♡ 2 ♡

159 18 12
                                    

Tornato a casa, Alex si sdraiò sul letto per la fatica della camminata scuola-casa. La distanza tra i due edifici non era così tanta da dover prendere un autobus, ma nemmeno così poca da poterla fare di corsa.
E Alex non sapeva andare in bici.

I suoi genitori erano spesso troppo impegnati con il lavoro, nell'ultimo periodo ce n'era fin troppo da svolgere.
Di professione contavano i petali e facevano m'ama non m'ama per le persone innamorate, che stupidaggine pensava Alex. Studiare così tanto per finire a strappare i petali era così triste per lui, forse perché non era mai stato davvero innamorato. Aveva avuto qualche relazione in passato, ma niente a che fare con delle margherite. Nessuno gli aveva giurato amore eterno, nessuno gli aveva mai donato il prezioso fiore e lui non aveva mai sentito il bisogno di farlo. La persona giusta sarebbe arrivata al momento giusto, si ripeteva sempre, non accorgendosi che la persona giusta era sempre stata accanto a lui.

Giorgio aveva acquisito da sua madre la passione per le coroncine di fiori ed i bouquet, infatti di solito la aiutava con le creazioni che le venivano richieste per lavoro.
Faceva la fioraia e si occupava di un piccolo negozio nella periferia della città, conosciuto solo dagli abitanti dei dintorni. Era molto brava e metteva tutta se stessa nel suo lavoro, sperava che un giorno Giorgio avrebbe preso il suo posto continuando la gestione dell'attività.
All'entrata, un profumo di freschezza accoglieva i clienti, che si ritrovavano immersi in un vero e proprio boschetto rinchiuso tra quattro mura. Le piante erano disposte su appositi scaffali, che ricoprivano le pareti. Il pavimento era sparso di foglie qua e là, molto spesso Giorgio aiutava a ripulire se ce n'era bisogno. La donna era accogliente con tutti e sapeva consigliare dei fiori per ogni occasione, per esempio suggeriva sempre un mazzo di Peonie per un matrimonio, oppure ancora un mazzo di Girasoli per i compleanni, ci sapeva davvero fare.
Alex era entrato solo qualche volta in quel negozio, aveva comprato delle rose ed era andato via. Ogni volta che Giorgio lo vedeva, sperava che fosse venuto solo per lui. Il giovane lo guardava con gli occhi a cuoricino da un po' di tempo ormai, ma non sarebbe mai riuscito ad ammetterlo. Così lo osservava da lontano, appoggiato al manico della scopa per pulire le foglie. La testa inclinata, lo sguardo sognante, mentre si immaginava una vita in cui Alex ricambiasse i suoi sentimenti. Erano amici da troppo tempo per fare un passo così azzardato, ma Giorgio continuava ad augurarsi che da un giorno all'altro sarebbe successo.

Alex era ancora sul letto, con il telefono in mano, a riflettere su quello che capitava. Era stanco, stanco di se stesso.
Ogni volta che si guardava allo specchio non vedeva il ragazzo carino che tutti associavano a lui, non si voleva abbastanza bene da accettare le sue piccole imperfezioni. Quel pomeriggio non aveva voglia di studiare, motivo per il quale aveva deciso di inviare un messaggio al suo migliore amico.
Per Alex, Giorgio valeva moltissimo.
La sua opinione era superiore a quella di tutti gli altri, la sua approvazione era quella che contava davvero.
Giorgio gli diceva sempre che era un bel ragazzo, con degli occhi stupendi e tante cose da dare. Se fosse stato qualcun altro a dire le stesse parole, Alex gli avrebbe urlato contro di smetterla di dire cavolate. Giorgio era diverso, aveva qualcosa che il resto delle persone non aveva. Quando Alex era un po' giù, lo accompagnava al cinema o a prendere il gelato, faceva delle battutine per farlo ridere e lo distraeva parlando del più e del meno.
Quando Alex era felice, quelle poche volte, era solo e soltanto merito suo.
Erano come gatto e topo, forse è proprio per questo che stavano così bene insieme, come due innamorati.
Ma Alex non sapeva cosa fosse l'amore.

I sorrisi del ragazzo erano rari da vedere, eppure erano così belli che sembravano illuminare. Giorgio lo fissava incantato da quella risatina dell'amico nascosta dalla mano davanti alla bocca, come suo solito. Alex aveva quest'abitudine di nascondere il viso, sia quando era in imbarazzo sia quando rideva. Giorgio la trovava una cosa carina, quando in realtà era un modo per mascherare l'insicurezza.

Daisy Chains - TheBadNauts 💌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora