti jis." mormorò il ragazzo, accarezzandogli i capelli dolcemente e ricevendo un sorriso ricambiato.
jisung si avvicinò ulteriormente a lui, intrappolandolo in un abbraccio.

"ti voglio bene lix."

|| skip time! ||

intorno alle 21 i due amici fecero il loro ingresso in quella casa, molto grande, probabilmente l'amico di minho era un riccone.
si guardarono intorno, cercato i loro compagni.

"jis..jis jis! c'è chan hyung!" esclamò felix, prendendo per la spalla il suo migliore amico e indicando il maggiore poco lontano da loro, intento a bere un sorso di birra.

"se non mi vedi più, sai perché!" esclamò infine, correndo via per parlare con la sua cotta.
jisung scosse la testa, ridacchiando per il comportamento del biondino.

tornò alla sua ricerca, notando jeongin e hyunjin.
anche se avrebbe preferito non farlo, dato che i due ci stavano dando dentro.

"uhm, scusate." disse facendo staccare i due giovani, precedentemente impegnati in una sessione di baci.
jeongin arrossì subito, sorridendo imbarazzato e salutando l'amico, poggiando poi il viso sul petto del suo ragazzo.
quest'ultimo ridacchiò intenerito, prestando attenzione a jisung.

"ciao jis, se cerchi minho è al piano di sopra in una delle stanze, non gli piaceva il troppo casino." gli comunicò, tornando a coccolare il più piccolo fra i tre.

avuta l'informazione che voleva, il moro lasciò ai due un po' di privacy, salendo le scale per cercare il suo fidanzato.
aprì molte stanze, a volte imbattendosi in scene che avrebbe preferito non vedere.

"ma dove si è cacciato?" sussurrò fra se e se, aprendo l'ultima stanza infondo a quell'enorme corridoio.

lì, finalmente, trovò minho seduto su un grande letto al centro della stanza.
si chiuse quindi la porta alle spalle, a chiave, e avanzò verso di lui.
il corvino, notando la presenza del minore, si sedette sul letto, sorridendogli e facendogli cenno di sedersi sulle sue gambe.

afferrato il messaggio, il moro si sedette a cavalcioni sulle gambe del maggiore, attorcigliando le braccia al suo collo e salutandolo con un piccolo bacio a stampo.

"dovevi venire per forza qui? ti ho cercato in tutte le stanze..ho dovuto vedere scene orribili!" disse con un piccolo broncio, ripensando a tutta quella gente che scopava da ubriaca.
minho scoppiò a ridere, immaginandosi la scena.

"perdonami amore, la prossima volta mi faccio trovare sulle scale." disse ridacchiando, facendo arrossire il più piccolo per il soprannome utilizzato.

"non mi avevi mai chiamato così." sorrise timidamente, abbassando lo sguardo mentre gli angoli delle sue labbra non potevano far a meno di allungarsi alle parole e piccoli gesti del suo amato.

"beh abituati, ti ci chiamerò sempre da ora in poi." gli comunicò ricambiando il sorriso, portando una mano sulla sua guancia e accarezzandogli lo zigomo con il pollice.

si soffermò sui suoi dettagli, a parer suo perfetti, sospirando e passandosi la lingua sul labbro inferiore.
"ti guarderei per ore han." sussurrò a pochi centimetri dal suo viso, mentre il cuore del suo ragazzo aumentava di velocità sempre di più.

" mi hai stravolto, da quando mi hai parlato la prima volta ti ho sempre considerato il pezzo mancante del mio puzzle." disse con tutta la sincerità che aveva in cuore, aspettando una risposta da parte del moro.

egli non fu abile nel parlare, a causa delle mille emozioni che stava provando e per colpa di tutte quelle farfalle che stavano scombussolando il suo stomaco.

portò entrambe le mani sul viso di minho, chiudendo gli occhi e azzerando completamente la distanza fra le loro labbra rosee, inserendo da subito la lingua così da poter assaporare ogni angolo della sua bocca.
dopo che le loro lingue ebbero ballato una danza della quale solo loro conoscevano i passi, entrambi si staccarono per mancanza di fiato.

jisung alzò lo sguardo, sorridendogli dolcemente e accarezzandogli le guance, incollando poi le loro fronti.

" ti amo minho e sei il pezzo mancante del mio puzzle."

-spazio me-
sono viva giuro non mi hanno rapito gli alieni😀
scusate l'assenza but but la scuola🖕🖕
come state?

il prossimo capitolo è l'ultimo, i lacrimoni, vi am <333