Il piccolo James Shelby, ormai di due anni, sapeva tutto del suo vero padre e fremeva dalla voglia di conoscerlo, domandava sempre di lui, e alle volte teneva sveglia sua madre chiedendole di raccontargli ancora e ancora.
Jane era ben contenta di farlo, si stendeva nel letto accanto a lui e accarezzandogli i capelli castani, gli raccontava di John.
Erano molto simili, la testardaggine l'aveva presa da lui; anche gli occhi erano suoi, quei bei occhi azzurri.
Non vedeva l'ora di rivederli per potersi perderci dentro.
Mancava poco, faceva il conto alla rovescia da mesi.
Le valigie erano fatte e ben nascoste.
Charles sarebbe stato fuori città per un paio di giorni, era l' occasione di Jane per scappare e raggiungere finalmente l'amore della sua vita.
In circa due anni di matrimonio non era mai capitato che quell'uomo non rientrasse a casa a fine giornata.
Jane si era convinta lo facesse apposta, per obbligarla a vedere la sua brutta faccia la sera, prima di addormentarsi e la mattina, appena sveglia.
Si chiedeva come sarebbe stato svegliarsi accanto John.
Non che non lo avesse già fatto, ma in guerra, mentre lui aveva un proiettile ancora in corpo ed erano entrambi ricoperti di sangue.
~
Anche quella sera Jane era in camera di suo figlio, sdraiata accanto a lui, accarezzandogli la testa.
"Mamma mi racconti di papà?" sussurrò il piccolo girandosi verso la madre, sapeva che non doveva farsi sentire dal signor le Blanc.
Non era permesso nominare John Shelby in quella casa.
"Cosa vuoi sapere tesoro?" Domandò Jane baciandogli dolcemente la fronte.
James si portò un dito sul mento, come se lo aiutasse a pensare, e parve rifletterci per un po'.
"Mi dici quando papà ti ha chiesto di sposarlo?"
Sorrise,
A ripensarci sentì ancora le stesse farfalle, così persistenti nel suo stomaco.
"Non aveva un vero anello sai?"
il bimbo ridacchiò.
"Ha usato la sua piastrina, tu eri già nella mia pancia, ma non lo sapevamo ancora. Mi ha portata lontano dal campo, in una distesa di erba e fiori, si è inginocchiato e mi ha detto che mi amava e che voleva passare il resto della sua vita con me, poi ci siamo dati un bacio, uno dei più belli che mi abbia mai dato" raccontò con occhi sognanti, rivivendo quel bellissimo tardo pomeriggio.
Dopo il bacio avevano fatto l'amore, ma questo non poteva di certo dirlo a un bambino di una così tenera età.
"Bleah" gridò il piccolo
"Cosa?" chiese stupita
"Un bacio"
"Però prima di andare a dormire me li chiedi sempre, eh monello?" iniziò a fargli il solletico, le sue risate erano così dolci, avrebbe voluto che anche John le potesse sentire.
Lui le sentiva delle risate, ma non quelle del figlio, bensì quelle di uomini ubriachi marci seduti ai tavoli del Garrison.
"Basta mamma, basta!" aveva iniziato a gridare il piccolo contorcendosi dal ridere.
Lei si fermò, notò una figura scura sulla soglia della porta, era Charles con un bicchiere di Whiskey nella mano destra e la bottiglia dello stesso alcolico nella sinistra.
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In love with a Shelby ~ John Shelby
Fanfiction1914 Jane de La Reue, una ragazza che vive una vita agiata nei dintorni di Cambridge, decide di rompere le regole dell'alta società e arruolarsi come soldato, sotto falsa identità, e combattere per la propria patria. La sua anima però incrocia quell...