1500

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"Thomas, sai chi ci abita nella stanza 1500?"

I due camminavano tranquillamente per i corridoi dell'edificio, dirigendosi verso la loro classe.

"Non si sa.
Si dice sia ospitata da un fAnTaSmA." rispose alzando le braccia, muovendo le dita.

"Dai, dico sul serio"

"Anche io dicevo sul serio.
Nessuno è mai entrato lì dentro.
La porta è serrata."
Fece scivolare le braccia lungo il copro e tornarono per la loro strada, facendo rimanere Grey dubbiosa.




"White Grey eh..."

La ragazza si girò di scatto per vedere chi l'avesse nominata.

Vide solo un'ombra avvicinarsi sempre di più a lei.
Nessuno si era accorto di quella strana presenza. Probabilmente perché erano tutti focalizzati a uscire il più in fretta possibile da quelle lezioni.
Sta di fatto che, presa dalla paura, corse verso la propria stanza.

Nei giorni seguenti non vide più quella strana figura e si pentì di essere scappata in quella maniera.
Magari poteva avere delle risposte riguardo a dei continui eventi paranormali che la perseguitavano.

La notte non era più un momento tranquillo in cui poteva leggere il suo libro preferito.
Continui rumori ambigui, provenienti da ogni camerata di quella stanza, la tenevano sveglia e ansiosa.


"Mei, ma che fine ha fatto la tua coinquilina? Sono giorni che non viene a lezione." chiese Thomas girandosi verso il banco di Mei.

"Che ne so io?
Non esce dalla sua camera da giorni."

"Aspetta.
Per caso non esce da quando il maestro ci ha assegnato quel progetto?"

"Sì, perché?" chiese Mei riflettendoci su.

"Cazzo.
Spero non le sia passato per la mente di entrare in quella stanza."

"Quale stanza?"

"La 1500."

A quel punto Mei scoppiò dalle risate.
"Credi davvero a quelle cavolate?"

"Ci sono delle testimonianze."

"Potranno esserci tutte le testimonianze che vuoi, ma vogliono solo farti credere cose che non esistono."

"Staremo a vedere."

A fine lezione, fuori la porta dell'aula, i due ragazzi vennero fermati dalla stessa persona che spaventò Grey.

"Lei è?" chiese Mei affascinata dal viso del ragazzo.

"Jung Jaehyun." rispose.

"E cosa ci fa un ragazzo così bello e affascinante in questo postaccio?
Per caso ha già una compagna?
In quale stanza risiede?" continuò Mei.

Jaehyun non rispose a nessuna della sue fastidiose domande.
Prese solamente un bigliettino dalla tasca e lo porse si due ragazzi.

"Fate in modo che arrivi alla signorina White." disse per poi sparire nuovamente nell'ombra.

"Dammi quà" disse Mei strappando il bigliettino dalle mani di Thomas.
Lo aprì, ma non trovò scritto nulla.
"Ci sta prendendo per il culo?
Un foglio bianco?" sbuffò.

"Non sono fatti tuoi." disse Thomas strappando a sua volta il bigliettino dalle mani di Mei.

Nel tardo pomeriggio il ragazzo bussò alla porta della stanza 1307, aspettando che qualcuno, o meglio, Grey, aprisse la porta.

Purtroppo non era lei e cercò in tutti i modi di farsi capire dal fratellino di miss credosoloinciòchevedo.

Dopo aver gesticolato per almeno dieci minuti si arrese.

"Thomas?" disse Grey vedendolo davanti la porta della stanza.

"GREY!" portò le braccia in alto in segno di vittoria.



"Un biglietto vuoto?" chiese Grey aprendo quel pezzetto di carta.

"Non so per quale motivo mi ha chiesto di dartelo." rispose Thomas bevendo un sorso del suo frullato.

"Sarà una presa in giro." disse, ma pensò tutt'altro.
Dopo tutti quegli strani eventi, ora cosa stava a significare quel foglietto?

"Io non prenderei la cosa tanto alla leggera." disse Thomas, ma Grey lo guardò confusa.
"Non dirmi che hai provato ad entrare nella 1500."

Grey scosse la testa e Thomas poté fare un sospiro di sollievo.


Mentre tutti gli altri dormivano, Grey, seduta sul letto, era pronta per passare un'altra notte insonne.

Aspettò, ma stranamente nessun rumore ambiguo si poté sentire quella notte.

Accese la bajour, prese nuovamente il bigliettino, che poggiò precedentemente sul comodino, e lo riaprì.

Ci trovò delle scritte.
Scritte che prima era sicura di non vedere.

Mi trovi fuori la porta
della stanza 1500.

Senza firma, né un qualcosa che faccia capire chi potesse averle dato questo bigliettino.

Fece fatica a leggere la frase a causa del tremolio delle mani e il cuore che le batteva a mille.
Era spaventata, ma non sapeva cosa fare.

Nonostante la paura, decise di incontrare quella persona.
Magari poteva risolvere i problemi che aveva di notte. Pensò.

Si ritrovò così a dover camminare tra i corridoi dell'ultimo piano, alla ricerca di quella famosa stanza.
Per tutto il tempo si guardò attorno, sperando che nessuno stesse cercando di inseguirla o altro.

"Signorina White."

Di nuovo quella voce.
Si girò di scatto e vide di nuovo quell'ombra venirle incontro.

La tentazione di scappare di nuovo c'era, ma si sentiva le gambe talmente pesanti da non riuscire a camminare.
Se avesse voluto gridare aiuto non avrebbe potuto, poiché non riusciva neanche a far uscire un filo di voce.

"Speravo venissi." disse quella che prima era solamente un'ombra.
La lanterna, che tirò su, mostrò finalmente il suo viso.
Non c'era nulla di spaventoso, anzi, quel sorriso dolce tirò fuori anche due graziose fossette.


"Scusa per averti spaventata." disse trattandosi la nuca.
"Mi chiamo Jung Jaehyun e ti chiedo solamente di darci una mano a vicenda."

"Che intendi?"

Il ragazzo sospirò, preparandosi a rivelarle le cose che più gli stavano a cuore.
"Per caso in questi ultimi giorni ti sono capitate cose strane?"

Annuì facendo andare avanti Jaehyun, nonostante si chiese come facesse a saperlo, e soprattutto come facesse a sapere il suo nome.

"Non so se credi a cose come i fantasmi.
E non so se credi alle voci che si sentono riguardo alla stanza 1500"

"Non saprei..." disse abbassando il capo.
Solitamente non credeva a cose del genere, ma pian piano si stava ricredendo.

"Il mio più caro amico abitava in quella stanza.
Ogni tanto si mostrava.
Da due anni a questa parte non l'ho più visto, tranne una notte.
Quella notte stava parlando con te."

"Non capisco, cosa vuoi che faccia?" chiese Grey confusa.

"Avresti il coraggio di entrare, insieme a me, in quella stanza?
Voglio poterlo vedere per un'ultima volta."

"Non capisco come questo possa aiutarti a rivedere il tuo amico, ma sono ben disposta a farlo."

"Ti ringrazio.
Quando ti sentirai pronta, mi troverai sempre qui, davanti questa porta."














































Flute || na jaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora