Arthit si svegliò di cattivo umore, un altra volta...
Forse perché il suo ragazzo era da un paio di giorni che non lo svegliava più.Si alzò al suono della seconda sveglia, girò lo sguardo e ritrovò come al solito il suo compagno e coinquilino fuori in balcone...
Sospirò, voleva lasciargli il suo spazio, eppure l'altro non parlava.
Ci provava, lo vedeva, ma poi si rinchiudeva di nuovo..."Forse più che pazienza si può chiamare codardia la mia... Diciamolo.. c'è solo un motivo no? Se non mi parla, ed è sempre nervoso.
Vuole lasciarmi...
Per quanto vuoi tenermi ancora sulle spine Kong?
Non vedi quanto sto male?" Pensò Arthit entrando in doccia...Una volta uscito ritrovò il colpevole del suo malumore davanti a lui che lo guardava serio e nervoso...
"Ecco è arrivato il momento... Almeno ha scelto il mio giorno libero... " Pensò nuovamente...
Si sedette sul letto e lo guardò.
"Forza, parla" non seppe neanche lui come riuscì a parlare.Sapeva solo di voler sapere, quell'attesa lo stava divorando dentro, a malapena mangiava o si abbuffava.
"P'Arthit devo dirti una cosa molto importante. Ho preso una decisione molto importante... Ed ecco... Ho paura a dirtelo, ma credo sia arrivato il momento...
Non te lo volevo nascondere o non renderti partecipe di questa decisione, perché siamo in due, è per noi due. Quindi io... " Incominciò Kongpob nervoso, non pensava che dire una cosa del genere fosse così difficile da dire, ma aveva paura della reazione di Arthit."Davvero? Perché ci giri intorno?! Se mi devi lasciare fallo e basta!" Lo interrompò il più grande agitato, pensava di prenderla con maturità...
Ma più vedeva Kongpob parlare in quel modo più si sentiva male ed alla fine scoppiò, ma riuscì a trattenere le lacrime, anche se per poco.
Kongpob sbarrò le palpebre sorpreso, lo guardò incredulo, come poteva anche solo credere una cosa del genere?
"P'Arthit io non ti voglio lasciare..." Rispose il più piccolo confuso mentre l'altro si fermò e lo guardò.
Non voleva lasciarlo?"Sei sicuro?" Chiese guardandolo male ed il più piccolo sorrise "certo, cosa te l'ha fatto credere?"
"È colpa tua. Tu non mi svegli più, rimani fuori a fissare il vuoto, cerchi di parlarmi ma poi ti blocchi!
Non... Non lo facciamo...
Era normale che lo pensassi!" Rispose il più grande incominciando a vacillare...Ora che Kongpob non voleva più lasciarlo sentì tutta quell'ansia e paura scivolare e gli venne davvero voglia di piangere...
Si sedette nuovamente, portò le mani alla testa e prese grossi respiri...
Il più piccolo si sentì in colpa, si inginocchiò davanti a lui e gli toccò le ginocchia per farsi vedere..."Perché allora sei così?" Chiese sospirando il più grande guardandolo...
"P'Arthit ci ho pensato bene... Io voglio dire di noi alla mia famiglia." Rispose Kongpob nuovamente serio e determinato."COSA?!" Urlò il più grande sorpreso, era davvero questo? Quello per cui si tormentava...
"P'Arthit so che è difficile, ma ci ho pensato tanto, ed io ti amo, voglio mostrare alla mia famiglia quanto sono felice con la persona che amo.
Non voglio più nascondermi, ma ho bisogno anche del tuo permesso" spiegò rendendo finalmente partecipe il più grande..."Ma io conosco già tuo padre... " Rispose Arthit nervoso e Kongpob annuì "lo so, per questo te lo sto chiedendo..." Rispose guardandolo, Arthit vedeva la sua determinazione, ma...
"Non è troppo presto?" Chiese grattandosi la testa..."Stiamo insieme da quasi cinque anni P'Arthit... " Rispose il più piccolo, lo capì...
Il suo compagno non voleva...Abbassò lo sguardo, ci aveva pensato e ripensato, aveva paura della reazione dei suoi, ma sentiva di poterlo fare.
Perché lui aveva Arthit.Lui voleva poter dire ai suoi "non ho bisogno di nessuno, ho già la persona che amo." Ma non poteva ... Perché la sua persona non voleva ancora...
"Scusa se te lo chiesto" disse soltanto alzandosi.
Gli faceva male, dannatamente male."Non ho detto no, è più un non lo so..." Commentò il più grande pensieroso, non poté dire che la sua risposta era datata solo dal fatto di non deludere Kong, in realtà lui stava bene...
Tutti i suoi amici e colleghi sapevano della loro relazione, non capiva perché rischiare se stavano bene ora.
"Potrei avere problemi a lavoro per questo, poi non conosco tua madre... L'ho vista due volte forse..." Cercò di spiegare ma subito si ritrovò la faccia del più piccolo davanti, era contento."Vieni con me alla cena di famiglia. I miei hanno sempre chiesto di invitarti un giorno, in quanto mio Phi e coinquilino... Possiamo vedere come potrà andare.
Ho bisogno del tuo supporto. Vuoi?" Chiese prendendo le sue mani.
Il più grande annuì non molto convinto ma per Kongpob l'avrebbe fatto.Il più piccolo sorrise e lo baciò "Grazie P'Arthit! Chiamo i miei" disse baciandolo ancora e prese subito il telefonino per chiamare.
Arthit lo guardò da fuori, sorrise alla dolcezza del suo compagno ma si preoccupò per la sua determinazione...
"Andrà veramente bene?" Pensò coricandosi nuovamente sul letto.
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Sotus 3 (fanfic)
FanfictionNON E' IL CONTINUO, È SOLO LA MIA IMMAGINAZIONE. Kongpob vuole fare un annuncio importante, Arthit sarà d'accordo? ambientata dopo l'episodio di oursky