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Giorgio fece strada e passò su un sentiero di sassolini, stando attento a non calpestare nemmeno un singolo fiore. 
Giunsero in un parte di prato in cui le margherite erano più rare, ma sempre presenti, con una vista spettacolare dell'orizzonte.
Alex prese la coperta e la stese come si fa quando si organizza un picnic, in uno spazio ai piedi di un ciliegio. I primi fiori colorati erano sbocciati e qualche petalo adornava la terra su cui i due avevano scelto di accomodarsi, che romantico.
Si sedettero vicini e osservarono quello che restava dell'alba. Il sole era ormai oltre le montagne, il cielo era tinto di bellissimi colori, un misto di arancione pesca e rosa chiaro.

Alex: È fantastico qui
Giorgio: Senti ancora freddo?
Alex: Non tanto, dovremmo venirci più spesso...

Giorgio raccolse alcune margherite che erano di fronte a lui, mentre iniziò a raccontare ad Alex una storia che aveva trovato da qualche parte.

Giorgio: Ieri mi sono imbattuto in una favola per bambini sai?
Alex: Ah
Giorgio: In pratica si dice che quando la Primavera arrivò sulla Terra, la trovò completamente ricoperta di neve. Così, decise di portare il sole per poter sciogliere tutto il ghiaccio. Iniziarono a sbocciare dei bellissimi fiori, tutto andava per il meglio fin quando un fiocco di neve non iniziò a pregare la Primavera di non farlo sciogliere.
Alex: Assurdo. E come va a finire?
Giorgio: La Primavera, che è una grande donna, lo rassicura affidandogli un piccolo semino da abbracciare.
Alex: Non ha senso

Giorgio gli fece cenno di aspettare per la fine prima di commentare la favola.

Giorgio: Il fiocco di neve si traforma così in una piantina mai vista prima, la Margherita.

Alex sorrise.
Distrattamente, Giorgio iniziò ad intrecciare le margherite che aveva in mano tra loro, creando una delle sue coroncine di fiori.
Alex lo notò e ne rimase sorpreso.

Alex: Cos'è quella?
Giorgio: Mh? Questa è una coroncina di margherite
Alex: E come fai? Sei bravissimo...
Giorgio: Me lo ha insegnato mia madre quando ero bambino, al negozio cose del genere sono richieste molto spesso.
Alex: È stupenda.

Giorgio ringraziò e non disse nient'altro, perché non sapeva come far capire ad Alex che l'unica persona che voleva vedere indossare quella coroncina era proprio lui. Ma offrirgliela significava dichiararsi.
Era circa a metà dell'opera, cercò di velocizzare il lavoro e di terminarla prima di scegliere cosa farne.

Giorgio: La vuoi provare?
Lo disse mentre stringeva l'ultimo nodo che l'avrebbe chiusa e chinò la testa per nascondere il rossore sulle guance.
Alex sembrava pensieroso.

Alex: Sei sicuro? In teoria non dovremmo...

L'altro sospirò.

Alex: Tanto a nessuno importa della tradizione

Alex fece spallucce e attese che l'amico gli desse la coroncina.
Dall'altro lato, Giorgio aveva messo per un attimo da parte il fatto che ad Alex interessasse ben poco della questione margherite, però per lui valeva più di ogni altra cosa.

Giorgio: A me importa parecchio.
Alex: E stai dando quella coroncina a me?

Alex aveva fatto due più due. Giorgio, il suo presunto migliore amico di una vita, gli stava porgendo non solo una margherita, ma un'intera coroncina intrecciata con le sue mani davanti a lui. Che gli piacesse? Impossibile.
Iniziò a sentirsi nervoso di fronte a quegli occhi nocciola che lo scrutavano indecisi.
Giorgio era titubante, dentro di lui una tempesta.

Giorgio: Credo... credo di si.

Daisy Chains - TheBadNauts 💌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora