Un momento di intimità

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Mentre dipingevo sulla tela, mi venne in mente il nostro primo incontro. Ciò che mi ricordavo meglio, era il suo maglione rosso acceso, un abito che descriveva perfettamente la sua personalità. I suoi capelli biondo cenere erano uno spettacolo per gli occhi, quando l'avevo incontrata al bar ce li aveva lisci, invece quel giorno ce li aveva abbastanza mossi, un po' gonfi, che creavano una ciocca bionda enorme che le copriva l'occhio. I suoi occhi erano stupendi, un nocciola così chiaro da sembrare verdognolo. Non aveva addosso la mascherina, il suo volto era così pallido, il naso a patata con una leggera punta alla fine; e le sue labbra; allineate perfettamente con il naso, erano di una rosa carne intenso; così belle che avrei voluto baciarle. Arrossì. Avevo appena pensato di volerla baciare!? Certo.. è molto bella ma non è il mio tipo- e sicuramente a lei piacevano i ragazzi. La osservai, i suoi occhi sembravano così assonnati, come se non avesse dormire la notte. 'È così monotono qui, eh?' esclamai, notando che si stava piano piano addormentando. Lei sorrise, 'Non credo mi importi di come vadano le cose qui, mi piace solamente guardare la gente che va e viene'. Chiuse gli occhi ed appoggiò le braccia conserte sul davanzale della finestra; 'Sono strana lo so' esclamò. 'Io non credo che tu sia strana' le risposi. Non ottenni risposta, quindi mi alzai ed andai a controllare se fosse ancora sveglia. Le misi una mano sulla spalla e la scossi leggermente, ma lei stava già dormendo come un ghiro. Decisi di chiudere la finestra, non volevo che prendesse freddo; le portai anche una coperta e gliela misi addosso. Era così carina, aveva l'aspetto di qualcuno così innocente, sembrava quasi una creatura mitologica. Decisi di metterla nel mio letto, dopotutto la posizione in cui si trovava era alquanto scomoda. La presi in braccio cercando di non svegliarla e la poggiai delicatamente sulle coperte del mio letto. La fissai per qualche secondo; volevo davvero baciarla. Mi avvicinai e le misi una mano in fronte, spostai l'enorme ciuffo che aveva davanti gli occhi e le diedi un bacio sulla fronte. Dopo di ciò, imbarazzata, chiusi la luce e la porta.

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