Love Is A Dangerous Game To Play

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Pov. Jared

Non era possibile che lo avesse fatto davvero!!
No!! No! No! No!
Doveva essere impazzito!
Molto probabilmente aveva la febbre.. o magari anche qualcosa di più grave!
Di certo, non doveva essere stato in sé quando aveva detto quella maledetta parola!
Contattalo..
Ma stava scherzando??! Come aveva potuto farlo?!
No, si era bevuto il cervello! Assolutamente!
Perché lo aveva fatto?! Perché?!
E, soprattutto, perché non aveva fermato il tutto immediatamente!
Perché non era tornato subito sotto del dannatissimo palco a dire a Emma che era uno scherzo, che si sentiva molto comico in quel momento e di farci una risata sopra e continuare a vivere come se niente fosse?!
E invece no! Non aveva fatto nulla!
Né subito, né i giorni seguenti.
Si era limitato a starsene lì come un idiota mentre quel copione veniva spedito!
Senza. Dire. Niente!
Che poi, cosa avrebbe dovuto dire?! Aveva detto lui di inviarglielo!
Se avesse ritirato l'ordine di certo qualcuno si sarebbe fatto due domande..
Domande al quale a quel punto la risposta sarebbe stata chiara.. visto tutte le cose che si erano dette, e ancora si dicevano su di loro..
No, di certo non poteva lanciare il sasso e poi ritirare la mano!
Così era rimasto ad aspettare, sperando con tutto sé stesso che Lui non accettasse l'incarico.
Quella di certo sarebbe stata la soluzione migliore.
Anche se.. anche se poi si sarebbe ritrovato senza uno straccio di attore.. e di nuovo al punto di partenza.
Ma no! No! Non poteva tornare a lavorare con Lui!
Non poteva rivederlo di nuovo! Non dopo tutti quegli anni!
Non.. dopo tutto quello che era successo..
No, quella era l'unica soluzione.
Lui non accettava, Jared avrebbe cercato fino allo sfinimento qualcun altro, nessuno ne sarebbe venuto a conoscenza e amici come prima ognuno per la sua strada!
Che francamente era la cosa migliore per entrambi!
Ma poi, un giorno, mentre stava facendo colazione.. i suoi occhi erano rovinosamente caduti sulla notizia.. e per poco non aveva rischiato di soffocarsi con il caffè!
“Colin Farrell, attore protagonista nel primo film di Jared Leto!”
Lo aveva saputo così.. da un giornale..
Dopo almeno dieci minuti in cui non era riuscito a fare nient'altro che rimanere immobile a fissare quella frase, aveva afferrato il cellulare per inveire furiosamente contro Emma, chiedendole ripetute volte per quale motivo lo stampa lo era venuto a sapere prima di lui, che altro non era il regista del film!
La ragazza si era scusata come possibile e lui per tutta risposta, le aveva riagganciato in faccia.
E ora?! Cosa poteva fare per togliersi da quel casino?!
Dire che non era più interessato a Lui per il ruolo nel suo film?!
Si, certo! Come no!
La notizia era già sulla bocca di tutti!
Fare una smentita sarebbe stato come dire al mondo intero “Ah, si, comunque avevate ragione, eh! Io e Colin Farrell abbiamo avuto una storia molto tempo fa, ma non è finita nel migliore dei modi e quindi da allora non ci parliamo più!” solo che in modo leggermente meno esplicito!!
E poi.. adesso aveva un attore..
E non un attore qualunque!
L'attore per eccellenza!
Lui era.. perfetto.. per il suo film!
Su questo c'era poco da discutere!
E avere Lui, era come aver dato al suo film tutto ciò che gli serviva per essere completo!
Quindi cosa doveva fare?
Pensare al suo bene.. o a quello della sua arte?
Si sentiva completamente con le spalle al muro.
E all'improvviso, non gli restò nient'altro da fare che prendere un respiro profondo, preparare la valigia e volare in Sud Africa per sistemare il set prima dell'inizio delle riprese.
Se si fosse fermato solo un attimo a pensare.. allora non lo avrebbe fatto. E non poteva.
Quella era la sua unica occasione, non poteva lasciarsela scappare.
Si trattava di lavoro infondo!
Un lavoro che amava con tutto sé stesso, al quale, insieme alla musica, aveva dedicato la sua intera vita, e per il quale aveva deciso di rinunciare a molte cose.
Doveva mettere il suo film prima di tutto.
Prima di Lui, prima di sé stesso, prima di tutto quello che c'era stato tra di loro.
Infondo, non era poi così difficile.
Bastava indossare la sua solita maschera.
Quella che aveva indossato negli ultimi anni, quella capace di schermire la sua anima al mondo intero, di renderlo quasi incorporeo, etereo, irraggiungibile.. lontano.
Ecco, sarebbe stato così.
E forse.. forse in quel modo sarebbe riuscito a lasciarsi tutto alle spalle, una volta per tutte.

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