#04

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Kongpob si svegliò il giorno dopo, si impose di non andarsene, toccava a lui ricominciare. 
Si alzò e si fece una doccia, ci mise un po' più di tempo del solito…
Preparò la colazione, guardò l'orologio, sospirò… era ora di svegliare Arthit.
Si avvicinò, era nervoso, non gli piaceva questa situazione… 
Kongpob sospirò nuovamente e toccò Arthit dolcemente "P'Arthit svegliati… P'Arthit… " L'altro mugugnò girandosi verso di lui ancora assonnato. 
Kongpob sorrise questa volta davvero, era sempre bello il suo P'Arthit…
Gli accarezzò dolcemente la guancia ed il più grande aprì gli occhi, fu sorpreso di vederlo… 
"P'Arthit sono quasi le sette e mezza, la colazione è quasi pronta" disse il più piccolo alzandosi, doveva apparire normale, ci stava riuscendo.
Il più grande sorrise, il suo ragazzo l'aveva risvegliato e gli aveva fatto la colazione… 
Stava tornando tutto come prima no?  
Si alzò contento, riuscendo a respirare normale nuovamente, andò a farsi la doccia quasi fischiettando.
Al contrario Kongpob invece non si sentì bene come pensava, vedere Arthit così tranquillo gli diede quasi fastidio. 
Sospirò e dopo aver preparato tutto si accorse di essere ancora nervoso…
"Vorrei tanto fumare in questo momento, ma ho smesso…
Ho deciso io di riniziare, allora perché sto così male? Quando l'ho visto dormire stavo bene, ma poi…
P'Arthit perché sei così tranquillo?Perché non mi hai chiesto neanche scusa?
Lo sai di avermi ferito no? Non ti importa veramente?" Pensò amaramente il più piccolo…
Quando Arthit uscì dal bagno quasi si scontrò con lui, lo guardò sorpreso, mentre l'altro sorrise debolmente "devo andare a lavoro, la colazione è sul tavolo, a presto" disse velocemente il più piccolo per poi uscire dalla porta di casa.
Arthit guardò il tavolo, sospirò… Forse non era tutto apposto come pensava. 
Kong non l'aveva baciato, non gli aveva chiesto l'ora, non l'aveva toccato o stuzzicato…
Il resto della giornata passò lentamente per entrambi, tutti e due aspettavano un messaggio dell'altro che non arrivò mai.
Kongpob tornò a casa distrutto, si fece una veloce doccia ed uscì in balcone, si sedette e perso nei suoi pensieri non si accorse dell' uomo appena tornato a casa.
Aveva delle sigarette il piccolo, non le apri, guardava il pacchetto con nostalgia, in realtà l'aveva ritrovato in un vecchio pantalone… 
"Vuoi ricominciare?" Kongpob si girò subito verso quella voce, Arthit lo guardava male, non voleva che ricominciasse e si chiedeva perché dopo tutti quegli anni ora volesse ricominciare.
"No, l'ho solo ritrovato e lo stavo guardando. A P'Arthit non piace il fumo" rispose pensieroso il più piccolo. 
Il ragazzo ancora in piedi lo guardò sorpreso, certe volte l'altro se ne usciva con certe frasi…
Ridacchiò leggermente e senza pensarci gli accarezzò dolcemente una ciocca sorprendendo entrambi. 
"Ehm… Comunque perché non lo butti allora?" Chiese fingendo di non aver fatto nulla. 
"Perché stavo ricordando a come eravamo prima" rispose l'altro spostando lo sguardo di nuovo sul pacchetto. 
"Ora stiamo meglio" commentò il più grande facendo alzare lo sguardo del più piccolo su di lui.
Era silenzioso, troppo…  
"Vado a farmi la doccia" disse uscendo così da quella imbarazzante situazione. 
"Non vuoi sapere la mia risposta P'Arthit?" Chiese a bassa voce Kong. 
Sospirò e buttò le sigarette, rimettersi a fumare non sarebbe servito a nulla.
Lui aveva già cenato, ma l'altro?  
Lo chiese e quando Arthit rispose che no, non aveva cenato si ritrovò un pasto pronto alla sua uscita. 
Lo ringraziò anche se si accorse di un particolare importante… 
Anche se Kongpob si prendeva cura di lui rimaneva distaccato, quello sguardo dolce dedicato solo a lui non c'era più.
"Preferisco che mi tratti male a questo, mi fa più male, sono stato uno scemo a pensare che fosse tutto apposto…
Pensò Arthit con desolazione.
Doveva fare qualcosa ed in fretta… 
Passò un intera settimana, Arthit non stava bene, era peggiorato tutto.
Kongpob si prendeva ancora cura di lui, ma non lo guardava, gli parlava a malapena e non lo cercava più.
Dall'altra parte invece Kongpob si ritrovò ogni giorno sempre più confuso e triste, si chiedeva perché Arthit non facesse niente per quella situazione, perché doveva sempre farlo lui il primo passo?
"Bastava almeno chiedermi scusa P'Arthit, chiedermi come sto… Perché non lo fai?" Pensò desolato il più piccolo.
Il giorno prima di quello libero uscì con gli amici, poteva tornare tardi.
Lo disse ad Arthit e scoprì che anche lui dovette uscire, non si dissero dove o con chi, per questo quando si incontrano entrambi nello stesso locale si sorpreso.

Sotus 3 (fanfic)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora