Capitolo 7

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'Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza calpestare il cuore
Ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole'

Quel giorno la mia colonna sonora era Giudizi Universali di Bersani. Francesco aveva decisamente calpestato il mio cuore, e ci aveva fatto anche molto di più. Lo stava usando come fosse il suo anti- stress. Io stavo bene e nello stesso tempo stavo da cani in questa situazione. Ma non riuscivo a rinunciarci. Aveva lasciato qualcosa di indelebile su di me.
Non era molto presente, avevo capito che non amava scrivere. Mi aveva avvisato di avere un rapporto complicato con il cellulare. Però quando c'era, c'era davvero. Era questo il bello di Lui. Era presente, forte, tangibile, empatico.
E quando eravamo assieme mi faceva davvero entrare nella sua vita. Come se io non fossi l'altra.
Un pomeriggio mi portò al mare. Io e lui, le risate, gli spazi infiniti, i colori che si fondono... Ci bastava questo. Un asciugamano per terra, due birre e parlare. E baciarci. Non riuscivamo mai a state troppo lontani uno dall'altra, dovevamo toccarci, annusarci. Due vite tanto diverse che si erano incontrate per caso.
Per la prima volta sentivo davvero di VIVERE, non solo esistere. Vivevo di emozioni, inciampavo nei suoi sguardi, avevo iniziato a sentirmi più bella e a curarmi di più; Francesco era un balsamo per la mia autostima, ed io lo ero per le sue ferite. Non aveva avuto una vita facile, veniva dalla periferia, dove devi crescere in fretta. Era riuscito, nonostante una famiglia modesta, a studiare e ad allontanarsi da un luogo che amava visceralmente ma che allo stesso tempo odiava. La sua ragazza si era trasferita con lui, stavano assieme da molti anni. Era praticamente già scritto che la storia sfociasse nel matrimonio.
Io lo sapevo, ma speravo dentro di me di avere quel qualcosa in grado di fargli prendere una decisione, di dargli la voglia di stravolgere la sua vita. Quella scintilla magica che trasforma i sogni in realtà.
Nel frattempo, eravamo noi, eravamo un qualcosa... Definire è limitare. Forse eravamo solo innamorati. Almeno, io lo ero.

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