II. SENSEI (PARTE 2)

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RYOKO: "Ok

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RYOKO: "Ok... sono pronta..."

Mi "agghindai" di tutto punto per la mia seconda "sessione" con Mori, nel silenzio del suo appartamento da studente.

MORI: "Lei è d-davvero stupenda... un vero sogno!!"
RYOKO: "..."

Non so se tale complimento possa essere definito sincero, ma era imbarazzato nel vedermi in mutandine.

RYOKO: "Senti, non esagerare! Te lo chiedo per cortesia! Vuoi farmi il solletico? Ok, ci sto ed ho accettato... ma fammelo leggero!"
MORI: "C-Certo sensei!! Ma... prego!! Si metta pure sul letto e come vuole lei!"

Sospirai.
Almeno, il suo è un lettone bello comodo.

RYOKO: "Umph! Ricordati ciò che ti ho detto! Non

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RYOKO: "Umph! Ricordati ciò che ti ho detto! Non... ESAGERARE!"
MORI: "S-Si!! Si fidi di me, s-sensei!!"

Volle darmi atto della parola data con un inizio abbastanza "soft": Si inginocchiò al lato del letto, facendo modo di avere piena visuale della zona tra ascella e seno.

Con un dito, partì proprio da sotto al braccio per scendere fino al fianco, delicatamente.
Punzecchiò anche di sfuggita il seno.

RYOKO: "Uhnn..."

D'istinto, distesi le braccia e mi poggiai su di esse con la testa, per nascondere la mia espressione di sofferenza al suo sguardo.

Il tutto, mentre continuava con il solletico su tutto il lato sinistro, ma sempre usando un tocco leggerissimo.

RYOKO: "Mmmmmh... oooh..."
MORI: "Sensei... se vuole, rida pure eh!"

No.
Giammai.
Non mi arrenderò al tuo tormento, fosse l'ultima cosa che faccio; so di poterci anche riuscire, seppur consapevole che l'atroce sensazione di tormento non finirà subito.

Soprattutto nel momento in cui decise di sedersi sul letto, in modo da poter utilizzare entrambe le mani sia sul mio fianco destro che sinistro, facendo danzare tutte le dita a fior di pelle.

Mi inarcai all'indietro, stringendo con i pugni le lenzuola e sbattendo anche con stizza i piedi sul materasso.

Non... ce la faccio.
È tremendo, davvero.
Una tortura sottile quanto inesorabile.

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