Capitolo 3

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Stre'pov

Come ogni mattina, mi appoggio al muro del vicolo, aspettando i tre ragazzi di sempre. Non riesco a pensare a niente, se non alla mia fine. Si perchè non ho più soldi, li ho dati tutti a loro. Questo mese Anna mi ha convinto a mangiare di più, facendomi spendere poco più di cinquanta euro solo per cibo. A che serve mangiare in abbondanza se ti basta poco per sopravvivere? Questi sono i miei pensieri, quelle brutte frasi che facevano sosta nella mia mente gia da un po' e che non si levavano da li'.
Sono arrivati, questa volta hanno fatto anticipo. Prendo un bel respiro e inizio a interessarmi alle mie scarpe bianche, ormai completamente sporche.

??: «Facciamo in fretta che ho impegni»

Velicemente tirai fuori dalla mia tasca i miei ultimi soldi. Stavo per scoppiare a piangere.

??: «E che cosa ci faccio con 20€ eh?»

Cercai di prendere coraggio e di rispondergli. Pensai ad Anna e a tutto quello che stava facendo per me, anche se a distanza. In qualche modo riuscii ad aprire bocca.

Stre: «N-non ho a-altri s-soldi...»

??: «Quindi questi sarebbero gli ultimi eh?...»

Annuii spaventato. E' finita, potrei non risvegliarmi più su questo gelido asfalto pieno di immondizia.

??: «tsk»

il capo mi spintonò al muro e se ne andò. Come due pecorelle gli altri due lo seguirono.
I

o mi irrigidii e spalancai gli occhi stupito. Cosa cavolo...è successo davvero o è un sogno. Veramente se ne è andato via senza farmi niente? Non si è nemmeno presi i soldi.

Iniziai a piangere fiumi di lacrime. A momenti potrebbe nascere direttamente un lago in questo vicolo.
Mormorai qualcosa, anche se non so se si sia sentito.

Stre: «Grazie mille davvero»

Dopotutto anche lui aveva un cuore. Tutti ne hanno uno, solo che alcuni lo nascondono meglio. Tutti pensano al bene di tutti in una piccola parte del loro cuore, che si ingrandisce sempre di più in base alla persona. Anna per esempio, si preoccupa per me anche se ci siamo visti solo alle elementari. E' una persona fantastica!

*Skip time*

E' pomeriggio e sto aprendo discord per parlare con Anna, ma non mi resi conto in quale chiamata fossi entrato.

Anna: «Hey Stre tutto bene?»

Stre: «Anna ti prego-»

Stava per venirmi di nuovo a piangere.

An: «...Stre? Stre stai bene?»

Non riuscivo più a parlare. Stavo scoppiando, ma non riesco a capire se di felicità o di tristezza.

Stre: «Anna...»

??: «Hey tutto bene?»

Tutti: «Gia stai bene?»

Non riconobbi nessuna di quelle voci, ma una cosa è certa. Mi zittii, con il microfono ancora acceso.

Anna: «Stre ti prego dimmi se stai bene ti scongiuro»

Anna stava trattenendo un nodo in gola, era chiaro.

Mutai il microfono.

Lo riattivai.

Lo mutai.

Lo attivai.

Lo mutai.

Anna: «Stre!»

Anna non seppe trattenere il suo istinto e iniziò a piangere.

Anna: «STRE PERFAVORE PARLAMI ANDIAMO IN UN'ALTRA STANZA DIMMI COSA E' SUCCESSO»

??: «Anna cosa sta succedendo? Quello è l'amico di cui parli?»

Anna rispose di si e mi intimò di parlare in un'altra stanza e così feci.

Cico's pov

Alex: «Chi era?»

Stefano: «Anna sta bene?»

Mario: «Quello "stre" stava bene? Non sembrava...»

Lyon: «Ragazzi vado da Anna ok?»

Giorgio: «Ok...»

Alex: «Cico perchè così silenzioso?»

Quello...quello era il ragazzino che io picchiavo, che io torturavo. Avevo riconosciuto la sua voce perchè è molto particolare...quindi si sente così quando non lo picchio? Ma parlando di altro...Anna era preoccupatissima. Si è messa pure a piangere. Anna è la mia migliore amica non posso vederla in questo stato...ma a ridurla sono stato io, ferendo Stre.
Sentii delle urla, era Anna che si sentiva dal microfono di Lyon. Stava veramente così male per un amico? Non voglio nemmeno immaginare Stre allora. Quindi nella vanilla era lui, quello che mi ha dato così tanta ossidiana. Non riesco a capire più nulla...non so cosa provi se rabbia o tristezza, se rimorso o soddisfazione, se sono amareggiato, deluso, sconfitto, non so nulla. In effetti potevo arrivarci, Stre era il diminutivo di Strecatto. Potevo intuirlo gia dalla prima volta che lo conobbi.
Non risposi a Giorgio e chiusi tutte le pagine che erano aperte sul mio computer. Mi misi a pensare, cosa insolita da parte mia.
Quello era veramente lui? Era veramente quel ragazzino? Poi perchè mutava e smutava il microfono in continuazione? E' davvero strano...
Iniziai a ripensare al ragazzo, appoggiato al muro del vicolo, con la testa bassa e i suoi capelli magenta nascosti da un cappuccio rigorosamente nero, come tralaltro tutti i suoi vestiti. Sinceramente non so cosa pensare.
Mi squillò il cellulare, di sicuro sarà uno dei miei amici. Li ho lasciati senza dire niente...
Accettai la chiamata.

Cico: «Pronto-»

Lyon: «Cico stai bene? Perchè te ne sei andato? Stai male?»

Cico: «No tranquillo»

Lyon: «Cosa è successo?»

Cico: «Niente»

Lyon: «Cico dimmi la verità, stai parlando a vuoto»

Mi zittii. Aveva ragione, avevo la testa completamente dispersa tra i miei pensieri. Volevo sapere di più su quel ragazzino. Non ci ho mai parlato seriamente tranne per la prima volta che lo conobbi. Gli chiesi solo il nome però.

Lyon: «Vuoi sapere di Stre?»

Cico: «Si»

Lyon: «Ecco...Anna mi ha raccontato che lei e quel ragazzo erano assieme alle elementari, infatti anche lui ha 18 anni. Mi ha detto che Stre viene picchiato da circa una settimana da un ragazzo, ma neanche Stre sa chi. Non sa ne nome ne cognome, nulla di nulla. Ann mi aveva accennato anche un'altra cosa anche se non me lo ha detto direttamente qualche giorno fa...Stre un giorno è ritornato peggio del solito. Del tipo sporco di sangue ovunque. Non so nient'altro...»

Tutto quello lo avevo fatto io. Io lo stavo facendo soffrire, io lo avevo fatto sanguinare, io lo stavo distruggendo. Non posso dirlo a Lyon...non posso. Riuscii a prendere coraggio e fargli un'altra domanda.

Cico: «Ora Anna che sta facendo?»

Lyon: «Sta parlando con Stre su Discord»

Cico: «Ok grazie»

Gli chiusi la chiamata in faccia e mi rimisi a pensare. Mi sento in colpa? Credo solo per Anna...non volevo ne risentisse anche lei. Per Stre invece? D'altronde io ho sempre provato piacere a picchiarlo, a sentirlo piangere.
Mi resi conto di quello che stessi pensando. Ero veramente così impacciato? Ero veramente così orribile? Evidentemente si...ma non ci posso fare niente.
Scrissi un messaggio a Lyon e gli dissi che non volevo registrare, non me la sentivo. Avevo la testa fra le nuvole.

Stre's pov

Anna: «Stre...perfavore dimmi cosa è successo»

Anna si era calmata. Le avevo spiegato a grandi linee l'accaduto di stamattina. Per tutta la giornata non ho fatto altro che pensare il motivo di quell'azione. Gli avrò fatto pietà? Forse...

Strecatto: «Quel ragazzo...non so perchè ma...oggi gli avevo portato di nuovo i soldi...a-anche se erano pochi, ed e-ecco...non ha fatto niente»

Anna: «I-in che senso niente?»

Pazzi per amore ~ strecico ❤️💜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora