4.

205 14 1
                                    

"Signori, il pranzo è pronto" li interrompe Margaret, l'infermiera.

"Oh, molto bene" dice Harry, alzandosi.

"Aspetta" chiama l'altro uomo "devi raccontarmi la storia"

Il riccio non fa in tempo a rispondere, perché l'infermiera prende parola prima di lui. "Non ti preoccupare, può continuare a leggerla a tavola"

"Ottima idea" sorride Harry "Starai morendo di fame"

Il riccio vede la realizzazione distendere i suoi lineamenti. "In realtà, si."

"Andiamo allora."

Camminano insieme fino alla sala da pranzo e Harry fa sedere il liscio ad un tavolo vicino ad una delle grandi finestre. "Vado a preparare i nostri piatti"

L'altro uomo non protesta. Sembra star rimuginando parecchio sulla storia che Harry gli sta raccontando e quest'ultimo può solo sperare che la riconosca come propria.

Quando torna al tavolo, lo guarda con i suoi occhi azzurri confusi da una malattia bastarda e semplicemente dice: "Conoscevo Lord Selley."

Il riccio decide di non interromperlo e lasciare che ciò che l'altro ricorda riempa il silenzio mentre mangia.

"Era un omone" ridacchia "era sempre imperturbabile, ma mi ricordo che ogni rumore forte o improvviso lo faceva spaventare"

Harry annuisce. "Aveva preso parte alla Grande Guerra"

"Si, non so chi – credo fossero voci che giravano – ma dicevano avesse comprato una villa per le vacanze, a Dover, perché il rumore del mare gli permetteva di non pensare alla trincea."

Harry vorrebbe urlare che era stato lui a raccontargli quelle cose. Si limita a continuare a masticare, mentre l'altro gioca con il proprio cibo.

"Aveva disconosciuto la figlia, non è vero?"

Il riccio annuisce.

"Mi ricordo che mia madre la definiva spesso una – beh – una sgualdrina. Perché si era lasciata mettere incinta da un pezzente solo per fare dispetto a suo padre e sua madre"

"Non era un pezzente" ribatte Harry, prima che possa trattenersi "Des Styles aveva lavorato sodo, prima e dopo la Prima Guerra e si era impegnato per rimediare agli errori commessi da suo padre. I Selley non era stati in grado di vedere oltre il fatto che non fosse un discendente dell'aristocrazia inglese e quindi avevano abbandonato la figlia"

"In che senso?" chiede l'uomo confuso.

"Nel 1919, Des Styles e Anne Selley si innamorarono a Dover, esattamente come Harry e Louis passarono un'estate incantevole, fino a quando la famiglia di lei provò a separarli."

Il riccio spinge il piatto, lontano da sé e osserva mentre l'altro inizia a mangiare. "Non ne furono in grado ovviamente...







Des Styles conobbe Anne Selley nell'estate del 1919. La incontrò in spiaggia, mentre portava a fare una passeggiata notturna il proprio cane. Non era più un adolescente ormai. La Guerra aveva lasciato diversi segni su di lui, rendendolo quasi cinico.

Bastò la risata di lei per scongelarlo da quella freddezza.

Anne era una ragazza ancora giovane, con tutta la vita davanti, ma senza possibilità di decisione. Des fu la chiave che la liberò dalla sua prigione.

Lord Selley era un uomo rispettabile, che non si lasciava smuovere da nulla. Era difficile per Des odiarlo persino dopo quello che aveva fatto e ogni volta che parlava di lui, oltre al disprezzo, Harry poteva sentire nella sua voce anche il rispetto malcelato.

Quando venne a sapere della relazione della figlia con uno Styles andò su tutte le furie. Non ci furono urla. Gli bastò ordinare con quella sua voce profonda: "Non potrai vederti con quel pezzente mai più."

In realtà, Des Styles era tutto tranne che un pezzente. Aveva iniziato a lavorare al porto prima della Guerra. Fu fortunato, quando tornò, grazie ad un amico di famiglia, ottenne il 50% di una compagnia d'importazione di prodotti dall'India. Ciò gli permise di godersi una vita abbastanza serena, senza la costante preoccupazione dei soldi e, soprattutto, lavorando un numero adeguato di ore al giorno. Non era ricco. Ma, per lo meno, non viveva come aveva vissuto con i suoi genitori.

Michael Styles aveva sempre avuto problemi con i soldi e quando si era messo in mezzo l'alcol, i debiti non fecero che aumentare. L'infanzia di Des fu per questo motivo un incubo. La Guerra fu la sua via di fuga, stare lontano da ciò che doveva subire a casa, faceva sembrare la trincea un posto migliore.

Per sua madre, invece, fu la goccia che fece traboccare il vaso o, per meglio dire, il soffio di vento che la spinse oltre il bordo della scogliera.

Quando John Selley disse alla figlia che non gli era permesso di vedersi con l'uomo che amava proprio per questi motivi, lei finì la propria colazione e sorrise. Sapendo bene che sarebbe bastato dire quello che, effettivamente, disse: "Non importa, suppongo che lo rivedrò tutti i giorni in nostro figlio."

Quel giorno stesso Michael e Des accolsero la ragazza in casa con loro. Si sposarono sulla scogliera, il tramonto alle spalle e il pancione che ogni volta che si baciavano si metteva in mezzo. I Selley sparirono. Non tornarono più a Dover.

Michael si sentì sempre in colpa per la solitudine della ragazza, quindi in quasi due anni ripagò tutti i debiti che pendevano sul suo nome, nonostante l'alcolismo fosse qualcosa con cui ancora conviveva. Morì nel 1922, quando Harry aveva appena compiuto due anni. Lasciò al figlio una casa in cui vivere e nessun problema di cui occuparsi, perciò alla fine dei conti riuscì a dimostrarsi un buon padre e un buon nonno.

Harry non ricordava molto dei suoi primi 4 anni di vita. Ricordava alcune estati in spiaggia con entrambi i genitori, ricordava le torte di sua madre. Ma erano ricordi talmente sbiaditi e lontani che sembravano quasi sogni.

Ciò che ricordava bene e di cui aveva parlato spesso a Louis era la malattia e la morte di sua madre.

"Ricordo che un giorno iniziò a tossire e non smise più" borbottava la notte in spiaggia contro il collo di Louis. "Una notte – avevo 4 anni – lei, semplicemente, smise."

"Ricordo di esserne stato sollevato, quando la casa smise di essere riempita dal rumore della sua tosse. Lo odiavo così tanto. Non potevo sopportarlo e quando smise – me lo ricordo così bene – sorrisi. Tornai semplicemente a dormire."
"Ci credi che non John Selley non si presentò al funerale?"

"Non mandò un telegramma o una lettera"

"Non si fece mai vedere"

"Sai, mio nonno aveva i suoi problemi e mio padre non lo perdonò se non alla fine, ma almeno rimase, almeno provò a sistemare le cose. John Selley sparì e abbandonò sua figlia."

I'm always gonna hear your nameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora