prologo.

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« Mettetevi tutti a terra, cazzo. » Urlò Jonah puntando la pistola sulle uniche due persone presenti nel bar. Uno era il vecchio proprietario e l'altra era una ragazza dai capelli neri che lavorava lì, erano quasi le due di notte quindi non c'erano più clienti.

L'anziano non fece nulla se non stare a guardare Jonah che gli puntava contro la pistola, « Ho detto di metterti a terra. » ringhiò il moro agitando la pistola, mentre l'uomo si metteva sul pavimento senza fiatare.
Quasi cadde e a Jonah scappò una risata, amava vedere il terrore che provavano le persone nei suoi confronti. Lo faceva sentire bene.

Il ragazzo prese i soldi dalla cassa, ma proprio in quell'istante si ricordò della piccola ragazza che si era accovacciata a terra vicino a uno scaffale, Jonah si girò nella sua direzione e la vide iniziare a correre verso l'uscita. «Merda» mormorò il moro andando velocemente verso di lei e prendendola per un braccio, « chi cazzo ti ha dato il permesso di scappare?» le urlò strattonandola verso l'uscita. La corvina tremava e cercava di staccarsi dalla sua presa, ma il ragazzo era molto più forte di lei e non l'avrebbe lasciata andare tanto facilmente.

« Ora tu vieni con me.» le disse portandola verso la sua auto e buttandola violentemente sui sedili posteriori.

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