🤍MARCO POV🤍
Devo schiarirmi le idee, prendo la macchina e vado nel mio posto preferito.Le onde del mare e la solitudine di quel posto mi mettono tranquillità.
Asia ha sbagliato lo so ma non riesco a stare senza di lei.
Mi manca tutto, dalla sua voce alle sue mani, i suoi occhi, tutto.Sento qualcuno avvicinarsi
"E chi è ora?!" penso.
Non si vedeva molto, era quasi buio.Inconfondibile è però il suo odore di vaniglia, simile al mio.
Asia: "Sapevo che eri qui"È in piedi davanti a me senza muoversi, come se aspettasse la mia approvazione.
Marco: "Siediti"Vedo che è intimorita, probabilmente da quello che le potrei dire, ma inizia lei a parlare.
Asia: "Mi dispiace Marco, non so cosa posso fare per rimediare ma ho paura di perderti.
Ho paura perché per me significhi più di qualsiasi altra persona.
Sei tutto ciò a cui penso, tutto ciò di cui ho bisogno"
Marco: "Voglio solo che ti fidi di me, come io mi fido di te"
Asia: "Ma io mi fido di te.
Ho avuto paura che potessi tornare da lei.
So che è stata una relazione lunga la vostra e non si può dimenticare così"
Marco: "Asia, non stavo cercando niente quando ti ho incontrata e non era nei miei piani innamorarmi di qualcuno.
Ma poi ti ho conosciuto e mi sono ritrovato a voler passare più tempo con te, non stavo cercando niente e improvvisamente ho trovato tutto"Il suo visino era segnato dalle lacrime e la prima cosa che ha fatto è stringermi forte.
Asia: "Non voglio perderti"
Marco: "Non accadrà, dobbiamo solo imparare a conoscerci e rispettarci meglio"Prendo il suo viso con le mani, delicatamente e non aspetta un momento per baciarmi.
Mi sono mancate le sue labbra morbide e tenerla stretta a me era l'unica cosa che volevo fare, non in quel momento ma sempre.
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Che dite?Abbiamo capito che Marco non è un tipo di molte parole ma con Asia riesce ad aprirsi.
Vedremo se nei prossimi capitoli Marco e Asia avranno un po' di pace.
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Dalla mia finestra
RomancePotrebbe sembrare una copia dell'omonimo film/libro ma questa è una storia vera, la mia. La storia di due sconosciuti che viaggiano come i binari di un treno: separati ma che non possono vivere l'uno senza l'altro.