Nostalgia [Prequel]

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Una festa.
Era stata organizzata una festa all'interno di quell'edificio e tutto grazie agli studenti che insistettero per avere un momento di svago e divertimento, perciò il proprietario accettò volentieri.
Erano tutti esaltati all'idea, anche Grey ammise di essere entusiasta nonostante fosse già consapevole della presenza di tutti i suoi compagni di classe, ma non solo ed era proprio per questo che ci sarebbe andata, magari era finalmente il momento di conoscere gente nuova e perché no, di divertirsi. Passava giornate intere a domandarsi sempre le stesse cose e non trovare mai risposte, perciò decise di mettere da parte tutto e godersi il momento per una volta in tutta la sua vita.

Non era scritto da nessuna parte che ognuna dovesse avere il proprio cavaliere, infatti fu Mei la responsabile di questa decisione improvvisa e ciò valeva a dire: "nessun cavaliere = sfigata".
Ovviamente i piani di Grey di passare una serata tranquilla senza troppi pensieri vennero nuovamente rovinati dalle brillanti idee della sua compagna di stanza.
Non si faceva mancare niente, aveva un bel vestito pronto nel suo armadio e un bellissimo e popolare cavaliere più grande di noi.
Sembrava di stare un uno stupido film adolescenziale in cui la protagonista sfigata viene bullizzata dalla perfida ragazza popolare della scuola, che popolare non era. I ragazzi le davano retta solo perché il padre era il cugino del proprietario dell'edificio, o almeno era ciò che riferiva a tutti. La verità è che un giorno si scoprì che la sua famiglia e quella del proprietario avevano lontani parenti un comune, tutto qui, eppure le persone cascavano ai suoi racconti fantascientifici.

"Allora Grey, hai trovato il tuo cavaliere?" Chiese Mei ridacchiando dal suo banco.

"Sì." Rispose Grey senza pensarci due volte, ma subito dopo si rese conto ti aver detto una cavolata.

"Davvero? E chi è?" Chiese Thomas piuttosto curioso.

"Che fai ascolti le conversazioni altrui?" Chiese Grey.

"Ho delle orecchie per tua sfortuna."

"Non vi dirò chi è, la cosa non vi riguarda." Finì uscendo dall'aula con il suo quaderno in mano.

Ma sostanzialmente Grey stava solo scappando da probabili domande indiscrete, dopotutto lei non aveva né un cavaliere né un vestito.
Del cavaliere avrebbe potuto fare pure a meno, non le importava di andare a quella festa con qualcuno, ma con un bel vestito elaborato, quasi in stile vittoriano, dopotutto quello era il tema della serata.

Quel pomeriggio andò a trovare l'anziana signora con cui passava spesso del tempo. La incontrò per la prima volta qualche mese dopo il suo arrivo in quell'edificio e da allora la vide come una sua nonna.

"Lulù ti ho portato dei biscotti fatti in casa!" Disse Grey saltellando attorno all'anziana signora di nome Lucille, originaria della Francia.

"Grazie tesoro mettili pure sul tavolo"

Le due passarono tutto il pomeriggio assieme. Grey non fece altro che prendersi cura dell'unica persona che le è stata accanto sin dal suo arrivo, poiché il tempo trascorreva per tutti e Lucille iniziò a sentirne il peso. Le continue problematiche sulla sua salute facevano preoccupare non poco Grey, era ben consapevole che più passava il tempo più la sua salute peggiorava, ma disperarsi non era la soluzione, fino alla fine voleva farle passare i migliori momenti della sua vita e questo Lucille lo apprezzava molto.

"Grey"

"Si Lulù?"
Grey si sede davanti alla sedia a rotelle su cui era seduta Lucille.

"Prima di tornare nella tua stanza, dal mio armadio c'è un vestito blu, è l'unico che trovi. Prendilo e mettilo alla festa."

Grey non poteva essere più felice, finalmente aveva un vestito, o meglio, IL vestito.

Arrivò la sera della festa e prima di poter raggiungere la grande sala, volle farsi vedere da Lucille con indosso quel vestito.
Sul viso dell'anziana si poteva vedere spuntare un enorme sorriso, ma che nascondeva anche un velo di tristezza.

Flute || na jaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora