AAA- Cercasi Una Gioia, Anche Usata

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Salve a tutti, questa sera sono in diretta dal mio caldo e comodo lettino, per raccontarvi la tragica storia di come sono riuscita a prendermi il covid nella settimana del mio compleanno.
Ebbene sì, signori e signore, dopo ben tre anni di pandemia in cui ho schivato ogni singolo batterio, ogni starnuto sputacchioso degli amabili marmocchi che accudisco quotidianamente, ecco che è giunto il mio momento.
Per uno strano scherzo del destino, pare che il "mio momento" dovesse giungere ad una settimana esatta dal mio 26esimo compleanno, giusto per impedirmi di fare qualsiasi cosa avessi in mente.
Eppure avevo passato giorni a chiedermi se avessi voglia di festeggiare, o per lo meno di uscire, avevo perfino inviato dei messaggi ai miei amici, giusto per tastare il terreno e capire se ci sarebbero stati. Me ne sono pentita circa 30 secondi dopo averli inviati.
Faccio sempre così, sono bravissima a fare dei piani spettacolari, a programmare tutto e a immaginare quanto mi divertirò, ma ci sono davvero poche occasioni in cui, quando arriva il momento, ho davvero voglia di fare quello che avevo programmato!
Di solito non dipende tanto da "cosa" ma da "con chi". Non fraintendetemi, mi piacciono i miei amici, ma per far fronte alla mia pigrizia ci vuole davvero qualcosa di estremamente potente, e gli unici in possesso di una tale potenza sono: il mio ragazzo, la mia migliore amica e mia sorella.
I nostri problemi?
Numero 1:
Il mio ragazzo è un gran pantofolaio, devo essere io a convincerlo a uscire di casa. Pensate che fino a qualche anno fa era convinto di odiare i viaggi! Andiamo ragazzi, chi mai può dichiarare di odiare i viaggi?! Io odio uscire di casa ma se mi dici "prendiamo l'aereo", mi sveglierò alle 3 del mattino e partirò senza nemmeno chiedere per dove.
Numero 2:
La mia migliore amica può sembrare una persona normale all'inizio, ma insieme diventiamo un agglomerato di gelato sciolto, Nutella e patatine. Siamo perfettamente in grado di passare un intero pomeriggio sul divano a parlare del niente più assoluto mentre ci facciamo i grattini, e la cosa assurda è che non stiamo mai zitte!
Numero 3:
Mia sorella, invece, alterna momenti di fastidiosissima iperattività a giornate intere di Netflix, guardando tutto ciò che può essere riconducibile a un thriller/crime o roba simile, basta che ci sia almeno uno psicopatico interessante. Questo, almeno, prima che arrivasse il nostro piccolo angelo (suo figlio, mio nipote). Ormai tutta la sua vita gira attorno a uno scricciolo di otto chili scarsi, che è in grado di far ridere tutta la famiglia semplicemente con un versetto.
Forse tutte le nostre vite girano attorno a lui adesso, in realtà, e credo sia giusto così.
Dicevo? Compleanno, covid, pigrizia!
Già, in qualche modo, anche se solo raramente, riusciamo a motivarci vicendevolmente. È un po' come la matematica: meno x meno = più.
Pigro x pigro = beh, "attivo" forse è un parolone, ma possiamo lavorarci.
Sarò onesta, non sempre ci spingiamo fino ad uscire di casa.
Per l'amor del cielo, rabbrividisco solo all'idea. Tutte quelle... Persone.
No, meglio di no.
Solitamente ci buttiamo su una carrellata di giochi in scatola, o facciamo dei dolci... O meglio, io faccio dei dolci, loro li mangiano e al massimo portano del vino.
A volte ci capita perfino di andare a passeggiare nel parco! Se non è pura trasgressione questa, ditemi voi cosa lo è!
Ma veniamo al dunque... Credo che la parola che racchiude un po' il senso di questa pagina di The Weirdo's Diary sia: TEMPISMO.
Il tempismo perfetto, quello che ti fa pensare che sei stata proprio fortunata e che dopotutto potrebbe esserci qualcuno che ti guarda da lassù.
Peccato che in questo caso sia l'esatto contrario.
Questa volta non c'è nessuno lassù, anzi, probabilmente c'è qualcuno laggiù...
Saranno i pesci che ho ucciso per sbaglio mettendoli in un acquario che aveva decisamente qualcosa che non andava? Saranno tutte le zanzare che ho brutalmente assassinato in estate e che non sono mai potute tornare dalle loro famiglie?
Non lo sapremo mai.
Forse è solo il karma che mi punisce per quella volta in terza liceo in cui copiai le risposte della verifica di scienze, o per tutte quelle volte in cui mi scrivevo le formule di matematica sulla calcolatrice...
No, dev'essere per scienze, nemmeno il karma ti punirebbe per matematica.
In ogni caso, pare che passerò il mio compleanno in isolamento forzato, manco fossi Hannibal Lecter.
Tranquilli, non sento i sapori, non ho nessuna voglia di fegato e Chianti.
E dopo questo sproloquio che probabilmente nessuno leggerà, credo che andrò a dormire.
Ma in caso qualcuno lo leggesse, vi prego di aiutarmi a capire...
È per i pesci, per le zanzare o per le verifica di scienze?

Ps: si chiama ironia, non mi sto seriamente lamentando. Credo che i problemi veri siano altri, quindi facciamoci una risata finché abbiamo i denti!

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