Fu il suono della sveglia ad interrompere i miei sogni. Ancora addormentata, la spensi e tornai a dormire. Qualche minuto dopo la sveglia suonò ancora, facendomi ripetere l'atto una seconda volta. Al terzo squillo della sveglia, mi rassegnai e decisi di alzarmi da quel posto caldo e accogliente che era il mio letto. Diedi un'occhiata all'orario; erano le 6 e un quarto e come sempre, ero in ritardo per il mio lavoro. Andai in cucina e mi preparai una tazza caffè. Una volta finita, andai in bagno per sistemarmi i capelli, ancor più in disordine del solito. Mi preparai e alle 6:45 uscii di casa, sperando che il mio capo non si fosse svegliato con il piede storto, il giorno perfetto per licenziarmi. Alle 7 e 10 ero finalmente arrivata al bar dove lavoravo; senza esitazione, entrai e andai nel mio camerino per cambiarmi. Fortunatamente, non era ancora arrivato nessun cliente, c'eravamo solo io, il capo e una mia collega. Entrata nel camerino, la vidi con le braccia conserte, che mi osservava con uno sguardo un po' preoccupato; in effetti; in quella settimana non avevo fatto altro che arrivare in ritardo. 'Continua così e vedrai che riuscirai a farti licenziare prima o poi' mi disse con un tono saccente, per poi voltarsi e prendere la sua divisa. 'Ma sta tranquilla, ho parlato io col capo' aggiunse. La guardai sollevata; 'Grazie Isa, devo ammettere che se non fosse per te sarei già stata licenziata da un pezzo' le risposi, lei mi sorrise, per poi uscire dalla porta del camerino. Isabella era il tipo di persona che a prima impressione è fredda, saputella e nerd; ma riesce sempre a rivelarsi una ragazza piena di risorse, capace di salvarti il culo quando ne hai più bisogno. Una volta uscita dal camerino, andai al balcone e cominciai a sistemare piatti, bibite e alcuni dolcetti che avevamo preparato il giorno prima. Passò qualche ora, quando entrò nel bar una ragazza dai capelli biondi cenere, lisci, con la riga al lato sinistro del capo e una ciocca enorme di capelli che le coprivano in gran parte l'occhio destro; occhi color nocciola, magra, un maglione rosso acceso, jeans, dei guanti senza dita neri e una mascherina nera che copriva il suo viso fin sopra al naso. Non ne capii il perché, ma quella strana ragazza, catturò la mia attenzione.
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Her red sweater
RomantizmUn incontro tra due ragazze, una tazza di caffè ed una chiaccherata in un bar cambieranno radicalmente i destini delle due, in bene o in male, portando una delle due alla sua funesta sorte.