R 21. Regali

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Oggi è il 22 dicembre ed è appena finita la scuola, sto uscendo da questa con il mio solito gruppetto di amici, stiamo sfottendo la professoressa di educazione fisica, facendole delle caricature.

"No ma è insopportabile- afferma Peter- salta li, gira di là" si lamenta.

"Guarda che ti da fastidio solo perché non sei bravo a ballare" gli dico guardandolo mentre ridacchio.

"Oh ma sta zitta- ridacchia- ballo benissimo" afferma facendo toccare il suo naso e la mia guancia.

"Sei il più coordinato della classe questo te lo concedo" dice Mj guardandolo.

"Era un complimento o sbaglio?" Chiede Peter staccandosi.

"No era solo un'affermazione" Tutti e quattro ridacchiamo.

"Voi avete già fatto i regali?" Chiede Ned dopo qualche secondo di silenzio.

"Io no, ma oggi con Mj andiamo al centro a farli" affermo mentre sento da parte di Peter un leggerissimo sbuffo.

"Bene io devo andare ci vediamo dopo Sara, ciao sfigati" ci saluta Mj avviandosi verso la macchina del padre, che per qualche strano motivo l'era venuta a prendere, non succede quasi mai.

"Noi andiamo alla fermata- dice Ned parlando con Peter- ciao Sara" il moro si inizia ad allontanare un poi lanciando un occhiata al amico che alza gli occhi al cielo.

"Ti va se ti accompagno a casa?" Chiede Peter arrossendo.

"Certo- rispondo prendendolo delicatamente per mano, facendo scorrere la mia mano dal suo polso al suo palmo per poi far intrecciare le nostre dita. Lui arrossisce ancora di più e si guarda in torno- tranquillo non lo nota nessuno e anche se fosse mi invento una scusa- lo tranquillizzo- volevi chiedermi di uscire oggi?" Chiedo guardandolo dopo una decina di minuti di silenzio.

"Co- no-si-forse... tu cosa avresti risposto in tal caso?" Risponde stringendo la mia mano ansioso.

"Ti avrei detto che oggi pur troppo sono impegnata, ma che domani sono liberissima per passare un pomeriggio con te" Un sorriso compare sulle nostre labbra.

"E se il ti avessi invitato a casa mia poiché zia May è al lavoro e torna alle 18:00?" Domanda impacciato.

"Avrei risposto che alle 12:00 sono sotto casa tua con un pranzo asporto pronto da mangiare insieme" rispondo guardandolo, le nostre iridi si incatenate l'una all'altra, riesco a vedere uno sguardo da bambino in quegli occhi caffè, uno sguardo pieno di gioia e felicità, di rigetto sorrido e il mio sguardo cala sulle sue labbra, ma subito torna sui suoi occhi.

"P-posso baciarti?" Chiede mantenendo il contatto visivo. Io mi guardo intorno la strada è piena di gente, nessuno ci fotograferebbe, ma forse è troppo rischioso, però alla fine è solo un bacio.

"Non capisco perché me lo chiedi" dico facendo combinare le nostre labbra in un tenero bacio che provoca in me delle fortissime farfalle.

Quando ci stacchiamo ci guardiamo intorno sperando che nessuno ci abbia visti. Quando i nostri sguardi si rincontrano due sorrisi si formano sulle nostre labbra.

"Solo per sta volta, poi se ci beccano mio padre ci fa il culo" dico guardandolo negli occhi, rimarrei ore a guardare i suoi occhi caffè.

"Sei-sei arrivata" dice indicando dietro di me.

"Allora a domani Parker" dico salutandolo ed iniziando a camminare verso la torre.

"A domani"

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Sto mettendo apposto la roda del pranzo intanto che chiacchiero con Wanda dei regali che ho intenzione di fare, ce rimasta un po' male quando le ho detto che facevo i regali con Mj all'inizio, di solito li facevamo sempre insieme. Però dopo poco è "ripresa", ed abbiamo iniziato a parlare.

Miss Stark  // Peter ParkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora