Capitolo 1 - Migliori Amici

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Il sole splendeva in una serena mattinata, il cielo era di un azzurro chiaro e le nuvole completavano quel quadro armonioso creato dalla natura. Quella dolce atmosfera durò poco poiché fu interrotta dal rumore della sveglia, un suono fastidioso e molesto che svegliò il ragazzo sotto le coperte. Per la sfortuna del giovane quell'adorato sogno fu interrotto e si fece viva nella sua testa la consapevolezza che un nuovo giorno era iniziato. A nessuno rallegra l'idea di andare a scuola, il solo pensiero di dover passare sei ore seduto in un piccolo banco ad ascoltare noiosissime lezioni rende tutti tristi. Per quanto Sakusa odiasse la scuola, era uno di quegli studenti che non aveva mai preso un brutto voto. Invidiato dai suoi compagni di classe e amato da ogni insegnante, la sua reputazione ormai era risaputa. Con forza e coraggio si alzò dal letto, rimise le coperte al loro posto e si incamminò verso il bagno. Prima controllò camera di suo fratello e non si stupì affatto quando la vide vuota, era sicuramente andato a frequentare le lezioni all'università. Ciò significava che era solo in casa, i suoi genitori erano già andati a lavorare e lui era l'unico rimasto a dormire. Niente di diverso dal solito, infondo erano rare le volte in cui i suoi genitori fossero presenti. Dopo essersi dato una rinfrescata ed essersi infilato un maglione con un paio di pantaloni, si mise alle spalle lo zaino, prese il telefono e le chiavi di casa, mangiò velocemente un toast ed uscì dall'abitazione.

Quella giornata era talmente splendente che sembrava estate, ma bastava un soffio di vento per ricordare ai passanti che era ancora febbraio. Durante la breve camminata il ragazzo si mise un paio di cuffiette alle orecchie e tirò fuori dalla tasca dello zaino una mascherina, che andò subito ad indossare. Non voleva contrarre nessun tipo di malattia, evitava di stare in mezzo alle persone perché una delle cose che odiava di più erano le folle, soprattutto in metropolitana. La mattina era il momento più affollato del giorno, la metro era piena di giovani studenti, lavoratori, turisti e passanti. Ognuno doveva raggiungere un luogo diverso, ma la maggior parte degli studenti scendeva nella stessa fermata. La scuola di Sakusa era una delle più prestigiose della città, disponeva di numerosi club e si diceva che aveva degli ottimi insegnanti. Il ragazzo era quasi sicuro che quelle voci fossero false perché non c'era una lezione dove il moro non si annoiava a morte, ecco perché preferiva studiare in autonomia ed otteneva comunque degli ottimi risultati.

Arrivato alla sua fermata il ragazzo seguì l'orda di giovani studenti verso il tragitto per la rinomata scuola, e durante quella camminata ebbe modo di osservare le persone attorno a lui. Ognuno di quei ragazzi aveva un amico o più a fargli compagnia. C'erano i soliti gruppetti di soli ragazzi che facevano un gran rumore, oppure il gruppo di sole femmine dove si parlava del famoso programma tv e di quel bel attore. C'erano coppie che camminavano insieme, coppie di amici che erano più silenziose e chi invece come lui preferiva sentire la musica in solitudine. Insomma l'ambiente scolastico era pieno di personalità diverse, ma infondo quando camminavano sembravano solo un gregge di pecore.

Il tragitto durava più o meno una decina di minuti, e quando quel tempo passava si poteva vedere in lontananza una grande colonna bianca avente un orologio al centro. Più ci si avvicinava e più quell'edificio veniva alla luce mostrando il cancello aperto, pronto ad accogliere tutti quei studenti. A dare colore a tutto quel bianco vi erano dei grandi alberi di ciliegio posti all'entrata, le cui foglie rosa venivano trascinate via dal vento. Sembrava quasi una bella immagine, ma quando ti ricordavi che quella era una scuola niente poteva essere definito bello.

Attraversò quel cancello e fu inevitabile che il suo sguardo cadesse sugli studenti più conosciuti. Per esempio vide Oikawa Tooru, un ragazzo super popolare, forte nei club sportivi e sempre circondato da ragazze, mentre poco più distante vide il suo rivale Hirugami Sachiro, un altro ragazzo amato da tutte ma molto più riservato. Sotto un albero di ciliegio vi era seduto Kenma Kozume, membro del club di elettronica e campione indiscusso di ogni competizione riguardante i videogiochi, e accanto a lui c'era Kuroo Tetsuro, uno dei ragazzi più alti e gran giocatore di basket. Seppur Sakusa non avesse tantissimi amici all'interno dell'istituto, era un ottimo osservatore e conosceva di vista il nome di tutti gli studenti popolari. Oltre a quei ragazzi vide anche i suoi compagni di classe con cui non aveva nessun rapporto stretto, Sakusa sapeva che si divertivano a parlargli alle spalle ma non gliene importava molto. L'unico che era sicuro che non lo facesse era Hinata Shoyo, un ragazzo dai capelli rossi amico di chiunque in quella scuola nonché suo vicino di banco. Era un ragazzo solare ed energico, con il sorriso sempre stampato in faccia e sempre contento di parlare con il moro. Al contrario Sakusa era sollevato di non averlo ancora incontrato, non aveva mai voglia di scambiare parola di prima mattina. Non riusciva a capire come quel ragazzo facesse ad essere così energico.

Insieme da una vita - SakuatsuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora