Capitolo 5 - Rivelazioni

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Sotto quel cielo stellato e avvolto nel buio della notte Atsumu camminava diretto verso casa. Sentiva freddo, stringeva le braccia a sé per scaldarsi, come se si stesse abbracciando, e l'unica cosa che voleva era dormire. Non sapeva cosa lo aspettava a casa, aveva paura di ritrovarsi i suoi genitori davanti agli occhi a sgridarlo per la tarda ora oppure aveva paura di vedere suo fratello in possesso della foto di lui e Sakusa che si baciavano, quella dannata foto. Al solo pensiero il ragazzo provava una rabbia indescrivibile, sentiva un desiderio di vendetta che non aveva mai provato e per la prima volta in vita sua avrebbe voluto far del male a qualcuno fisicamente. Non si sarebbe mai scordato quel momento, il terribile momento in cui si sentì debole ed incapace di difendersi. Conosceva i volti di quei ragazzi, avrebbe potuto dare loro una lezione a scuola e per quanto era arrabbiato non ci sarebbe andato leggero. Ma questo non era quello che voleva, Sakusa non lo avrebbe mai perdonato.

Un sospiro fuoriuscì dalla bocca di Atsumu, non poteva usare la violenza, sapeva che era sbagliato. Avrebbe davvero voluto vendicarsi in qualche modo, magari poteva utilizzare la sua posizione di rappresentante per fare qualcosa, ma cosa? Infondo non c'era nulla che poteva fare, era impotente. Doveva accettare la sua posizione, si era sentito importante fin da quando era entrato al liceo ma non aveva nulla di speciale. Per quanto potesse essere il rappresentante di scuola popolare, pieno di amici e amato da ogni ragazza, infondo non era nient'altro che un ragazzo come tutti gli altri. Finalmente lo aveva capito, ma non riusciva ad accettarlo.

Camminava velocemente cercando di raggiungere casa in fretta, il freddo lo stava infastidendo. Aveva detto ai suoi genitori che doveva svolgere delle mansioni scolastiche e che probabilmente sarebbe uscito con degli amici di scuola. Sicuramente non immaginava che sarebbe successo tutto quel casino e che poi avrebbe passato la nottata con Sakusa nella casa sull'albero. Infondo ne era valsa la pena, se non fosse successo quell'incidente quella sarebbe stata la serata più bella della sua vita. Il tempo passato insieme a lui era speciale, avrebbe voluto passare momenti come quelli tutta la vita.

Quel flusso di pensieri fu interrotto dalla visuale di casa sua poco distante. L'ansia cominciò a farsi sentire, Atsumu avanzò verso l'edificio e si sentì sollevato nel notare dalle finestre che le luci erano spente. Per fortuna stavano tutti dormendo, ciò lo rassicurò molto e lo spinse ad avvicinarsi alla porta d'ingresso. Tirò fuori le chiavi dalla tasca del giacchetto e infilò la chiave nella serratura, girò e in meno di un minuto si ritrovò nel soggiorno. La stanza era buia, regnava il silenzio più totale e fu un enorme sollievo. In punta di piedi il ragazzo si incamminò verso la sua camera cercando di fare meno rumore possibile. Finalmente poteva stare tranquillo, mettersi il pigiama, infilarsi sotto le calde coperte e poi dormire.

Immerso nel buio era pronto ad aprire la porta della sua stanza quando qualcosa lo frenò di colpo. Non poteva andare a dormire senza aver prima parlato con Osamu. Se suo fratello venisse a scoprire il suo segreto tramite quella foto, Atsumu non se lo sarebbe mai potuto perdonare. Sarebbe stato come pugnalarlo alle spalle, nascondergli qualcosa di così importante senza nemmeno aver provato a parlare. Non poteva andare a dormire senza dire niente.

Prese coraggio e aprì la porta della sua stanza. Come pensava suo fratello non stava dormendo, era sdraiato sul suo letto a giocare ad un videogioco. Il rumore della porta acquisì la sua attenzione e scostò per qualche secondo gli occhi dallo schermo della console.

<< Dove sei stato? >> domandò con un tono di voce calmo.

Atsumu non disse nulla. Chiuse la porta della stanza assicurandosi di non fare troppo rumore, posò il telefono sul comodino e cominciò a spogliarsi per mettersi il pigiama. Osamu continuò a giocare, anche se il suo sguardo si spostava sull'altro ad ogni suo movimento. Quando finalmente fu in pigiama Atsumu andò a sdraiarsi sul proprio letto volgendo lo sguardo verso il soffitto.

Insieme da una vita - SakuatsuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora