capitolo3 ambra

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"ma che cazzo non voglio perdere il treno ti sbrighi"
ero in camera e cercavo di fare la valigia il più veloce possibile, stavamo partendo insieme a gli altri per una settimana al mare, non sapevamo dove dormire o con che soldi mangiare ma eravamo felici come pochi;
Etto era passato da me la sera prima e avevamo fatto un po' tardi tra thc e sesso, poi si era fermato a dormire da me e la mattina scoprii che lui aveva già preparato la "valigia"(3 magliette in croce spinte dentro una borsa di calcio stravecchia) ed io dovevo ancora trovarla la valigia.
"tanto lo perdiamo"
"puoi stare zitto un secondo che faccio mente locale"
mi muovevo con lo spazzolino da denti in bocca e i capelli bagnati, con le calze e i pantaloncini e basta addosso, in cerca di una maglietta da mettere addosso e i preservativi da mettere in "valigia"
Etto continuava a fumare e guardarmi con un mezzo sorriso, sapeva che se avrebbe continuato a parlarmi sarei schizzata di testa e si limitava a guardarmi in panico.

"sono arrivate le principesse" disse Andre a presa per il culo quando videro me e Etto alla stazione,
mi limitai a fare il dito medio ed una risatina, poi presi una sigaretta dal pacchetto, tirai fuori le dita dalla felpa e cominciai a fumare.
in treno mi ritenni furba ad aver preso la felpa, faceva un freddo assurdo e per tutto il viaggio continuai a ridere in cabina con gli altri, con degli occhiali da sole imbarazzanti per coprire le occhiaie.
"io non sento seghe entro nella prima casa vuota che trovo" affermó Etto spaventosamente serio. finimmo per occupare la casa di una vecchia amica di Andre che li prestó le chiavi per un po' dopo esserselo scopato, come in segno di gratitudine.

era troppo buio per vedere qualcosa, non ricordavo cosa fosse successo la sera prima, avevo solo un vago ricordo delle luci della discoteca e di tante canne. non avevo saliva, volevo solo arrivare all'acqua. non riuscivo a capire in che stanza fossi e finii per accendere la luce della prima camera in cui arrivai
"porca troia spegnete la cazzo di luce" era Etto
andai verso di lui che si rese conto fossi io e mi tiró sul letto per i fianchi, si avvicinó all'incavo del mio collo e ci soffió leggermente, poi sentendo la mia reazione ci sorrise dentro e appoggió le sue labbra umide contro la mia pelle
"acqua"
mi versó un po' d'acqua dal rubinetto in bagno e bevvi tutto d'un sorso.
li sorrisi e mi misi a cavalcioni su di lui. iniziai fare dei cerchi col bacino e continuare a succhiarli il lobo dell orecchio, lui si tiró fuori dai boxer e si infiló dentro di me, inizió a spingere i miei fianchi verso di se e io gemetti ad ogni spinta, con la bocca mi succhiava i capezzoli e mi guardava negli occhi, aveva gli occhi completamente rossi, e sta cosa mi faceva un sesso assurdo, continuó a spingere i miei fianchi intorno a lui ed io continuavo a strusciarmi. stava per arrivare al culmine, lo tolse da dentro di me
"inginocchiati"
non dissi nulla e mi misi davanti a lui sul letto, lo presi in bocca e sentii il suo liquido salato in gola, ingoiaii cercando di non pensarci e lui si buttó sul letto, io feci per andarmene ma lui mi tiró verso di se prendendomi i fianchi;
non disse nulla ma mi fece stendere su di lui e si accese una sigaretta, fece un po' di tiri e me la passó, appoggió la sua mano sulla mia testa e poi la fece scendere sulla schiena, io continuai a fumare fino al filtro e poi spensi il mozzicone al muro e lo gettai sul pavimento.
penso che ormai tutti i nostri amici sospettassero qualcosa tra me e Etto, diciamo che eravamo amici con benefici e mi andava più che bene, io mi facevo i cazzi miei e lui i suoi, a volte (ultimamente molto molto spesso) ci trovavamo per scopare

erano le quattro del pomeriggio della seconda giornata di vacanza e, come da copione io ed Etto ci svegliammo per ultimi e andammo verso il tavolo della cucina dove erano radunati i nostri amici e la nuova conquista di Andre, una bionda strafiga e formosa
"Etto scopatela più piano dalle 3 alle 4:30 di stanotte ho sentito solo la testiera del letto sbattere contro il muro"
"ha ragione Andre pensavo di stare in un porno cazzo" puntualizzó Simo
io arrossii involontariamente ed Etto lanció un occhiata di intesa agli amici, mi misi seduta e lui si appoggió con la mano allo schienale della mia sedia, cazzo era bello, gli occhi verdi contornati dalle ciglia lunghe li donavano una bellezza enigmatica, il pircing al sopracciglio donava espressione ad ogni sua smorfia e le labbra carnose suggerivano un sorriso da bastardo al lato della bocca
"pensavi che non ce ne fossimo accorti" Giu mi scosse dai pensieri tirandomi una leggera gomitata d'intesa, a quel punto feci una risatina e puntualizzai il fatto che era solo divertimento
"a giudicare dai tuoi gemiti vi divertite parecchio" Andre rise e guardó Etto anche lui divertito,
Andre era il solito bastardo che non si lega a nessuna, divertente, affascinante e veramente bello, capivo cosa le donne trovassero in lui, aveva gli occhi color ambra, di un taglio particolare e il suo modo di fare sortiva l'effetto desiderato sulle donne
infine c'erano Simo e Giu, si diceva che scopassero un tempo, lei non mi ha mai confessato nulla su di lui e lui neanche, ero certa che ci fosse stato qualcosa ma da tempo ormai simo aveva intrapreso lo stile di vita di Andre e diciamo che Giu aveva fatto lo stesso

"tu cosa ti metti sta sera?"
"pensavo di rubarti qualcosa e magari anche i trucchi" Giu tra noi era la ragazza più "normale", la sua famiglia non faceva schifo come le nostre e per questo poteva titenersi fortunata
"si te lo concedo..ma quindi tu e Etto scopate?"
"a quanto pare" non mi andava di parlarne ma era la mia migliore amica
"da quanto?"
"circa da marzo"
"cazzo e non me ne hai mai parlato"
scossi la testa e toccai il lenzuolo del letto su cui ero distesa per cercare il pacchetto
"lui riesce a starti accanto nonostante tutto?"
bingo, il pacchetto di sigarette, aprii la scatoletta ne prelevai una la portai alla bocca e la accesi, inspirai una nuvola di fumo e la buttai fuori poi deglutii a vuoto
"non stiamo insime Giu stiamo solo scopando, non voglio e non vorró neanche in futuro una relazione con lui" esordii più a me stessa che a lei. troncai la conversazione continuando a parlare del vestito che avrei dovuto mettere la sera stessa e dopo pochi minuti la serratura schioccó e Andre seguito da Simo e Etto entrarono in casa, andai verso di loro ma mi concentrai solo su Etto, si era buttato sul divano aveva le spalle arrossate le labbra secche dal sole e i capelli umidi, odorava di erba e salsedine, con gli occhi puntati su di lui ammiravo la sua bellezza mentre stavo appoggiata sullo stipite della porta
"ti giuro la scopata migliore della mia vita, si è fatta fare di tutto, poi come me l'ha succhiato"
Andre continuó a spiegare i dettagli della scopata con la biondina della notte prima mentre Etto e Simo lo ascolatvano come stesse raccontando la bibbia, Etto aveva il suo solito sguardo da stronzo che dopo aver esaminato la stanza poggió su di me e improvvisamente si trasformó in uno sguardo malizioso, a mia volta ricambia lo sguardo e mi passai la lingua sui denti, lui squadró il mio corpo coperto solo da una maglia e si passó il pollice sul labbro inferiore pensando a chissà cosa.
stavolta non lo volevo accontentare, mi girai e andai verso la camera dove Giù si stava provando qualche vestito che le copriva a malapena il sedere, ma appena stavo per tirare la maniglia mi sentii voltare, i suoi occhi si aggrovigliarono ai miei e mi sbattè contro la porta del bagno, io lo guardai dal basso e avvicinandomi al suo orecchio sussurai che non era il momento
"che ne dici se ti fotto qui e ora invece"
mi passó la lingua sul lobo ed io continuando a fissarlo negli occhi mi strusciai spudoratamente a lui e mi spostai per poi entrare nella camera di Giù.

pensavo non fumassi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora