R 23. Natale

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"Sara, Sara" sento delle voci chiamarmi in coro.

"Un attimo" dico girandomi tra le coperte.

"Sara è Natale" sento dire dalla voce di una donna.

"Saraaaa" urla la mia sorella scuotendomi.

"Si scendo"

"No Sara è il 25, ti devi alzare subito" dice Wanda.

"Va bene, va bene, mi alzo" dico togliendo la coperta da sopra le mie gambe.

Scendo in sala con Wanda e Morgan, e trovo tutti seduti a fare colazione e a parlare, cosa che succede solamente nei giorni in cui c'è allenamento, mi siedo vicino a Nat e le faccio un leggero cenno di saluto. Inizio a mangiare ascoltando i discorsi degli Avengers.

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Sono le 11 di mattina e tutti gli avengers sono in movimento, o almeno una buona parte, Wanda, Nat e mamma stanno cucinando il pranzo, io, Morgan e Bucky stiamo apparecchiando mentre Sam spazza (immaginate la scena per favore...). Siamo in 14 oggi a pranzo tutti gli Avengers più i miei nonni materni.

"Secondo me stai meglio così" dico guardando Bucky.

"No a me piacevano lunghi"

"Fidati Bucky stai meglio così" dico ridacchiando.

"È vero" dice Morgan mentre posiziona i bicchieri.

"Fate come volete a me piacevano più prima" dice alzando gli occhi al cielo.

Abbiamo finito di apparecchiare ed è tutto in ordine, i miei nonni sono appena arrivati e li ho fatti sedere sul divano. Siamo parlando della scuola e del fatto che sono d'accordo con ciò che papà ha fatto, con il mandarmi a scuola a solo 17 anni, pensano anche loro che sarebbe stato pericoloso, soprattuto dopo Ultron.

"Ma il fidanzatino te lo sei fatto in questi 4 mesi?- Chiede mia nonna guadandomi. Io arrossisco pesantemente intanto che cerco di capire come rispondere- una bella ragazza come te?" Io ridacchio imbarazzata intanto che inizio a giocare con le mie dita.

"Il pranzo è pronto" urla Wanda dalla sala.

"Arriviamo" dice mio nonno.

Ci alziamo e ci dirigiamo verso la sala da pranzo.

"Poi mi parli del fortunato"

"Nonna ma io..."

"Tranquilla non dico niente a tuo padre"

Ci sediamo a tavola e mamma e Wanda portano il cibo a tavola, tutti iniziano a parlare e discutere su missioni, lavoro, allenamenti e cose così, le cose di cui si parla più frequentemente.

"Allora come si chiama?- chiede mia nonna facendomi girare verso di lei- conosco bene mia nipote, so quando succede qualcosa"

"Peter, si chiama Peter"

"Mh bel nome, fa vedere- prendo il telefono e entro sulla galleria, scorro un po' le foto fino a trovare una foto che gli avevo scattato mentre dormiva sul mio petto un pomeriggio che ero andata da lui per guardare un film- si è un bel ragazzo- dice ammirando la foto. I riccioli di Peter ricadono sulla sua fronte e si può notare la mia mano tra i suoi morbidi capelli che ci gioca, la sua guancia poggia sul mio seno mentre il suo braccio mi circonda il busto stringendomi. Ripensando a quelle sensazioni, al leggero respiro di Peter, al suo indescrivibile profumo che invade le mia narici, ai suoi mugoli mentre sogna non si sa cosa e persino alle poche parole che sussurra mentre si muove, un sorriso incosciamente si forma sulle mie labbra- ed è più di un bel ragazzo per te giusto?" Chiede nonna guardandomi.

Miss Stark  // Peter ParkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora