Il bambino che è sopravvissuto (2)

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Sali in macchina e percorse in retromarcia il vialetto del numero 4 . Fu all'angolo della strada che notò le prime avvisaglie di qualcosa di strano : un gatto che leggeva una mappa .

" prof che ci faceva lì ?" Chiese Fred
" Non sono io " Disse lei sbuffando

Per un attimo, il signor Dursley non si rese conto di quel me aveva visto ;poi girò di scatto la testa e guardò di nuovo . In effetti c'era un gatto Soriano all'angolo di Privet Drive , ma di mappe nemmeno l'ombra . Ma che diavolo aveva per la testa ? . La luce doveva avergli giocato qualche brutto tiro . Si stropicciò gli occhi è fisso il gatto , che gli ricambio ľ occhiata. Mentre ľ auto girava ľ angolo e percorreva un tratto di strada , il signor Dursley tenne d'occhio il gatto nello specchietto retrovisore. In quel momento il felino stava leggendo il cartello stradale che indicava Privet Drive. No,lo stava guardando ;I gatti non sanno leggere le mappe e neanche i cartelli stradali . Il signor Dursley si riscosse da quei pensieri e allontanò il gatto dalla mente .
Mentre si dirigeva in città, non penso ad altro che al grosso ordine di trapani che sperava di ricevere quel giorno . Ma una volta giunti alla per fare della città, avvenne qualcos' altro che gli fece dimenticare i trapani . Bloccato nel solito ingorgo del mattino , non poté fare a meno di notare che in giro c'erano un sacco di persone vestite in modo strano .
Gente con indosso dei mantelli . Il signor Dursley non sopportava le persone che si vestivano in modo stravagante: bastava vedere come si conciavano certi giovani! Immagino che si trattava di qualche stupidissima nuova moda .

" Che cosa hanno i mantelli che non va ?" Chiese Neville " semplice loro non li usano più da molto tempo " disse Herm

Il signor Dursley sentì un moto di rabbia nel constatare che un paio di loro erano tutt'altro che giovani . Ma che roba !
Poi però pensò che potesse trattarsi di qualche sciocca trovata . Ma certo ! Era gente che faceva una colletta per qualche motivo . Si , doveva essere proprio così. Poi , il traffico riprese a scorrere .
Nel suo ufficio al nono piano , il signor Dursley sedeva sempre con la schiena rivolta alla finestra . Se così non fosse stato , quella mattina avrebbe avuto ancor più difficoltà a concentrarsi sui suoi trapani . Lui non vide i gufi volare a sciami in pieno giorno , ma la gente in strada si . Ciò Nonostante il signor Dursley ebbe il privilegio di una mattinata perfettamente normale . A quel punto decise che ,per stranieri le gambe , avrebbe attraversato la strada per andare a comprarsi una ciambella del fornaio di fronte. Anche queste bisbigliavano tutte eccitate , ma di cassette per raccogliere le offerte non ne vide neanche una . Fu passando loro accanto di ritorno dal fornaio , con un'enorme ciambella in un sacchetto, che colse qualcosa di quello che stavano dicendo . " I Potter , proprio così, è quel che ho sentito ............" " ..........già il figlio Harry ........" . Il signor Dursley si fermò di colpo . Fu invaso dalla paura . Attraverso la strada precipitosamente e raggiunse in tutta tra te il suo ufficio ;afferrò il telefono e aveva quasi finito di fare il numero di casa quando cambio idea .Mise giù il ricevitore . Potter non era poi un nome così insolito. Era certo che esistessero miliardi di persone che si chiamavano Potter e avevano un figlio di nome Harry . E poi , ora che ci pensava , non era neanche tanto sicuro che suo nipote si chiamasse proprio Harry . Del resto non lo aveva neanche mai visto . Avrebbe potuto chiamarsi Harvey o Harold .

" Che schifo di nomi sono " Grido indignata l'intera sala " Harry stai bene ? " chiese Molly avvicinandosi al ragazzo " Si " disse alzando la testa e sorridendole chiudendo gli occhi " Ehm farò finta di crederci " sedendosi .

Non c'era ragione di impensierire la signora Dursley; se la prendeva tanto ogni volta che le si parlava della sorella! E non poteva darle torto : se l'avesse avuta lui ,una sorella così...

" Saresti stato solo fortunato " disse Narcissa sorprendendo tutti .

Quel pomeriggio trovo molto più difficile concentrandosi sui suoi trapini e quando lascio ľ ufficio alle cinque in un punto era talmente assorto che , appena cercata la soglia del palazzo, andò a sbattere dritto dritto contro qualcuno . " Scusi " bofonchio , mentre il poveretto inciampata e per poco non finiva lungo disteso . L'uomo indossava un mantello vola . Non sembrava per niente offeso . Al contrario , un largo sorriso gli illuminò il volto e con una vocina stridula che destò l'attenzione dei passanti disse " Non si scusi , mio caro signore , perché oggi non c'è niente che possa turbarmi ! Si rallegri perché Lei-Sa-chi finalmente se n'è andato ! Anche i babbani come lei dovrebbero festeggiare questo felice ,felicissimo giorno ! " . A quel punto , il vecchietto abbraccio il signor Dursley. Il signor Dursley rimase lì impalato . Si affrettò a raggiungere la macchina e partì alla volta di casa . Non appena ebbe imboccato il viale del numero 4 di Privet Drive, la prima cosa che scorse -e che certo non contribuì a migliorare il suo umore - fu il gatto Soriano che aveva visto la mattina . " Scio "gli gridò il signor Dursley .

TRA passato , presente e futuro ( in corso ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora