Heats Are Made For Breaking And For Pain

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Pov. Colin


Colin controllò l'orologio.

Erano le 10 e mezza.

Il volo per Johannesburg sarebbe partito solo un ora dopo.

Aveva tutto il tempo di andare al bar a prendere un caffè e magari fumarsi anche una sigaretta, visto che ne aveva davvero bisogno.

Spinse la porta di servizio e uscì sulla veranda dell'aeroporto.

La mattina era calda, il sole splendeva nel cielo sgombro di nuvole e Colin dovette resistere alla tentazione di arrotolarsi fino ai gomiti le maniche della camicia bianca che indossava.

Riprese fiato e, slacciandosi qualche bottone del colletto, si accese una sigaretta mentre gli aerei di linea sfrecciavano sopra la sua testa.

Si immerse per un attimo nel silenzio, assaporando il fumo che gli riempiva i polmoni quando all'improvviso gli giunse all'orecchio il suono del suo cellulare.

Buttò a terra la cicca e, passandola sotto la suola di una scarpa, rispose.

- Ciao, Eamon..-.

- Cosa diamine stai facendo??! -.

Doveva aspettarsela quella chiamata.

Era ovvio che suo fratello avesse qualcosa da dire sulla sua decisione.

- Non so a cosa ti riferisci..- mentì rimanendo sul vago.

- Oh, ma smettila! - esclamò lui - Cosa credi che qui in Irlanda le notizie non arrivano??! Tutto il mondo ne sta parlando!! Quindi.. ripeto.. cosa diamine stai facendo??! -.

Già. Tutto il mondo ne stava parlando.

Colin aveva visto i giornali e aveva saputo dei servizi in tv.

Poteva una notizia sconvolgere così tanto? Si che poteva.

Soprattutto se riguardava loro due..

- Sto per partire per il Sud Africa..-.

- Oh, questo lo so! Claudine me lo ha detto! Ma smettila di fare il finto tonto! Sai a cosa mi riferisco! -.

Si, lo sapeva.

Suo fratello voleva sapere perché aveva fatto quella scelta, perché aveva accettato di recitare in quel film, perché aveva deciso di tornare a lavorare con Lui..

Quelle domande se le era fatte anche Colin, prima e dopo aver preso quella decisione..

E, in un certo senso, continuava a farsele.

Ma la risposta.. la risposta era molto semplice.

Dall'esatto momento in cui aveva iniziato a leggere quel copione.. se ne era innamorato!

Non era mai successo che sentisse un legame così profondo con un personaggio, addirittura prima di iniziare ad interpretarlo.

Era come se quel film parlasse di lui, di una parte di sé che forse nemmeno lui conosceva, che era nascosta in qualche suo anfratto segreto.

Era un film.. geniale.

Non avrebbe potuto non accettare quella parte. Non se lo sarebbe mai perdonato.

Del resto, negli ultimi anni, molti lo avevano criticato per le sue scelte di copione, accusandolo di essere diventato troppo ripetitivo e banale.

Quel film era la sua occasione per dimostrare al mondo che era ancora capace a recitare, che poteva ancora brillare come una volta.

E poi.. e poi c'era Lui..

E per quanto ci provasse, non poteva sfuggirgli..

- Colin..-.

La voce di suo fratello aveva cambiato tono. Non era più arrabbiato, era solo comprensivo.

- Lo sai che ti farai del male.. vero? -.

Eamon sapeva tutto. Aveva sempre saputo tutto, fin dall'inizio.

In tutti gli anni che era durata la loro storia, Colin si era sempre confidato con lui.

Era l'unico che riusciva a capirlo.

Ed era davanti alla sua porta che era andato la notte in cui era finita, in lacrime e con il cuore irrimediabilmente spezzato.

"Fa troppo male, Eamon.. fa davvero troppo male"

Scosse la testa.

- È lavoro..-.

Era l'unica cosa che poteva dire. Era lavoro.

Lui non centrava nulla. Lui era solo un regista come tanti.

Colin andava lì per il film. E basta.

- E allora vedi bene di farlo rimanere tale! - esclamò il fratello - Visto che l'ultima volta non è stato proprio così ed entrambi non vi siete ancora ripresi..-.

Colin lo sentì riprendere fiato.

- Ma almeno.. ci hai parlato? -.

Ehm.. no. In effetti no.

Per un attimo aveva pensato di chiamarlo..

Aveva ancora il suo numero in rubrica..

Ma poi non aveva avuto il coraggio per farlo.

Ammesso che avesse ancora lo stesso numero.. cosa gli avrebbe detto?

Era da così tanto tempo che non si parlavano..

- No.. non ancora.. ci ha pensato Claudine..-.

- No, fammi capire, Colin! Tu stai partendo per andare in Sud Africa a recitare nel suo film e ancora non gli hai fatto nemmeno uno straccio di telefonata per sapere come stanno le cose??! -.

Come stanno le cose??! Ma come voleva che stiano?!

Non c'era niente di cui parlare! Era tutto parecchio chiaro!

E poi.. se Lui avesse avuto qualcosa da dire poteva anche farla Lui quella telefonata!!

Si trattava del suo film, no?! Se non lo voleva come attore allora gli bastava dirglielo subito!

Colin iniziava a stancarsi di quella chiamata.

Era sempre stato libero di scegliere le parti che voleva senza che nessuno ci mettesse il naso, e invece questa volta per qualche motivo, tutti avevano qualcosa da dire!Eamon, Claudine, la stampa, l'intero universo, tutti aveva detto la loro!Ma perché non lo lasciavano in pace?!

Era una sua scelta, era una sua decisione, e doveva prenderla da solo!Se poi si fosse fatto male erano fatti suoi e di nessun altro.

- Senti, Eamon, ora devo andare..- tagliò corto - Tra poco mi parte l'aereo -.

- Okay, va bene. Fai quello che vuoi..- si arrese - Ma stai attento.. okay? Non voglio dovermi ritrovare a raccogliere i tuoi pezzi un altra volta..-.

Colin abbassò gli occhi e riprese fiato.

- Va bene..- disse — Stai tranquillo..-.

- Si, facile a dirsi! Chiama quando atterri..-.

- Certo. Ciao, Eamon..-.

- Ciao, fratellino..-.

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