Apparentemente il solito pomeriggio tranquillo all'Iwatobi.
I ragazzi si stavano allenando per migliorare i loro tempi di cambio durante le staffette; nel frattempo Gou era ovviamente impegnata a registrarne i risultati e a cercare un modo per ottenere ulteriori miglioramenti.
Non che i tempi di cambio fossero lenti, ma lei era comunque ossessionata dall'idea che la squadra potesse passare in svantaggio durante la gara proprio a causa di questi e, chiaramente, tutto ciò preoccupava i diretti interessati, che da quasi un'ora non mostravano segno di volersi fermare.
-Haruka-senpai? Non volete riposarvi?- chiese preoccupata, affacciandosi sull'orlo della piscina -Se andate avanti così vi sfinirete e otterremo solo il risultato contrario!-
-Non preoccuparti, quando sarà stanco si fermerà!- rispose Makoto, avvicinandosi lentamente con una breve nuotata verso il bordo.
-Potrebbe non fermarsi mai, conoscendolo!- ribatté la ragazza, con un'espressione accigliata -Proprio per questo gliel'ho chiesto...-
-Forse è vero!- disse Nagisa, avvicinandosi a sua volta con un sorriso -Ma se ti avesse ascoltato non sarebbe Haru-chan!-
-Mattaku...- aggiunse solamente fra sé, tornando alla sua "postazione" precedente e ricominciando a prendere i tempi.
Qualche ora più tardi, quando il sole cominciava a calare e il cielo si tingeva di un'inconfondibile colore arancione e rossastro, Makoto, Nagisa e Rei uscirono finalmente dalla piscina per dirigersi verso gli spogliatoi; Haruka, invece, più scocciato dall'idea di dover tornare a casa che dal lungo allenamento, rimase ancora a galleggiare nell'acqua, lasciandosi trasportare dolcemente dall'acqua che gli accarezzava il corpo: quella sensazione che tanto amava, quel brivido che gli percorreva la schiena e scuoteva il suo corpo, che gli faceva venire la pelle d'oca, lo inebriava da capo a piede; forse era davvero l'unico modo per essere in pace con sé stesso.
-Haruka-senpai?- nuovamente, una Gou con una pila di fogli stretta fra le braccia e il petto, si avvicinava interrogativa ai blocchi -Non torni a casa?-
-Fra poco...- rispose questo, aprendo solo un occhio per guardarla per poi tornare a richiuderli velocemente e dedicarsi a quella sensazione incredibilmente piacevole di poc'anzi.
A questo punto la manager si avviò verso gli spogliatoi, ma venne interrotta dalla voce del ragazzo: -Gou...?-
-Sì?-
-Potresti... passarmi quella bottiglietta?-
-Quale bottiglietta?-
-Haru, noi andiamo...vieni?- in quel momento Makoto fece capolino dallo spogliatoio, seguito a ruota da Nagisa e Rei.
-Rimango ancora un po'...- rispose lui, issandosi fuori dalla piscina
-D'accordo, a domani Haru-chan!- se ne uscì Nagisa, afferrando il polso di Rei e Makoto e trascinandoli via.
Seguirono dei minuti di silenzio ed il primo a spezzarlo fu Haruka.
-Gou..-
-Haruka-senpai, non c'è nessuna bottigl-
-Certo che no... volevo solo che rimanessi-
-Perché? C'è qualcosa che non va?-
Nessuna risposta seguì quest'ultima domanda, tranne che il ragazzo cominciò ad avvicinarsi, lentamente, e sempre di più.
-H-Haruka-senpai?- per qualche strano motivo, l'agitazione cominciava a manifestarsi anche nella voce oltre che nei gesti; Gou, infatti, aveva già cominciato a torturarsi le mani, ora stringendole fino a far diventare bianche le nocche, ora intrecciandole convulsamente, ma questi gesti nervosi e instancabili vennero prontamente fermati dal calore delle mani di lui: prese le piccole e chiare mani della ragazza con le sue, racchiudendole completamente e fissandola negli occhi.
-Gou... c'è una cosa che dovrei dirti...Volevo solo che rimanessimo soli...-
-C-Che cosa..?-
-Credo che... c-che tu sia...- il rossore fece ben presto capolino sul volto del moro, che spostò velocemente lo sguardo a sinistra, ruotando leggermente il capo nella stessa direzione -S-Sei... forse l'unica cosa che possa rendermi felice... più dell'essere libero-
Quelle parole erano uscite una dopo l'altra dalle sue labbra fluide e tranquille come l'acqua, nonostante nettamente in contrasto col trambusto che il suo cuore stava facendo correndo e battendo selvaggiamente nel suo petto.
E per assicurarle che ciò che stava dicendo era vero -e forse per rendersene conto del tutto anche lui- avvicinò la mano di Gou al suo petto e ve l'appoggiò sopra, proprio sul cuore, perché potesse farle capire quanto le sue emozioni stessero galoppando in quel momento.
-H-Haruka-senpai...che cosa...? Perché..?-
-Gou... non c'è il perché...- rispose, alzando un po' il tono della voce ed aumentando la stretta sulla sua mano -Ti prego, Gou...-
Fu in quel momento, in quell'istante, che Gou sentì il calore delle sue labbra scontrarsi con le proprie; le era sembrata come un'esplosione di dolcezza, di calore: aveva chiuso gli occhi, strizzato gli occhi, cercato invano di chiudere la mano ancora appoggiata sul suo petto, si era alzata leggermente sulla punta dei piedi e preso un respiro profondo, aveva cominciato ad approfondire quel bacio quasi senza pensarci, guidata dalle sensazioni di quel momento.
Sentiva la sua essenza penetrarle l'anima: sentiva il suo profumo più vicino che mai e ne distingueva a malapena tutte le sfumature; ora un leggero profumo di vaniglia, ora di sapone, ma ciò che poteva distinguere più chiaramente era l'odore di cloro che aveva intriso nella pelle, nel costume, nei capelli. Lo sapeva: era l'odore che, d'ora in avanti, avrebbe sentito per il resto della sua vita.
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Free! Iwatobi/Samezuka Ship Club
FanfictionFanfiction sulle coppie di Free! Iwatobi Swim Club/Eternal Summer Raccolta di fanfiction di coppie HET: HaruGou MakoGou ReiGou NagiGou SouGou SeiGou MomoGou Special: RinGou NitoGou