La mattina seguente Arthit si svegliò nuovamente col suono della seconda sveglia…
Aveva dormito poco e niente, si alzò confuso, cercò Kongpob ma non lo trovò.Attaccato al microonde c'era un post it "Sono a lavoro, dentro c'è la colazione.
Kongpob".Arthit sospirò ed aprì…
Voleva poter stare con lui ma forse era meglio così…
Non sapeva come comportarsi, raramente il suo compagno di arrabbiava per davvero.E qui Arthit aveva paura di altro, non era solo arrabbiato ma anche ferito.
Ma cosa poteva farci? Non si sentiva pronto a rischiare…Come faceva Kongpob ad avere quel coraggio? Non aveva paura?
Arthit arrivò a lavoro in ritardo, non fu una giornata molto produttiva, soprattutto perché una persona era continuamente nei suoi pensieri a distrarlo.
In un altra fabbrica invece c'era il protagonista dei pensieri di Arthit.
In realtà Kongpob non aveva del lavoro da fare, ma non se la sentiva di rimanere.Non sapeva qual era atteggiamento giusto da usare con il suo ragazzo.
Da una parte era ferito, nel profondo, aveva terribilmente paura di dirlo ai suoi, ma non voleva più nascondersi, voleva poter dire a tutti chi lo rendeva felice, senza vergognarsi.Si sentiva rifiutato da Arthit, quasi tradito da quella frase e dall'atteggiamento dell'altro nei suoi confronti.
Dall'altra parte invece si sentiva in colpa, per averlo quasi forzato, Arthit non voleva dirlo, eppure aveva detto di sì, alla cena con i suoi ed a parlare.Era arrabbiato con sé stesso per quelle aspettative che tanto avevano ricoperto la sua mente…
Sospirò pesantemente, per quanto cercasse di capire Arthit non poté che sentirsi più frustato e ferito…
Per lui era importante che il suo compagno fosse lì con lui, anche perché non avrebbe mai avuto quel coraggio senza il suo P'Arthit vicino…
Lui gli dava la forza, ma come gliela dava la riprendeva in un secondo.
E così aveva fatto, Kongpob guardò il cellulare in continuazione ma non ebbe nessuna notizia del suo compagno…"Neanche all'ora di pranzo… Se non ti cerco io, P'Arthit tu non lo fai… Vuol dire qualcosa? Solo io penso ad un futuro con te? Perché non mi cerchi?" Pensò Kongpob tristemente mangiucchiando il suo pranzo.
A fine giornata cenò con i suoi colleghi e tornò a casa.Arthit non era ancora tornato, forse aveva gli straordinari, decise di farsi una bella doccia per rinfrescarsi e schiarirsi le idee.
Quando uscì si ritrovò il più grande sul letto seduto…Lo salutò per primo e l'altro rispose debolmente, il più piccolo lo notò subito, Arthit aveva un problema.
Voleva sapere, aiutarlo, ma se riguardava lui?Sospirò e decise di farlo comunque, doveva occuparsi del suo compagno, era più forte di lui…
"P'Arthit che succede?" Chiese guardandolo ancora in piedi, il più grande allora si girò a guardarlo e sorrise amaramente."A me che succede? Kongpob ti sei visto?" Rispose l'altro arrabbiato, si perché aveva aspettato tutto il giorno una chiamata o un messaggio che mai arrivò.
Di solito riceveva almeno 10 messaggi dal più piccolo, gli chiedeva se era arrivato, se fosse stanco, se avesse mangiato…
"Che cosa dovrei vedere P'Arthit?" Chiese allora il più piccolo rimanendo ancora fermo…
"Dillo semplicemente se sei arrabbiato con me! Non fare il dolce con me se lo sei!" Rispose a quel punto spazientito il più grande."Sono arrabbiato, ma non lo sono solo con te. " Commentò Kongpob andando a sedersi anche lui sul letto, ma non vicino al più grande e questo lui lo notò subito.
"Con chi altro lo sei?" Chiese titubante Arthit e quando Kongpob rispose se stesso lo sorprese "perché dovresti essere arrabbiato con te stesso?" Chiese nuovamente confuso il più grande…
"Perché avevo troppe aspettative, ti ho quasi forzato a fare una cosa che tu a quanto pare non vuoi… Ci ho creduto troppo " spiegò il più piccolo sospirando, si sentì leggermente meglio, forse era un bene parlarne.
Arthit non la pensò come lui però… Quella frase fu come una coltellata in pieno petto, gli fece dannatamente male, l'aveva deluso, era riuscito a deludere Kongpob.
Si alzò ed andò in bagno senza dire nulla, chiuse a chiave e fece partire l'acqua…
Stava piangendo, tutto le stress di quei giorni scoppiò.Quella frase fu come la goccia d'acqua che fece traboccare il vaso, si sentiva uno schifo, come poteva ora riconquistare Kong?
"P'Arthit stai bene?" Qualcuno bussò fuori dal bagno e questo fece ancora più male.Nonostante lui fosse arrabbiato, ferito e deluso, si preoccupava ancora per lui.
Arthit pensò di non meritarsi nuovamente una persona come Kongpob.
"Sto bene, entro in doccia" riuscì a rispondere, non doveva farsi vedere così.Si, doveva stare da solo per capire come fare a risolvere la loro situazione…
Dall'altra parte della casa invece c'era un ragazzo triste…
"P'Arthit ti ho detto come mi sento… Potevi almeno stare qua? Vicino a me? So che sei a disagio a confortare… Ma sei andato via, come se non ti interessasse… Cosa vuoi dirmi? Come faccio a chiedertelo? Davvero non ti interessa più di me?" Pensò Kongpob guardando la porta del bagno…Non voleva pensarla così, ma Arthit se n'era subito andato, aveva provato a parlargli, finalmente gli aveva detto quello che pensava e lui si era semplicemente alzato ed era andato in bagno a farsi la doccia.
Come se i suoi sentimenti non fossero importanti, come se lui non fosse importante.Andò nuovamente a dormire da solo, come potevano chiarire se lui si sentiva così devastato?
Kongpob pensò che forse era meglio lasciar perdere e tornare alla normalità.Si, domani si sarebbe svegliato, avrebbe guardato Arthit e l'avrebbe svegliato lui, avrebbero fatto colazione e si sarebbero baciati.
Si, era giusto così…
Annuì convinto cercando di ignorare però quella pesantezza nel cuore e nello stomaco…Arthit tornò dal bagno, questa fu sollevato di vedere il suo compagno dormire, non era ancora pronto.
Domani avrebbe pensato a qualcosa…Sospirò e prima di dormire pensò "mi mancano persino il tuoi fastidiosi baci della buonanotte…"

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Sotus 3 (fanfic)
FanfictionNON E' IL CONTINUO, È SOLO LA MIA IMMAGINAZIONE. Kongpob vuole fare un annuncio importante, Arthit sarà d'accordo? ambientata dopo l'episodio di oursky