capitolo7 Ettore

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Ero sul suo divano accanto a lei, volevo fotterla e avrei dovuto farlo oppure amdarmene perchè averla accanto a me non mi aiutava
"chicca ci inviti a dormire almeno ci assicuriamo che tu e Andre non facciate nulla" Giu mi riportó alla realtà e ció che sentii non mi piacque affatto, non potevo tirarmi indietro ma non volevo dormire da Ambra
"e chiedi pure certo" ovviamente Ambra accettò, sembrava che non volesse stare mai da sola, non voleva mai affrontare la realtà e stare sempre con qualcuno tenendo la mente occupata la aiutava.
Andre mi lanció un'occhiata complice e cosciente del fatto che io non volessi restare lì ma io non dissi nulla

mi passarono l'ennesima canna della notte, stavano parlando di quanto fosse scopabile una delle tante ragazze di scuola e Giu fulminava in continuazione Simo con lo sguardo, Ambra rideva della situazione, arricciava il naso perfetto creando espressioni buffe, avrei voluto baciarglielo
"Etto te che te la sei scopata dicci com è"Andre fece scivolare gli occhi verso di me e mi fece un occhiolino d'intesa, parlava di una ragazza qualunque, io abbozzai un sorriso enigmatico e a mia volta risposi ad Andre con un occhiolino che tutti notarono, anche Ambra

"bene io vado" Andre fece scivolare un'occhiata truce su Simo
"anche noi" quei bastardi volevano far parlare me e Am
il salotto si svuotó mentre Ambra decise di restare quando poteva benissimo andare anche lei.
mi tastai le tasche dei pantaloni in cerca del pacchetto di sigarette, poi ne presi una e me la portai alla bocca, mi resi conto di non avere l'accendino ma Ambra allungó il braccio verso di me e me la accese, poi ne prese una anche lei e fece lo stesso.
I suoi occhi grigiastri erano posati su di me, mi guardava tutto, mi stava spogliando con gli occhi e la cosa non mi dispiacque affatto, le fissai spudoratamente i seni ma lei non arrossì come di solito facevano le studentesse inesperte che mi salutavano nei corridoi, anche questo amavo di lei, ostentava sicurezza e aveva una gran faccia tosta, come me del resto
"continui a fissarmi ragazzina?" domandai burbero
"sei proprio uno stronzo" mi rispose lei sorridendo al contrario
"se fossi uno stronzo non starei qui a fumare con una ragazzina del cazzo senza scoparla o spiccicare parola non trovi?"
la irritai ma decise di restare, le mancavo e lo sapevo bene ma decisi di non sfiorarla almeno per il momento
"sei stato con altre donne?"
la domanda mi lasció senza parole, fui bravo a nasconderlo e abbozzai un sorriso malizioso fissandole quegli occhi dove potevo perfino vedere il mio riflesso, su di lei diventavo la parte peggiore di me, non controllavo i miei impulsi e non contenevo la rabbia che mi provocava, smisi di fissare il mio riflesso sulle sue iridi e piombai di nuovo nella realtà
"cosa te ne importa"
"volevo solo parlare sembra che ti piaccia tanto farlo" mi provocó
"non con una ragazzina come te" aspirai l'ultimo tiro della mia amata sigaretta e schiacciai il mozzicone sul posacenere
"allora che ci fai ancora qui sul divano se non vuoi parlarmi"
"dove dovrei dormire? tu sei in camera con Andre e so benissimo che hai due letti ma non ho intenzione di dormire con te mentre nell'altra stanza ci sono Giu e Simo" volevo che se ne andasse altrimenti le avrei chiuso la bocca a modo mio
Ambra si alzó e andó verso la cucina, le fissai spudoratamente quel culetto alto e sodo coperto dai suoi pantaloncini e voltandosi con un bicchiere d'acqua lei se ne accorse, proseguì verso la mia direzione e posó il bicchiere sul tavolo, poi venne verso il divano e si mise a cavalcioni su di me
"mi stai provocando ragazzina" le sussurrai all'orecchio e poi presi il lobo tra le labbra succhiandolo leggermente, la sentii sospirare e il suo cuore inizió a battere velocemente, appoggiai i suoi seni sul mio torace e sentii i capezzoli turgidi sotto il tessuto della maglia che sfilai in fretta, come fossi affamato di lei, di Ambra quella ragazzina che mi stava mandando fuori di me;
le appoggiai alcuni baci umidi sul collo e scesi proprio verso i capezzoli, poi ne presi uno con due dita e la sentii gemere così iniziai a succhiarlo lentamente e passai la lingua attorno all'aureola, i suoi fianchi spingevano verso di me e io ricominciai a baciarla, in modo passionale e frenetico come fosse la mia fonte di vita e lei ricambió il bacio strusciandosi contro di me sotto l'effetto che le sortivo, io solo allora capii che gliela stavo dando vinta.
la scansai da me e andai verso la cucina senza proferire parola, bevvi anche io come aveva fatto lei poco prima mentre mi fissava sconvolta dal divano
"ma che cazzo ti prende si puó sapere"
non volevo perdere la pazienza così ignorai le sue parole e feci per andare verso il bagno ma Ambra ancora mezza nuda mi sbarró la strada
"cosa cazzo ti prende" ripetè scandendo più chiaramente le parole e riducendo gli occhi a due lame taglienti
ero stanco di lei e le presi il mento con la mano costringendola a guardarmi
"senti ragazzina del cazzo se hai voglia di scopare perchè ormai non riesci a stare senza di lui per più di due giorni non sono cazzi miei" indicai verso il mio triangolo pelvico e le lasciai il mento brutalmente
"non mi sembra che tu abbia meno voglia di me"
guardó verso il basso la mia erezione e si inginocchió davanti a continuando a fissarmi con un sorriso carico di rabbia ed eccitazione, l'idea di riempirle la bocca non mi dispiacque affatto e tornai a guardarla mentre mi abbassó i pantaloncini insieme all' elastico dei boxer e inizió a leccarmi per poi prendermi in bocca quasi completamente;
le appoggiai una mano tra i capelli e spinsi la sua testa contro i miei fianchi attento a non gemere mai, dopo un tempo inprecisato le venni in bocca e lei risalì sul mio corpo pulendosi con il pollice le labbra carnose a forma di cuore, fece ricadere i pantaloncini ai suoi piedi e rimase totalmente nuda per poi inizare a strofinarsi sulla mia erezione, mi ero rotto le palle di fare il ragazzo per bene; la baciai con passione e andammo verso il tavolo, la piegai sotto di me e glielo spinsi dentro senza alcuna delicatezza, inizió a genere mentre ad ogni spinta si modellava attorno a me, le piantai una pacca sul culo e lei gemette di piacere e sorpresa, continuai a fotterla lasciandole baci umidi sulla schiena, Ambra sembrava stremata da me ma si giró sul tavolo aprendo le gambe e assecondando le mie spinte con il bacino,le succhiai i capezzoli turgidi adesso rivolti verso di me e continuai a scoparla senza pietà, lei tremó sotto di me e contrasse ogni muscolo, mi trattenne dentro di se e sbarró gli occhi, non le detti il tempo di riprendersi dal suo primo orgasmo che ricominciai a scoparla più forte di prima, con rabbia come se potessi sfogare tutto su di lei, sentii i muscoli tendersi e il piacere che attraversava la spina dorsale, lei mi trattenne dentro di se e io mi abbandonai al piacere che mi percorse tutto il corpo fino ad esplodere dentro di lei, che serró gli occhi e si mosse intorno a me assorbendomi e lasciandomi con spasmi muscolari involontari, mi lasciai cadere sul divano e osservai il mio seme tra le sue gambe, avevo fatto una cazzata

pensavo non fumassi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora