La tregua

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Sono appena tornato a casa.Tardi come sempre,negli ultimi tempi.
Mia madre mi ha rimproverato pesantemente.
-Ma che ti credi?Questa casa non è un albergo!Sono settimane che fai tardi tutte le sere.Non è certo questo il modo con cui dovresti trattare i tuoi genitori!
Lo sai che c'è di nuovo,puoi ritenere il tuo telefono sequestrato.

Non sono mai stato più contento di una punizione.
Ho bisogno di staccare la spina per un po e questa è l'occasione perfetta.
Sicuramente,la discussione con Giada sarebbe continuata e io non avrei avuto più la forza di risponderla.

Non che prima me la sia cavata egregiamente...
Quando ha iniziato a tempestarmi di domande,non ho potuto fare a meno di sentirmi come quando,la tua "adorata" prof di matematica ti porta un compito a sorpresa e tu non hai studiato un cazzo.
Me ne stavo lì a guardarla,incerto sul da farsi. Troppo incerto sul da farsi.
Non avevo la più pallida idea di come replicare ai suoi quesiti.
Alla fine me ne sono uscito con una serie di balbettii senza senso,che non hanno soddisfatto me,ma soprattutto non hanno soddisfatto lei.
Mi guardava con quel ghigno beffardo,di quando vorresti partire ad insultare una persona ma capisci che ormai già l'hai messa nella merda. Ho letto però nei suoi occhi un po' di pietà. Non mi aspetto di riuscire a mettere apposto le cose,ma ci proverò.
La cosa sicura è che non lo farò adesso.
Ho bisogno di una tregua.

Niente telefono uguale niente distrazioni inutili.
Ormai le mie giornate sono tutte corsa e studio.
Negli ultimi giorni,il mio rendimento scolastico ha subito un'impennata pazzesca. Sono riuscito a prendere 8 al compito di italiano e addirittura 9 all'interrogazione di filosofia.
Tutto questo in soli 2 giorni.
A scuola,sono riuscito anche a chiarire con Salvatore,dopo il mio comportamento maleducato di sabato mattina. Fortunatamente,lui è una delle persone che mi capisce meglio (anche se in verità nessuno mi capisce davvero) così non se le presa più di tanto.

Anche se i cattivi pensieri non mi abbandonano mai,sto passando una settimana abbastanza rilassante.

Finalmente ho finito di studiare. Peccato che la giornata sia davvero uggiosa. Per una volta che ho finito presto di studiare,non posso godermi una bella,lunga e rilassante passeggiata.
Anche se spesso l'unica compagnia che ho è quella di me stesso,trovo queste passeggiate davvero interessanti.
Con la musica tutto migliora,questo ho sempre pensato.

Scartata quindi l'idea di uscire,decido di cercare un film in televisione.
Facendo zapping,non mi colpisce nessuno dei titoli che leggo. Così ne scelgo uno a caso. Dopo poco mi rendo conto che un film da ragazzine. Uno di quelli con un gran bel lieto fine. Cazzata, non esiste il lieto fine.
Guardandolo mi viene da ridere nei momenti delle scene più romantiche.
Il protagonista all'inizio è uno sfigato assurdo,poi ovviamente la ruota inizia a girare e lui trova quella fortuna che non ha mai avuto. Riesce a trovare una ragazza ad entrare al college dei suoi sogni ecc ecc
Cazzata,cazzata,cazzata.
La ruota non gira. La fortuna,la vita non sorridono ti sorridono in faccia,al massimo sputano. Per me è sempre stato così.

Sarò anche pessimista ma è così che la penso. Nessuno ti regala niente,mai.
Tutto ciò che guadagni,nel bene e nel male,è merito tuo. L'unica incongruenza è che spesso,di ciò che spendi (sia per te stesso che per gli altri) non ti ritorna niente .

Mia madre avrebbe voluto ridarmi il telefono ma io non me lo sono ripreso.
Venerdì ho un test d'inglese molto importante. Da un po seguo questo corso pomeridiano. Se riesco a prendere una buona valutazione,mi ammetteranno in una classe più avanzata. Se tutto va bene,questa estate potrei passarla in Inghilterra.
Devo concentrarmi nient'altro...

È venerdì sono le 6 di pomeriggio.
Ho appena finito il colloquio con gli esaminatori.
Posso dire con assoluta certezza che è stato un successo. Sono riuscito ad intrattenere una buona conversazione per 15 minuti. Dai sorrisi dei professori non posso fare a meno di pensare di avercela fatta.

Mi precipito a casa. Mi faccio ridare il telefono da mia madre e subito organizzo un'uscita con i miei amici.
Sono felicissimo ed ho voglia di festeggiare con loro.

Decidiamo di andarci a prendere una birra in qualche pub. Accettano tutti di buon grado (anche perché offrirò io)
Arrivati tutti inizio ad osservare Vincenzo.
Capisco che c'è qualcosa che non va.
-Cosa ti è successo Vincenzo ?hai una faccia che è tutta un programma-gli dico.
-eh... Risponde lui evasivo.
Allora anche gli altri iniziano a domandargli il perché del suo ormai palese malessere.
-a quanto pare ... Vanessa si sente con un altro ragazzo. Sembra che sia meglio di me ... Così mi ha lasciato.
Per tutta una serie di motivi,mi sorprende che sia questo il motivo.Non ho mai pensato che Vincenzo fosse assai legato a Vanessa. Qualcosa mi dice che ciò che gli ha dato più fastidio sia stato l'essere cornificato e preso in giro propio quando meno se l'aspettava.
Vanessa,infatti,non mi ha mai dato l'impressione di essere una tipa capace di sentirsi con più ragazzi. Magari mi sbagliavo,o forse si doveva essere davvero stancata con il rapporto con Vincenzo.

Cerchiamo di rincuorarlo per tutta la serata. Siamo sempre stati bravi a cazzeggiare,così non ci mettiamo molto a mettergli di nuovo il sorriso.
Mentre ormai siamo tutti allegri e spensierati (quasi tutti) mi arriva un messaggio sul telefono.
È giada,in fondo,me l'aspettavo.
-Ciao Marco,mi hai davvero deluso sai.
Non ti sei fatto sentire ne vedere per una settimana. Penso che sia il caso di vederci domani,per parlare un po.Questa situazione sta diventando insostenibile. Vediamoci alle 6 sul lungomare.

La tregua sembra finita.
Prima o poi tutti i nodi vengono al pettine.

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