Non passò molto tempo da quando i due si incontrarono davanti quella stanza, e non ci volle neanche troppo tempo per far si che Grey si decidesse a rincontrarlo.
Dopotutto non aveva nulla da perdere e magari tutto ciò poteva far sparire una volta per tutte quegli strani eventi che la perseguitavano."Pronta?"chiese Jaehyun.
Grey annuì, Jaehyun poggiò la mano sul pomello della porta, ma come sospettavano, non si apriva.
Rassegnato, poggiò le spalle al muro e si lasciò andare a terra.
Grey lo guardò dispiaciuta e pensò come possa fare un comune ragazzo a non uscire da quella stanza per due anni.
Insomma, neanche la decenza di farsi vedere da un suo caro amico.Non appena pensò a quando fosse sfacciato e maleducato il proprietario di quella stanza, si sentì prendere il braccio.
Senza volerlo, poggiò la mano sul pomello e sentì lo scatto della porta, segno che si era finalmente aperta.
Lo scatto fece voltare Jaehyun, nuovamente pieno di speranze.Ma Grey continuava a non capire.
Perché lei è riuscita ad aprire la porta e Jaehyun no?
Ma soprattutto, come ha fatto a muovere il braccio se non era lei a controllarlo?Sta di fatto che entrarono in quella stanza facendo il meno rumore possibile.
"Allora? Dov'è il tuo amico?" chiese Grey.
"Dovrebbe essere qui. -si guardò intorno e camminò per tutta la stanza sperando di far sentire all'amico la sua presenza-
Jaemin, sono io, Jaehyun.
Ti prego, fatti vedere."Ma nessuna risposta.
"Ma sei sicuro che non sia scappato?
Insomma, chi sopravvive in una stanza per due anni?" chiese Grey."Infatti..." rispose Jaehyun abbassando il capo, perdendo nuovamente le speranze.
"Senti, non sono venuta per divertirmi, se avevi intenzione di prendermi in giro potevi benissimo dirmelo prima, tanto ormai ci ho fatto l'abitudine." disse stufa, dirigendosi verso la porta ancora aperta.
Non appena arrivò a pochi metri dalla porta, quest'ultima si chiuse bruscamente da sola, facendo sobbalzare la ragazza.
"Jaehyun, che scherzo è mai questo?" chiese Grey infastidita.
"Non è uno scherzo..."
"Allora mi dici cosa sta succedendo?!"
Ma Jaehyun non era ancora pronto per svelare il suo più grande dolore.
Così si accasciò a terra, bagnando il pavimento con alcune delle lacrime che gli rigarono il volto.Passò del tempo.
Grey aspettò che Jaehyun si calmasse per sentire ciò che aveva da dire, poiché la porta non voleva saperne di aprirsi.Si misero, così, seduti sul divano riportando alla mente tutti i ricordi immortalati in delle foto.
"Qui ci eravamo travestiti per la festa di Halloween nella grande sala." disse Jaehyun con un sorriso malinconico.
"Oh.
Mi ricordo quella festa!
Avevo un vestito bellissimo.""Mi ricordo.
Jaemin non faceva altro che guardarti e parlare di te." ridacchiò."Sapeva chi fossi?"
"Certo. -ridacchiò di nuovo-
Eri uno dei suoi principali pensieri.""Oh...-arrossì-
Ma perché parli, come se..." esitò"Non fosse più con noi?"
Annuì sperando di non essere stata troppo sfacciata.
"Perché è proprio così."
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Flute || na jaemin
Короткий рассказWhite Grey. Buffo eh? Sì è il mio nome Non l'ho deciso io. Come la mia vita d'altronde. Ho diciannove anni, vengo dal Canada, ma ho origini coreane, o almeno così mi è stato riferito. Non ho ricordi precisi dei miei genitori, so solo che a cinq...