CAPITOLO 32

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ISABELLE

Sono passate tre settimane e diciamo che il senso di nostalgia che mi ha assillata per due di queste tre è sfumato, inizialmente svegliarmi per sfrecciare sulla mia moto e raggiungere l'impresa mi è mancato molto, avrei tanto voluto finire il progetto di Smith prima di andarmene ma a quanto pare non è stato possibile e forse doveva andare così. In compenso però durante questo lasso di tempo non sono rimasta con le mani in mano ovviamente ed infatti ho ricominciato ad andare a trovare i miei anziani preferiti e a lavorare più assiduamente al locale per guadagnare di più, in modo tale da riuscire in ogni caso a mantenere la mia parte di spese dell'appartamento; in più ultimamente ogni tanto sono persino uscita con Neil, è una persona squisita e oltretutto abbiamo moltissime cose in comune. Ho scoperto che adora viaggiare e donare ai bisognosi, ama gli animali, il suo lavoro, ovvero fare l'avvocato, e altre centinaia di cose; siamo usciti qualche sera a cena e ammetto che in sua compagnia ci sto veramente bene, ridiamo e scherziamo con una naturalezza assurda ed io con lui mi sento apprezzata, non mi giudica, anzi è molto interessato ad ogni parte della mia vita anche sè non gli ho ancora raccontato nulla del mio passato, non mi sento ancora pronta per un passo del genere. Ed è strano perchè dovrei riuscirci visto che comunque è una persona di cui mi fido ormai, persino le ragazze lo adorano, ha fatto un figurone con tutti ma ogni volta che sto per aprirmi con lui mi blocco; ovviamente lui non mi costringe a dire o fare nulla ed io gliene sono grata.

Stasera passa a prendere sia me che Martina per andare all'anniversario della signore Abby e di David che compiono ben venticinque anni di matrimonio, trovo che sia una cosa veramente bella festeggiare un amore così duraturo e forte come il loro ed io mi sento onorata di poter partecipare a questa cosa così importante per loro. Ci saranno tutti, anche Elisabeth che è stata dimessa qualche giorno fa dall'ospedale e anche dopo la batosta che ha avuto e ancora più carica di prima, la voglia di vivere di quella donna è invidiabile, vorrei avere una briciola della carica che nutre quel corpo tanto esile quanto potente, la invidio molto ma in positivo, è davvero onorevole come comportamento.

Per una cerimonia tanto importante ho optato per un tubino monospalla a manica lunga blu notte che mi arriva a metà coscia e degli stivali col tacco bianchi, niente di troppo eccessivo ma comunque elegante, esco da camera mia dopo due ore in cui Sofia è riuscita in qualche modo ad abboccolarmi i capelli anche sè ci conto quello che volete che torneranno lisci dopo nemmeno due ore.

<<Non per vantarmi ma sono una parrucchiera eccezionale.>> Si pavoneggia guardando con ammirazione la sua creazione ed io ridacchio divertita annuendo dandole ragione, siamo un quartetto di modeste ma alla fine è solo una delle tante cose che ci accomuna. Martina mi raggiunge all'entrata, è bellissima nel suo abito rosso mattone a sirena, ha un corpo a clessidra che farebbe invidia a centinaia di donne e ne è consapevole infatti si cura sempre molto; come sè ci avesse previsto il campanello suona e quando apro la porta ecco un gentiluomo in tutta la tua bellezza racchiusa in uno smoking blu notte in tinta con il mio vestito che mi sorride ammaliato. <<Sei bellissima.>> Mi adula prendendomi una mano e facendomi fare una piroetta per vedermi per intero, è sempre molto dolce, mi ripete ogni volta che mi vede quanto io sia bella e i complimenti con lui sono all'ordine del giorno, mi fa sentire importante e mi piace molto questa cosa.

Saluta anche le ragazze e tutti e tre ci avviamo verso la sua Maserati giallo senape, un giorno me l'ha persino fatta guidare, inutile dire che è un'esperienza assurda, questa bellezza ha un motore da urlo.

Dopo nemmeno un'ora arriviamo davanti alla maestosa residenza Miller che ormai conosco come le mie tasche, decine e decine di auto costose sono parcheggiate poco distanti e una marea di gente vi entra con indosso abiti da migliaia di dollari, Neil parcheggia affianco al cancello dando le chiavi al portiere che si occuperà della macchina per poi aiutare me e Martina a scendere e ad attraversare il vialetto ciottolato con i tacchi, un'impresa, ma almeno tenendoci a lui non rischiamo di romperci una caviglia; approposito di rotture, il polso in nemmeno due settimane è tornato a funzionare anche sè a volte sè faccio movimenti troppo affrettati ancora un po' mi fa male, e le nocche si sono rimarginate anche sè non proprio del tutto.

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