"Fecero l'amore?" domanda l'uomo davanti a lui.
Harry sorride. "Ovviamente"
Gli occhi azzurri di Louis non sono confusi o schifati. La cosa bella della sua malattia è che nonostante l'abbia portato a chilometri di distanza dal riccio, alcune parti di lui sono rimaste intatte. "Ah piacerebbe pure a me, quest'Harry sembra proprio un bel tipo"
Appunto.
L'altro uomo ride forte, tenendosi lo stomaco. L'altro sembra confuso dalla sua reazione perciò aggiunge, senza pensarci: "Anche tu lo sei"
Harry smette di ridere e gli sorride dolcemente. Non sa se ricambiare il complimento o meno, ma normalmente avrebbe detto mai quanto te. Non gli sembra il caso però.
"Grazie" sussurra semplicemente.
"Cosa successe poi?" domanda il più basso, la curiosità a dipingere ogni parola.
"Beh, l'estate finì...
Dopo quella notte passata insieme alla loro futura casa, Harry e Louis ci tornarono spesso. Era rimasta loro circa una settimana da passare insieme e non sprecarono neanche un minuto. Furono meno cauti e più spericolati nelle loro effusioni. Non erano impazziti, semplicemente improvvisamente il peso della fine dell'estate era diventato troppo. Sapevano che il loro tempo insieme stava per finire e, nonostante avessero discusso ampiamente riguardo le loro possibilità per quello che sarebbe successo dopo, Harry si sentiva sempre più messo alle strette. Non voleva ammetterlo neanche a se stesso ma il pensiero che Louis potesse sposarsi con qualcuno, lo faceva sentire peggio che sapere che non lo avrebbe visto per mesi.
Non riusciva neanche a comprendere come avrebbe vissuto sapendo che non avrebbe potuto baciarlo neanche nascosti dall'ombra della notte, se avesse deciso di lasciarlo. Louis, invece, viveva la situazione al contrario, sentendosi in colpa a chiedere ad Harry di stare con lui nonostante fosse perfettamente consapevole che non avrebbero mai potuto vivere insieme. Nonostante il sogno della casa sulla riva del mare che permetteva loro di essere liberi per qualche momento, sapevano che non era qualcosa che poteva durare.
"L'anno prossimo" chiese Harry una sera "verrai ancora qua, con la tua famiglia?"
Louis sollevò la testa dal suo petto, le coperte che ormai lasciavano nella casa abbandonata gli scivolarono sulla schiena e lo guardò poggiandosi sul proprio palmo. "Non lo so ancora, ma credo di sì"
"Pensi che durante l'università potrai venire a trovarmi?"
Louis lo baciò sulla guancia, non potendo trattenersi davanti alla dolcezza del riccio. "A Natale, farò sicuramente un salto."
"E dove starai?"
"C'è quella locanda in centro città" borbottò "Oppure potrei stare da te, se mi vuoi"
Harry finalmente posò lo sguardo su di lui, abbracciandolo per davvero. "Sai benissimo che se fosse per me tu vivresti a casa mia, senza mai lasciare la mia stanza."
"Cosa ci impedisce di vivere così?" chiese Louis con tono scherzoso.
Il riccio gli accarezzò il viso, guardandolo in uno modo che fece arrossire Louis. "Mio padre" fece una pausa "quindi è meglio se vieni e stai alla locanda, posso venirti a trovare"
"Ha senso" ridacchiò Louis, prima di sdraiarsi di nuovo con la testa sul suo petto.
"C'è un posto migliore in cui stare, se non qui, in questo esatto momento?"
"Mh" riconobbe il riccio.
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I'm always gonna hear your name
FanfictionHarry era un arrogante figlio di puttana che non sapeva mai quando chiedere scusa e Louis era un rompicoglioni che non sapeva mai quando era il momento di smetterla. Litigavano sempre. Per ogni cosa. Quasi si poteva credere che non sarebbero mai po...