Capitolo 22

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I due si risvegliarono a causa del sole  che aveva ormai iniziato a sorgere.

Kira probabilmente durante la notte si era accoccolata a Shigaraki e ora nonostante fosse sveglia non dava il minimo cenno di voler alzarsi.

- Se ti alzi possiamo andare a fare colazione- le disse lui sussurrando.

-non mi va, e poi dubito che ti dispiaccia questa posizione-
Sussurró lei di rimando.

Il ragazzo cercando di non farsi notare arrossì leggermente capendo il doppio senso.

- sei una pervertita- esclamò.

- una pervertita che però ti piace-

-hai ragione-

Il silenzio invase la stanza.

Kira pensava di aver sentito male, non poteva averlo detto davvero.

Non che le dispiacesse, ma non era pronta.

-... Dimentica quello che ho detto-

- ... No ... Non vogl-l-io, ... Anche-e tu-u mi piaci... Siamo così simili eppure così diversi, siamo così vicini eppure così lontani.

Non lasciandole quasi il tempo di finire la frase Shigaraki la baciò, un bacio fatto di lingue, denti e saliva.

Un vero primo bacio, non uno sfioramento di labbra.

Quando si staccarono per riprendere fiato, sui volti di entrambi comparve uno splendido sorriso.

-vado a fare il caffè

- io ti aspetto qui

-cone sei pigra

-umm

Borbottò lei dopo essersi rimessa sotto le coperte.

Tre mesi dopo

Kira e Shigaraki avevano appena festeggiato il loro anniversario, la LOV continuava ad operare e gli Hero ero costantemente sotto attacco, ma nonostante resistessero, grazie alla storia di Dabi l'opinione pubblica li stava facendo sprofondare.

Era un normalissimo fine giornata per Shigaraki, fin quando non ricevette una chiamata da Kurogiri.

- Signore venga qui subito

- che cosa è successo, giuro che se mi hai chiamato perché Dabi è finito in prigione ti riduco in polvere.

In quel momento il ragazzo voleva solo bere una birra ad un pub e poi tornare dalla sua ragazza e magari gustarsi una bella serata in sua compagnia.

Ma tutti i suoi piani andarono in frantumi non appena Kurogiri disse- è urgente signore, riguarda Kira-

Shigaraki corse per arrivare al bar, ma non era pronto per quello che gli si parò davanti.

Un urlo disperato squarciò la notte e il ragazzo pianse, pianse come mai prima d'ora, avevano passato poco tempo insieme, ma quel tempo era stato speciale.





C'era Kira

...


Morta




Sul pavimento.

Aveva le vene tagliate e nella mano destra il coltello sporco di sangue e nella sinistra una lettera.

Una scena orribile che ogni secondo distruggeva il ragazzo.

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