Erano le 18, sia Kongpob che Arthit erano davanti alla casa del primo.
Arthit era già entrato in questa casa, quando ancora non sapeva che Kongpob fosse il figlio del padrone di uno dei capi più grandi dell'industrie.Sospirò nervoso, Kongpob lo guardò e sorrise, si avvicinò al suo orecchio e gli sussurrò dolcemente un "sono qui con te P'Arthit." Facendo sobbalzare il più grande che arrossì, ma si sentì comunque leggermente meglio…
"Oh benvenuti! Tu devi essere Khun Arthit, prego venite, mio figlio ha parlato tanto di te, finalmente mangiamo insieme" li accolse la madre, era contentissima, finalmente conosceva quella persona tanto idolatrata da suo figlio.
Una volta in sala, salutarono anche il padre, che li accolse volentieri, Arthit si sedette un po'lontano da Kongpob, di solito stavano molto vicini.
La serata passò molto tranquilla, parlarono anche del lavoro e dei due anni all'estero del più piccolo.
Ora lavorava nell'azienda del padre anche se purtroppo non si incontravano spesso.All'ora di cena la madre incominciò a fare un bel paio di domande che misero a dura forza il cuore del più grande.
"Arthit mio figlio non mi racconta mai della sua vita privata sai? Eppure lo vedo sempre così felice… Dimmelo tu, com'è la sua ragazza?" Chiese dolcemente e quasi il più grande non si strozzò…
"E… Ecco io, forse se Kongpob non lo vuole dire…" Rispose borbottando e questo fece insospettire la signora di casa.
"Ma perché non dovrebbe? Sarei felice se il mio bambino amasse una persona che lo ricambi e lo renda felice…" Rispose e questo fece sorridere il più piccolo, il padre concordo pienamente con la moglie.
"E tu Arthit? Sei fidanzato?" Chiese a quel punto la madre curiosa…
Arthit sorrise, ecco da chi aveva preso Kongpob.
"Mi concentro molto sul lavoro, è difficile trovare qualcuno che accetti questa condizione." Rispose soltanto e lei annuì."Si, lo capisco… Spero che troverai una persona che ti aiuti e ti conforti, ora capisco perché mio figlio parla sempre bene di te…
Sono davvero felice che Kong abbia un Phi come te a prendersene cura." Disse contenta, era molto, molto dolce, e per l'ennesima volta Arthit trovò un altro po'di Kong in lei…Mentre la madre andò a prendere il dessert, il padre decise di andare in bagno, fu il momento perfetto per Kongpob.
"Sono pronto, mi sembra che vada bene no? Va bene P'Arthit?" Chiese il più piccolo con fin troppa speranza per il più grande…
Non lo sapeva, ma l'altro era così determinato…Annuì incerto e l'altro lo ringraziò felice.
Bene il primo passo era fatto…
Ora toccava alla parte più drastica, dirlo ai suoi, anche se non lo faceva vedere, era terribilmente nervoso…Quando i suoi tornarono, mangiarono ed a fine serata Kongpob decise di parlare.
"Mamma, Papà, c'è una cosa che volevo dirvi… La mamma ha ragione, c'è un motivo per cui io sono davvero felice… P'Arthit è la persona che-"
"Gli sta vicino, siamo molto vicini anche perché le nostre famiglie codici si sono unite, quindi c'è un rapporto più intimo. Sono felice anch'io di aver trovato un carissimo Nong e amico come Kong." Rispose Arthit per lui, non poteva farcela, non voleva deludere i suoi genitori…
Non poteva, dopo che erano stati così gentili con lui!
Kongpob avrebbe capito pienamente, poteva aspettare ancora un po'.
Sorrise ai signori che annuirono contenti e si girò dal suo "amico".Il più piccolo non lo guardò, abbassò lo sguardo e strinse forte le mani, Arthit lo notò subito…
Voleva chiamarlo ma sentì che forse non voleva davvero vedere la sua espressione…Sapeva di avergli fatto un po'male, ma avrebbe capito no?
Quando Kongpob alzò lo sguardo verso di lui capì di aver esagerato…
Non voleva deludere i suoi ma non si era preoccupato di deludere profondamente il suo compagno.Sentiva la delusione e la tristezza di Kongpob addosso, quasi gli mancava il respiro…
I genitori del piccolo lo chiamarono e lui subito rispose.
Sorrise ma non con un vero sorriso, Arthit se possibile si sentì ancora più male.Si ritrovò a salutare i suoi familiari ed aspettare un taxi con Kongpob che ancora non gli parlava…
In taxi fu lui a dire le indicazioni per la casa…
Kongpob di solito gli stava appiccicato, ora invece era in un lato fissando fuori dal finestrino.
Il resto del viaggio passò in completo silenzio.Una volta tornati a casa Arthit decise di parlare "Kongpob ascolta…" Incominciò ma il più piccolo lo guardò, era più ferito che arrabbiato…
"P'Arthit, non c'è bisogno. Non sono arrabbiato. È stata colpa mia che ho chiesto. Andiamo a dormire, domani dobbiamo lavorare entrambi, faccio la doccia per primo." Lo interrompò Kongpob, prese i suoi vestiti ed entrò in bagno…Arthit guardò il bagno davanti a lui, il ragazzo gli aveva detto di aver capito ma il suo sguardo diceva ben altro…
L'aveva deluso, c'era riuscito.Dopo che Arthit uscì dal bagno notò come il piccolo a differenza delle altre volte non l'aveva aspettato, non aveva lasciato la luce accesa per non farlo inciampare.
Era tutto spento e lui stava di lato girato dalla parte opposta la sua…
"Non è vero che non sei arrabbiato…" Pensò Arthit mentre si coricó, anche con la coperta sentì comunque freddo.Si addormentò con la consapevolezza che no…
Questa volta… Era davvero colpa sua.
STAI LEGGENDO
Sotus 3 (fanfic)
FanfictionNON E' IL CONTINUO, È SOLO LA MIA IMMAGINAZIONE. Kongpob vuole fare un annuncio importante, Arthit sarà d'accordo? ambientata dopo l'episodio di oursky