Capitolo 3 - Libertà

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Il buio era calato, il silenzio regnava sovrano e i due ragazzi sul letto erano crollati dal sonno. Atsumu dormiva con la testa sul petto del suo ragazzo, non lo aveva lasciato nemmeno un secondo e stringeva le braccia intorno al suo busto, mentre Sakusa invece teneva accanto a sé l'altro con un solo braccio. Era passata una mezz'oretta da quando si erano addormentati, nessuno era tornato a casa e le luci erano tutte spente. Bastarono quei pochi minuti per far tramontare il sole, l'unica fonte di luce che prima illuminava la stanza.

Qualche minuto più tardi Sakusa aprì leggermente gli occhi ritrovandosi nell'oscurità più totale. Si sentiva leggermente assonnato, ma quando capì di aver dormito a lungo perse quasi un battito. Non poteva permettere che qualcuno li scoprisse, se fossero tornati a casa o i signori Miya o Osamu per loro sarebbe stata la fine. Infondo non c'era cosa peggiore se non quella di dover confessare la loro relazione, almeno questo era quello che pensavano i due. Si tirò seduto ed iniziò a muovere con poca forza il braccio che aveva sulla schiena di Atsumu. Doveva assolutamente svegliarlo prima che qualcuno potesse vederli.

Atsumu sembrò contrariato nell'essere svegliato, ma pian piano cominciò a tornare lucido.

<< Spero che non sia arrivato nessuno >> disse sotto voce Sakusa mentre allungò la mano per accendere la lampadina accanto al letto.

Per fortuna nessuno era in casa oltre a loro. I libri erano rimasti sparsi sul letto mentre vari quaderni erano caduti per terra, c'era soltanto una matita ed una gomma e sicuramente se qualcuno fosse entrato nella stanza non avrebbe mai pensato ad un pomeriggio di studio. Atsumu, dopo essersi stiracchiato, raccolse da terra le varie cose.

<< Forse è meglio che tu vada, non voglio che torni tardi a casa >> suggerì il biondo accompagnato da uno sbadiglio.

Per quanto quella fosse una buona idea Sakusa tentennò nel rispondere. Fin da prima di addormentarsi doveva chiedere una cosa ad Atsumu, ma non l'aveva fatto. Non era una richiesta così impossibile da avverare, ma per loro era una sfida solo poter stare insieme. Le venne in mente la sera prima quando, mentre tornava a casa, vide delle coppie passeggiare sotto il cielo notturno. Si tenevano mano per la mano, sorridevano felici ed erano libere. Avrebbe voluto passare anche lui un momento del genere. È vero, aveva paura di dover confessare la loro relazione ai suoi genitori, ma era anche stanco di nascondersi nell'ombra.

Immerso nei suoi pensieri, escogitando un modo per far uscire le parole di bocca, Sakusa sembrò incantarsi per qualche minuto. Quando Atsumu finì di sistemare si accorse del comportamento strano del moro.

<< Tutto bene? >> domandò sedendosi accanto all'altro.

L'unica cosa che il moro fece fu rimanere in silenzio ed evitare lo sguardo di Atsumu. Sapeva che se avesse rifiutato la sua richiesta probabilmente sarebbero finiti a litigare. Sakusa infondo non era un ragazzo che si faceva condizionare, il motivo per cui aveva deciso di non frequentare Atsumu a scuola era anche perché non avrebbe voluto conoscere i suoi amici. Era un ragazzo riservato, voleva stare solo con le persone che lo facevano sentire a suo agio. Non aveva deciso di non rendere la loro amicizia pubblica solo per la reputazione di Atsumu, non aveva di certo intenzione di obbedire a tutte le sue pretese. Perciò se voleva fare qualcosa allora avrebbe provato a convincerlo.

<< C'è una cosa che vorrei chiederti. >> disse Sakusa guardando tutt'altro che Atsumu << Ultimamente quando torno a casa di sera mi capita di passare davanti ad un locale, ci vanno molte persone giovani e sembrano divertirsi.>>

Il biondo stava iniziando a capire dove volesse andare a parare l'altro e la situazione non gli piaceva.

<< Insomma, usciamo insieme una sera? >> domandò volgendo lo sguardo dritto verso quello del biondo.

Insieme da una vita - SakuatsuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora