1. L'inizio di tutto

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Sono passati diversi mesi da quando eri diventata campionessa di Alola e tutto sommato la tua vita non era male.
Certo, all'inizio avevi storto il naso quando ti era stato detto che saresti dovuta essere h24 alla lega ad aspettare gli sfidanti pronti a prenderti il titolo ma dopo un bel po' di discussioni e favori eri riuscita ad ottenere che saresti stata alla lega tutti i giorni ma solo per un paio d'ore al pomeriggio e gli sfidanti dovevano prenotarsi.
Ovvio anche che non era detto che loro riuscivano sempre a battere i Superquattro anche se si prenotassero, infatti alcune volte era capitato che ti era toccato stare un paio d'ore a girarti i pollici aspettando alla fine nessuno.
Ma anche lì avevi trovato la soluzione portandoti dietro qualcosa da leggere sotto consiglio della piccola Malpi o chiamando dei tuoi amici passando così il tempo.
Era spesso una scocciatura e una perdita di tempo ma meglio due sole ore che tutto il giorno di tutti i giorni così.
A proposito di Malpi, in quel momento ti stavi dirigendo da lei in biblioteca perché le avevi promesso che la saresti andata a salutare appena avessi finito il lavoro alla Lega.
In questi ultimi mesi vi eravate molto avvicinate al punto che la bambina aveva preso a chiamarti zia per qualche strambo motivo ma finché manteneva quel suo enorme sorriso ti stava bene.
La trovavi davvero adorabile, certo era un po' viziata e testarda era dir poco, ma non riuscivi proprio a non volerle bene.
Soprattutto quando appena varcavi la soglia della biblioteca, la bambina ti intercettava subito e ti correva in contro a braccia spalancate e con un enorme sorriso stampato in faccia come in quel momento.
Ti saltò addosso urlando il tuo nome, incurante di essere comunque in una biblioteca e di poter dare fastidio.
Fortuna volle che a quell'ora non c'era nessuno, tutti a godersi la spiaggia a quanto pare.

- Zia [Y/N]! Sei venuta a trovarmi?!

- Ma certo piccola, te lo avevo promesso no? - dicevi stringendola un'ultima volta prima che saltasse via dalle tue braccia.
Non era mai riuscita a stare ferma in fondo.

- Che bello che bello - canticchiò saltellando - È da tanto che non mi venivi a trovare sai? Mi sono sentita triste - rivelò mogia la bambina, cambiando repentinamente umore come solo un bambino poteva fare.
Tu allora ti inginocchiasti subito, stando alla sua altezza così da prenderle il viso dolcemente tra le mani.

- Lo so e mi dispiace davvero tanto. Ho avuto tanto da fare e non ho pensato di ritagliarmi un po di tempo per te - avevi mormorato sentendoti veramente in colpa, ma prima che la bambina potesse ribattere tu stavi continuando - Ecco perché oggi ho finito prima alla Lega così possiamo stare tutto il giorno insieme, vuoi?

Non ti ci volle molto per capire che la bambina adorava la tua idea, anche se non sapevi se fu perché le si illuminarono gli occhi, le rispuntò il suo enorme sorriso o perché ti saltò nuovamente addosso felice come una pasqua ma comunque alla fine avevate preso ed eravate uscite spassandovela tutto il pomeriggio tra gelati, bancarelle e lunghe passeggiate.
Ma come tutte le cose anche quelle belle finiscono e presto si era fatta sera e stavate morendo di fame, oltre ai tuoi piedi che ti stavano uccidendo.
Mentre stavate pensando a dove andare a cenare, tu osservavi il cielo pieno di nuvoloni scuri e notavi solo in quel momento che eravate molto vicine alla città di Po e allora Malpi tutta eccitata aveva detto che dovevate assolutamente andare a mangiare dallo zio perché era sicura che ne sarebbe stato felice.
Tu ne dubitavi fortemente, conoscendo l'uomo.
Già era tanto se avesse avuto voglia di aprire la porta, ma addirittura immaginare l'uomo che vi avrebbe accolto caldamente ed avreste mangiato tutti assieme felici e spensierati ti fece venire un brivido poco piacevole lungo tutta la spina dorsale.
Ti rendevi conto di non voler sapere come sarebbe andata realmente ma non riuscivi ad opporti a Malpi che ti diceva di seguirla e al tuo stomaco che chiedeva fortemente del cibo. Alla fine, vi eravate ritrovate presto davanti le porte della Centrale di polizia di Po e tu osservavi impotente la bambina torturare quella povera porta in attesa che il Kahuna aprisse. Intanto tu osservavi il cielo ringraziando mentalmente Tapu Bulu di non star facendo piovere in quel momento.

Unexpected Love (Augusto x femReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora