Capitolo 8

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Kira si risvegliò con un sacco in testa, le mani legate dietro la schiena e un coltello puntato alla gola.

- se non urli non ti ammazzo-
Disse lo sconosciuto prima di strappare violentemente il sacco dalla testa della ragazza.

Quando finalmente riuscí a riaprire gli occhi venne accettata da una luce.

Nella stanza c'erano cinque persone: un ragazzo dai capelli neri e con delle ustioni, era appoggiato alla parete, una ragazza dai capelli biondi stava giocando con un coltello, un tizio con una maschera mischiava la carte di uno strano mazzo, una nube nera puliva i bicchieri del bar e uno sconosciuto le puntava un pugnale alla gola.

Kira non sapeva cosa provare, da una parte si sentiva come un animale in gabbia dall'altra sentiva che quel posto le era familiare in qualche modo.

- perché mi avete rapita ?- chiese la ragazza con voce inaspettatamente ferma.

Di risposta ottenne solo una risata.

- che cosa volete da me?-

- da te dici?... Da te non vogliamo nulla, vogliamo che arrivino gli Hero e quale modo migliore di farli arrivare se non una povera ragazza rapita?- disse con tono sarcastico.

- capiranno che è una trappola-

- io non credo, salvarti non sarà per dovere ma sarà soltanto un modo per accrescere la loro fama.-

- almeno posso vederti in faccia, se devo parlare con qualcuno preferisco farlo guardandolo negli occhi.-

- questa ragazza mi piace- disse il tizio bruciato.

Il villan le tolse il coltello dalla gala e si mise davanti a lei esclamando un sarcastico - sei felice adesso?-

- no sarei più felice a casa mia ma mi accontento.- rispose le ragazza beffarda.

Vedeva gli occhi rosso sangue del ragazza squadrarla.

- cosa pensi degli hero Kira-chan?
Domandò la ragazza con il coltello.

Sul momento Kira non pensò a come loro sapevano il suo nome, era troppo occupata a cercare un modo per scappare.

- Gli hero salvano delle vite ogni giorno rischiando anche la propria vita, per questo lì trovo molto coraggiosi, o almeno è questo che direbbe la società.-

- la società dici... E tu cosa diresti?- chiese il ragazzo dai capelli azzurri.

- io? Io non penso nulla riguardo a loro. Io non ho la possibilità di formulare un pensiero mio dato che il governo si è occupato di istruirmi.-

- io vado- disse il ragazzo abbrustolito.

- anche io - aggiunse il tipo con la maschera.

- a domani Shigaraki-san- annunciò la ragazza bionda.

Nel bar abbandonato rimanevano solo Kira, Shigaraki e Kurogiri.

Con un movimento veloce Shigaraki slegò la ragazza e la mise sul divano.

- Kurogiri lasciaci soli.-

Disse prima di porre una strana domanda.

- Kira, mi hai chiesto cosa volessi da te e io ti ho risposto niente...-

- guarda che me lo ricordo, non ho ancora l'alzaimer.-rispose lei seccata.

- vorrei modificare la mia risposta, vorrei che tu mi raccontassi la tua storia.-
Prosegui il ragazzo imperturbabile.

Spazio persona 
Stranamente ho aggiornato senza far passare mesi. Sono abbastanza soddisfatta di questo capitolo, ma come credo si sia capito non sono brava nei dialoghi, quindi se avete consigli scrivetemi pure.

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