3 Settembre 2019

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4. Gioco del destino

Nuovi vicini e fato

«È tardi.», si infilò i pantaloni, «È tardi, è tardi, è tardi.», uscì dalla sua stanza.

Remus lo guardò male, bevendo il suo caffè.
«Calmati, oramai sei in ritardo. Fare le cose con frenesia non ti farà arrivare in orario, come per magia.»

Sirius, incurante del ritardo, lo raggiunse da dietro. «Lascialo perdere, Jam. Moony si è svegliato con la lunastorta.»

«Pessimo, pessimo gioco di parole.», Peter sorrise divertito, pronto e seduto sul divano con una calma invidiabile.

Il campanello suonò.

«Io no.», urlò subito Peter, non aveva voglia di alzarsi.

«Ma chi può essere alle otto di mattina?», sbottò James, non riuscivo ad allacciarsi le scarpe.

«Otto e dodici, sei in ritardo.», rise di lui Sirius.

«Io non parlo con nessuno prima delle undici e mezza, pensateci voi.», Remus ritornò al suo silenzio con la tazza ancora piena, per metà.

James sbuffò, «Vado io. Saranno i vicini.»

Peter annuì, anche se non poteva vederlo. «L'appartamento davanti a noi è ancora vuoto, forse sono arrivati.»

Potter si avvicinò alla porta mentre indossava la felpa, doveva ancora cercare le chiavi della macchina, rifare il letto, prendere uno zaino con l'essenziale e non aveva ancora fatto colazione! Lo realizzò in quel momento.

«Ciao! Ci si- James?!»

«Lene!»

«Peter?», si accertò la ragazza, ancora sconvolta.

«Ehi, come va?»

«Non ci credo.», li guardò incredula.

«Ti lasciamo nella tua incredulità. Siamo in ritardo, a dopo McKinnon.», Sirius le chiuse la porta in faccia.

La loro vicina era Marlene McKinnon, e dove c'era Marlene McKinnon c'erano Lily Evans, Mary McDonald e Gwen Shacklebolt. Insomma, le fantastiche quattro.

Che scherzo del destino era mai quello?

Nozze con gli idioti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora