1 capitolo

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Ciao!Mi chiamo Carol ed ho 17 anni, compiuti da poco.Vivo a Birmingham con la mia piccola famiglia:mamma Juls, papá Cley e il mio cane Tom, di razza dobermann, sarò anche di parte ma è qualcosa di stupendo.
Come avete potuto intuire, sono figlia unica, ma ho una migliore amica che è come una sorella per me:Cristen.
Abbiamo la stessa età e ci conosciamo da sempre, le nostre madri sono amiche dalle scuole medie, perciò abbiamo condiviso sempre tutto, qualsiasi momento bello e brutto.
Cristen però, caratterialmente è molto diversa da me, io sono molto solare e espansiva, lei è più timida e spesso presa a male, ma sa che ci sarò sempre io a tirarle su il morale.

*DIN DON*, suonano alla porta, sarà sicuramente Cristen che ho invitato questo pomeriggio.
"Quanto ci hai messo ad aprirmi?" Dice lei ridacchiando.
"Stavo leggendo un libro trovato nella libreria vecchia di papà" rispondo.
Ci posizioniamo sul mio letto e cominciamo a chiacchierare del più e del meno, solite cavolate, fino a quando non decidiamo di prepararci un the, mamma proprio sta mattina ha preso dei biscotti al burro a dir poco deliziosi, perfetti per fare merenda.
Dopo il primo sorso di the, Cristen titubante mi chiede:"Ma se sta sera andassimo al Garrison?"
A lei non piace recarsi li, perché ci va spesso suo fratello con i suoi amici e per questo si vergogna.
Però mi va di fare qualcosa di diverso e perciò le rispondo:"Va bene, non mi aspettavo questa proposta Cri".
"Mi va di conoscere qualcuno." Accompagna questa frase ad un sorrisetto malizioso.
Ho già intuito cosa vuole fare questa sera.

Non capitandomi spesso queste occasioni, non so minimamente come vestirmi, Cristen dice nulla di speciale, ma se permettete voglio fare colpo anche io.
Ma forse, frugando tra le cose, ho trovato un abito adatto.
Cristen se ne è andata, ci vediamo più tardi davanti il locale.
Nel frattempo corro in doccia, almeno mi porto un pochino avanti con i tempi.
Infilo il vestito e sono pronta.

"Cristeeeen, eccomi." le urlo dall'altra parte della strada.
Lei mi fa cenno con la mano, davanti al garrison.
Quest'ultima sempre molto puntuale con gli orari, è un orologio svizzero a differenza mia.
Varchiamo la porta del locale, la maggior parte dei tavoli è riempita da ragazzi.
Tutti bellissimi ragazzi della nostra età, tranne alcuni signori più grandi seduti al bancone, con in mano un bicchierone di birra.
Abbiamo scelto il primo tavolo libero che ci saltava all'occhio.
Dopo qualche minuto, noto un tavolo con 6 ragazzi, uno più bello dell'altro, ma uno in particolare mi aveva notata:capelli biondo cenere, rasati ai lati, magrolino, con occhi non troppo scuri, non sono riuscita a definire subito il colore perché non era troppo vicino a me.

Fino all'ultimo respiro. - FINN SHELBYWhere stories live. Discover now